O Gorizia, tu sei maledetta
anonyme
La lezione raccolta da Emilio Jona e Sergio Liberovici nel 1960... | |
O GORIZIA, TU SEI MALEDETTA La mattina del cinque d'agosto si muovevan le truppe italiane per Gorizia, le terre lontane e dolente ognun si partì Sotto l'acqua che cadeva al rovescio [1] grandinavan le palle nemiche su quei monti, colline e gran valli si moriva dicendo così: O Gorizia tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza dolorosa ci fu la partenza e il ritorno per molti non fu O vigliacchi che voi ve ne state con le mogli sui letti di lana schernitori di noi carne umana questa guerra ci insegna a punir Voi chiamate il campo d'onore questa terra di là dei confini Qui si muore gridando assassini maledetti sarete un dì Cara moglie che tu non mi senti raccomando ai compagni vicini di tenermi da conto i bambini che io muoio col suo nome nel cuor Traditori signori ufficiali Che la guerra l'avete voluta Scannatori di carne venduta [2] E rovina della gioventù [3] O Gorizia tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza dolorosa ci fu la partenza e il ritorno per molti non fu. | GORIZIA La mattina del quindici agosto si muovevan le truppe italiane per Gorizia le terre lontane e dolente ognun si partì Sotto l'acqua che piove a rovescio grandinava il nemico le palle fra colline e fra monti e gran valli ci massacrano tutti così. Gorizia tu sei maledetta tanti cuori son senza coscienza dolorosa mi fu la partenza e per tanti ritorno non fu O vigliacchi che voi ve ne state con le mogli su letti di lana uccisori di carne umana questa guerra ci insegna pugnar Maledetti signori ufficiali Che la guerra l'avete voluta uccisori di carne venduta E rovina della gioventù Cara moglie che tu non mi senti raccomanda i compagni vicini di tenermi di conto i bambini che io moio col nome nel cuore Verrà poi il dì della pace i restanti la guerra faranno contro i vili colpendoli al petto di malvagia e crudele viltà |
[2] [altra versione: 'Schernitori di carne venduta']
[3] [altra versione: 'Questa guerra ci insegna così']