Language   

Was gesagt werden muss

Günter Grass
Back to the song page with all the versions


Nuova versione integrale di Riccardo Venturi
QUELLO CHE DEVE ESSERE DETTOCIO' CHE VA DETTO
Perché taccio, passo sotto silenzio troppo a lungo
quanto è palese e si è praticato
in giochi di guerra alla fine dei quali, da sopravvissuti,
noi siamo tutt’al più le note a margine.
Perché taccio, facendo passare troppo a lungo
sotto silenzio quel che è evidente, esercitato
in giochi di guerra dove, alla fine, sopravvissuti,
tutt'al più siamo delle note a margine?
E’ l’affermato diritto al decisivo attacco preventivo
che potrebbe cancellare il popolo iraniano
soggiogato da un fanfarone e spinto al giubilo
organizzato,
perché nella sfera di sua competenza si presume
la costruzione di un’atomica.
È il preteso (1) diritto a colpire per primi (2)
che potrebbe cancellare il popolo iraniano
soggiogato da un fanfarone (3) e condotto
alle feste di piazza organizzate (4),
poiché rientra nel suo potere, si sospetta,
costruire una bomba atomica.
E allora perché mi proibisco
di chiamare per nome l’altro paese,
in cui da anni – anche se coperto da segreto –
si dispone di un crescente potenziale nucleare,
però fuori controllo, perché inaccessibile
a qualsiasi ispezione?
E allora, perché mi vieto
di chiamare per nome quell'altro paese
dove, da anni, sebbene in segreto,
si dispone di un crescente potenziale nucleare
però senza controlli, dato che non si può fare (5)
nessuna ispezione?
Il silenzio di tutti su questo stato di cose,
a cui si è assoggettato il mio silenzio,
lo sento come opprimente menzogna
e inibizione che prospetta punizioni
appena non se ne tenga conto;
il verdetto «antisemitismo» è d’uso corrente.
Il silenzio generale su questa situazione
(cui sottostà pure il mio silenzio)
lo percepisco come bugia opprimente
e coercizione, e prefigura già la punizione
se non vi si fa la debita attenzione:
consueta è la sentenza di „antisemitismo“.
Ora però, poiché dal mio paese,
di volta in volta toccato da crimini esclusivi
che non hanno paragone e costretto a giustificarsi,
di nuovo e per puri scopi commerciali, anche se
con lingua svelta la si dichiara «riparazione»,
dovrebbe essere consegnato a Israele
un altro sommergibile, la cui specialità
consiste nel poter dirigere annientanti testate là dove
l’esistenza di un’unica bomba atomica non è provata
ma vuol essere di forza probatoria come spauracchio,
dico quello che deve essere detto.
Ma ora, poiché dal mio paese
(che si vede affibbiata l'esclusiva
di certi crimini che non hanno paragone,
e al quale, di volta in volta, ne viene chiesto conto),
- benché di nuovo per „scopi puramente commerciali“
e sbrigativamente dichiarato come „riparazione“ -
dev'essere consegnato un altro sommergibile
la cui specialità consiste nel saper dirigere
testate nucleari che annientano ogni cosa
su un luogo dove non è stata provata
l'esistenza di alcuna bomba atomica,
(e che però serve da spauracchio assai convincente) (6)
allora dico quel che va detto.
Perché ho taciuto finora?
Perché pensavo che la mia origine,
gravata da una macchia incancellabile,
impedisse di aspettarsi questo dato di fatto
come verità dichiarata dallo Stato d’Israele
al quale sono e voglio restare legato.
Perché ho taciuto fino ad ora?
Ritenevo che le mie origini
sporcate da una macchia incancellabile (7)
vietassero di pretendere dallo Stato di Israele
(cui sono e resterò legato)
tutta la verità così com'è. (8)
Perché dico solo adesso,
da vecchio e con l’ultimo inchiostro:
La potenza nucleare di Israele minaccia
la così fragile pace mondiale?
Perché deve essere detto
quello che già domani potrebbe essere troppo tardi;
anche perché noi – come tedeschi con sufficienti
colpe a carico –
potremmo diventare fornitori di un crimine
prevedibile, e nessuna delle solite scuse
cancellerebbe la nostra complicità.
Perché dico ora, per la prima volta,
già vecchio e con l'ultima goccia d'inchiostro, (9)
che la capacità nucleare di Israele
mette a rischio una pace già di per sé fragile?
Perché va detto ciò che domani
potrebbe essere già troppo tardi dire;
e anche perché noi, già gravati
di troppe cose in quanto tedeschi,
potremmo diventare fornitori e complici di un crimine
che è prevedibile, e perciò la nostra complicità
non potrebbe essere cancellata
con nessuno dei soliti pretesti.
E lo ammetto: non taccio più
perché dell’ipocrisia dell’Occidente
ne ho fin sopra i capelli; perché è auspicabile
che molti vogliano affrancarsi dal silenzio,
esortino alla rinuncia il promotore
del pericolo riconoscibile e
altrettanto insistano perché
un controllo libero e permanente
del potenziale atomico israeliano
e delle installazioni nucleari iraniane
sia consentito dai governi di entrambi i paesi
tramite un’istanza internazionale.
Lo ammetto: non taccio più
perché sono stufo dell'ipocrisia dell'Occidente;
e ancora, bisogna sperare
che molti escano dal silenzio,
che costringano alla rinuncia (10)
chi ha causato questo pericolo
che sta davanti agli occhi di tutti, (11)
e che insistano anche affinché
sia consentito dai governi di entrambi i paesi
un controllo permanente e senza ostacoli (12)
del potenziale atomico israeliano
da parte di un'autorità internazionale.
Solo così per tutti, israeliani e palestinesi,
e più ancora, per tutti gli uomini che vivono
ostilmente fianco a fianco in quella
regione occupata dalla follia ci sarà una via d’uscita,
e in fin dei conti anche per noi.
Solo così si potrà aiutare tutti,
gli israeliani ed i palestinesi, sí,
ma ancor di più tutti gli esseri umani
che vivono da nemici a stretto contatto
in questa ragione occupata dalla follia.
NOTE alla traduzione

