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Καμιά φορά

Katerina Gogou / Κατερίνα Γώγου
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La versione italiana di Riccardo Venturi
IL BERSAGLIO È IL CERVELLOQUALCHE VOLTA
Talora si apre la porta pian piano ed entri.
Indossi un vestito bianchissimo e scarpe di lino.
Ti chini, mi metti affettuosamente nel palmo della mano
72 quattrini e te ne vai.
Sono rimasta nel medesimo posto dove mi hai lasciata
affinché tu mi ritrovassi.
Ma dev'essere trascorso molto tempo,
perché le mie unghie si sono allungate
e i miei amici hanno paura di me.
Qualche volta si apre la porta piano piano, ed entri.
Porti un vestito tutto bianco e scarpe di lino.
Ti chini e mi infili affettuosamente nel palmo della mano
settantadue dracme e te ne vai.
Ho aspettato dove mi hai lasciata
per ritrovarmi.
Però dev'essere passato parecchio tempo
perché mi si sono allungate le unghie
e i miei amici hanno paura di me.
Ogni giorno cucino patate,
non ho più fantasia
e ogni volta che mi sento chiamare "Caterina" mi spavento. Mi sembra che io debba denunciare qualcuno.
Tutti i giorni mi cucino patate,
non ho più un briciolo di fantasia.
E quando sento chiamarmi, “Katerina”, mi spavento.
Bisogna, credo, che denunci qualcuno.
Ho conservato alcuni ritagli su una persona
che dicevano fossi tu. Lo so che i giornali mentono,
perché hanno scritto che ti hanno sparato alle gambe.
Lo so che non mirano mai alle gambe.
Il Bersaglio è il cervello.
Statti attento, eh?
Ho conservato dei ritagli di giornale con sopra
qualcuno che, dicono, sei tu.
So che dicono bugie, i giornali,
perché hanno scritto che ti hanno sparato alle gambe.
Io so che non mirano mai alle gambe.
Il cervello è il Bersaglio,
fa' attenzione, eh?


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