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Al libro all'aratro al martello (Canto dei confinati)

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OriginalLa strofa comunicata dall'anarchico livornese Nello Malacarne:
AL LIBRO ALL'ARATRO AL MARTELLO (CANTO DEI CONFINATI)

Al libro all'aratro al martello
la borghesia tiranna ci strappò
manette ai polsi a bordo d'un battello
su un'isola lontan ci relegò

Ed or sereni siam sulla scogliera
saldi nell'animo e con la fronte altera
tessere si dovrà
solo un vessillo ed una volontà
coatti per un'idea
siam cavalieri dell'umanità

Siam malfattori e rei di aver bandito
il motto dell lavoro e dell'amor
il nostro motto è unn programma ardito
e a ognuno il frutto del proprio lavor

Ed ora e sempre, su, santa canaglia
combatteremo questa aspra battaglia
tessere si dovrà
solo un vessillo ed una volontà
coatti per un'idea
siam cavalieri dell'umanità

E quando all'alba dell'atteso giorno
la bianca vela l'onda salperà
daremo ai cari il bacio di ritorno
e nell'amplesso il cuor sussulterà

Ed ora e sempre, su, santa canaglia
combatteremo questa aspra battaglia
tessere si dovrà
solo un vessillo ed una volontà
coatti per un'idea
siam cavalieri dell'umanità.
AL LIBRO ALL'ARATRO AL MARTELLO (CANTO DEI CONFINATI)

Quante volte ho pianto e mi vergogno
del mio dolore della mia viltà
or mi risveglio da un cattivo sogno
ti vedo nella tua malvagità

Ma ora e sempre per la gran battaglia
distruggeremo la vile canaglia
vincere si dovrà
per l'ideale e per la libertà
coatti siam per l'idea
ma cavalieri dell'umanità.


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