(1) Behauptet, come aggettivo è semplicemente “preteso” (nel senso del francese prétendu). Il verbo semplice, di cui è participio passato, significa sí “affermare”, ma in tedesco i participi usati come aggettivi hanno spesso significati un po' diversi. Un altro esempio presente qui è ausgesprochen, come aggettivo “completo, integrale”, come participio “pronunciato” (aussprechen).

(2) Nel testo originale c'è soltanto Erstschlag, “primo colpo”. Il tedesco è lingua molto piana, spesso terra-terra. Das behauptete Recht auf den Erstschlag è il “preteso diritto al primo colpo”. Chissà da dove il traduttore di “Repubblica” ha tirato fuori il “decisivo attacco preventivo”, ripreso poi anche da INSCO. Del “decisivo” non v'è traccia. Traduzione in puro giornalese.

(3) Alla lettera: “finto eroe” (Maul-held). Una traduzione possibile sarebbe potuta essere “ammazzasette”.

(4) Lo Jubel è, in tedesco, la festa di piazza in occasione di qualche avvenimento (e anche il “giubileo” in senso religioso). Caso tipico: la vittoria della nazionale ai mondiali di calcio.

(5) L'aggettivo zugänglich significa sì “accessibile”, ma in senso più generico “praticabile, fattibile”, anche semplicemente “possibile”.

(6) “Forza probatoria” (Beweiskraft) non ha qui alcun senso; è termine giuridico. Meglio rifarsi all'aggettivo corrispondente, beweiskräftig, che significa comunemente “convincente”.

(7) Behaftet significa “affetto da qualcosa” (una malattia ecc.) In pratica, prende il significato della cosa da cui si è affetti; da una macchia si può essere sporcati, in italiano, non affetti. E neanche “stigmatizzati”.

(8) Tatsache significa sí “dato di fatto”, ma soprattutto, e semplicemente, “fatto” oppure “cosa”. Diese Tatsache als ausgesprochene Wahrheit, alla lettera: “questa cosa come verità completa” = tutta la verità così com'è.

(9) L'unico intervento personale che mi sono permesso: il “mio ultimo inchiostro” diventa “l'ultima goccia d'inchiostro”. Del “mio” non c'è peraltro traccia nel testo originale.

(10) Qui auffordern è rafforzato da auf Gewalt “con la forza”, “di forza”. Non è un semplice “esortare”: è “costringere, obbligare”. E mi sembra una differenza non di poco conto. E ho anche un vaghissimo sospetto: che nella traduzione “Repubblicana” l'auf Gewalt sia stato ignorato a bella posta.

(11) Erkennbar è, alla lettera “riconoscibile”. Non indica assolutamente niente che si “vada prospettando”, purissima invenzione del traduttore.

(12) Unbehindert è semplicemente “senza ostacoli, non impedito, libero”. “Senza limiti di tempo” è un'altra invenzione.


Back to the song page with all the versions

Main Page

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org