Dimmi buon giovine, o Dimmi bel giovane [Esame di ammissione del volontario alla Comune di Parigi]
Francesco Giuseppe BertelliOriginale | La versione più nota, di quattro strofe, raccolta da Leoncarlo ... |
DIMMI BUON GIOVINE, O DIMMI BEL GIOVANE [ESAME DI AMMISSIONE DEL VOLONTARIO ALLA COMUNE DI PARIGI] La casa è di chi l'abita un ladro chi l'ignora La terra pei filosofi è di chi la lavora. Addio mia povera / capanna! Addio madre adorabile / e genitor! Ti lascio Angelica! / Ma il seno mio raddoppia i palpiti / di puro amor. Ovunque il gemito / del mio simile con forte spasimo / si fa sentir, come una folgore / col mio fucile chi n'è il colpevole / corro a ferir. Dimmi buon giovine / così giocondo, tuo dio, tua patria / dimmi qual è? Adoro il popolo / mia patria è il Mondo, il pensier libero / è la mia fe'. Qual è l'industria / e il tuo tesor che in sì gran merito / viver ti fa? È l'arte agraria / il mio lavoro fonte simbolica / di povertà. Per macchie ispide, / a notti brune, stanco e famelico / che saprai far? Chi pugna intrepido / per la Comune nessun pericolo / deve curar! Se avvien che il turbine / più ruinoso piombi con impeto / sopra di te? L'astro dei popoli / più luminoso saprà risplendere / sopra di me. E se paraclita / prece t'arresta, diletto giovine / che farai tu? L'opra più energica / che manifesta ai nostri posteri / gloria e virtù. O il giuro amabile / della tua bella non ti solletica / la mente e il cor? In petto brillami / più d'una stella con sacro gaudio / di puro amor. Se poco è il numero / dei tuoi compagni, e dai satelliti / vincer si fa? Col ferro vindice / morte accompagni ogni superstite / senza pietà. Nel dì terribile / della battaglia è contestabile / ogni tuo dir? Giuro!... tra i fulmini / della mitraglia come un Leonida / saper morir. Se giungi al vespero / della vittoria che mai desideri, / regno o tesor? Esige il merito / di tanta gloria di tornar libero / al mio lavor. La casa è di chi l'abita un ladro chi lo ignora La terra pei filosofi la terra pei filosofi La casa è di chi l'abita un ladro chi lo ignora, La terra pei filosofi è di chi la lavora. | DIMMI BUON GIOVINE, O DIMMI BEL GIOVANE [ESAME DI AMMISSIONE DEL VOLONTARIO ALLA COMUNE DI PARIGI] Dimmi bel giovane, onesto e biondo: dimmi la patria tua qual è tua qual è Adoro il popolo la mia patria è il mondo, il pensier libero è la mia fe' è la mia fe' La casa è di chi l'abita è un vile chi lo ignora, il tempo è dei filosofi il tempo è dei filosofi La casa è di chi l'abita è un vile chi lo ignora, il tempo è dei filosofi la terra di chi la lavora. Addio mia bella casetta addio, madre amatissima e genitor e genitor Io pugno intrepido per la Comune come Leonida saprò morir saprò morir La casa è di chi l'abita è un vile chi lo ignora, il tempo è dei filosofi il tempo è dei filosofi La casa è di chi l'abita è un vile chi lo ignora, il tempo è dei filosofi la terra di chi la lavora. |