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Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, oder Bet und arbeit

Georg Herwegh
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OriginaleTraduzione italiana di Riccardo Venturi
BUNDESLIED FÜR DEN ALLGEMEINEN DEUTSCHEN ARBEITERVEREIN, ODER BET UND ARBEITORA ET LABORA
CANTO UNITARIO PER LA CONFEDERAZIONE
GENERALE TEDESCA DEI LAVORATORI
Eurer sind viele, ihrer sind wenigeI vostri sono tanti, i loro sono pochi
Bet und arbeit! ruft die Welt,
Bete kurz! denn Zeit ist Geld.
An die Türe pocht die Not -
Bete kurz! denn Zeit ist Brot.
Prega e lavora!, grida il mondo,
Ma prega poco, ché il tempo è denaro.
Alla porta bussa il bisogno,
Prega poco, ché il tempo è pane.
Und du ackerst, und du säst,
Und du nietest, und du nähst,
Und du hämmerst, und du spinnst -
Sag, o Volk, was du gewinnst!
E lavori i campi e semini,
E tu ribadisci e cuci,
E poi tu tessi e martelli,
Di' un po', popolo, che guadagni!
Wirkst am Webstuhl Tag und Nacht,
Schürfst im Erz- und Kohlenschacht,
Füllst des Überflusses Horn,
Füllst es hoch mit Wein und Korn -
Lavori al telaio giorno e notte,
Scavi nelle miniere di metalli e di carbone,
Riempi la cornucopia dell'abbondanza,
La ricolmi di vino e grano.
Doch wo ist dein Mahl bereit?
Doch wo ist dein Feierkleid?
Doch wo ist dein warmer Herd?
Doch wo ist dein scharfes Schwert?
Ma dov'è il tuo pasto pronto?
Dov'è il tuo vestito a festa?
Dov'è il tuo caldo focolare?
Dov'è la tua spada affilata?
Alles ist dein Werk! o sprich,
Alles, aber nichts für dich!
Und von allem nur allein,
Die du schmiedst, die Kette, dein?
Tutto è opera tua! Ma di',
Tutto, ma niente è per te!
E di tutto, solo è tua
La catena che ti forgi?
Kette, die den Leib umstrickt,
Die dem Geist die Flügel knickt,
Die am Fuß des Kindes schon
Klirrt - o Volk. das ist dein Lohn.
Catena che ti avvolge il corpo,
Che tarpa le ali allo spirito,
Che già al pie' d'un bimbo stride:
Popolo, questa è la tua paga.
Was ihr hebt ans Sonnenlicht,
Schätze sind es für den Wicht,
Was ihr webt, es ist der Fluch
Für euch selbst - ins bunte Tuch.
Ciò che portate alla luce
Son ricchezze per il furfante,
Ciò che tessete, è una maledizione
Per voi soli, di stoffa colorata.
Was ihr baut, kein schützend Dach
Hat's für euch und kein Gemach;
Was ihr kleidet und beschuht,
Tritt auf euch voll Übermut.
Ciò che costruite non è per voi
Né un tetto che ripara, né una stanza;
Ciò che voi rivestite e calzate
Vi calpesta pieno d'arroganza.
Menschenbienen, die Natur,
Gab sie euch den Honig nur?
Seht die Drohnen um euch her!
Habt ihr keinen Stachel mehr?
Api umane, la natura
Vi ha donato solo il miele?
Guardate i fuchi [1] attorno a voi!
Non avete più il pungiglione?
Mann der Arbeit, aufgewacht!
Und erkenne deine Macht!
Alle Räder stehen still,
Wenn dein starker Arm es will.
Svegliati, lavoratore,
Prendi coscienza della tua forza!
Tutti gli ingranaggi si fermeranno
Se il tuo forte braccio lo vuole.
Deiner Dränger Schar erblaßt,
Wenn du, müde deiner Last,
In die Ecke lehnst den Pflug,
Wenn du rufst: Es ist genug!
Il tuo branco d'oppressori impallidirà
Se tu, stanco della tua soma,
Metterai il tuo aratro in un angolo
Gridando: Ora basta!
Brecht das Doppeljoch entzwei!
Brecht die Not der Sklaverei!
Brecht die Sklaverei der Not!
Brot ist Freiheit, Freiheit Brot!
Spezzate in due l'aggiogatura!
Spezzate il bisogno della schiavitù!
Spezzate la schiavitù del bisogno!
Il pane è libertà, la libertà è pane!
[1] Da tenere presente che, in tedesco, Drohne, vale a dire il "fuco" (l'ape maschio) vale anche per "fannullone, infingardo". E' parola identica etimologicamente all'inglese drone, da cui il moderno "drone" (il "fuco che svolazza").


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