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Los oprimidos

anonimo
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OriginaleTraduzione italiana di Meri Lao da “Basta: ‎storia rivoluzionaria...
LOS OPRIMIDOSGLI OPPRESSI
  
Voy a cantar un corridoCanterò un corrido
de esos que hacen padecerdi quelli che fanno soffrire
y les suplico, señores,e vi supplico, signori,
me perdonen, por favor.di perdonarmi, per favore.
  
Desde que los españolesDa quando gli spagnoli
vinieron a este lugarsono venuti in questo luogo
quedamos esclavizadosci hanno resi schiavi
sin tener tierra ni hogar.senza terra né focolare.
  
Tres siglos largos, señores,Tre lunghi secoli, signori,
el indio triste sufrió,l'indio tristemente ha patito,
hasta que luego, en Dolores,finché dopo, a Dolores,
la libertad lo alumbró.la libertà lo illuminò.
  
Del cura de GuanajuatoDel prete di Guanajuato
toditos se han de acordar:tutti dovranno ricordarsi:
murió como buen soldadoè morto da buon soldato
por darnos la libertad.pr darci la libertà.
  
Pero el veintiuno, el Gobierno,E nel ’21, il Governo
la Independencia nos diol'Indipendenza ci diede
quedando los españolesma rimasero gli spagnoli
dueños de nuestra nación.padroni della nostra nazione.
  
Toda la tierra tomaronTutta la terra si presero
y al indio nada quedó,e all'indio niente rimase,
sin pensar que por ser dueñosenza pensare che per esser padrone
durante once años peleó.per undici anni aveva lottato.
  
Por eso el indio ha sufridoPer questo l'indio ha sofferto
miserias, hambre y dolormiserie, fame e dolore
esperando le devuelvanaspettando che gli restituissero
sus tierras que tanto amó.le sue terre, che ha tanto amato.
  
Ya mejor le pide al cieloOrmai chiede al cielo
que lo quite de vivirche smetta di farlo vivere
con eso que, mejor muerto,ché è meglio esser morto
ya no tiene que sufrir.per non aver più da soffrire.


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