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I disien Elva

Lhi Sonaires
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OriginalTraduzione italiana da Chambra D’Oc.‎
I DISIEN ELVALO CHIAMAVANO ELVA
  
Lo sio nom era TanIl suo nome era Costanzo
sempe choc nele viviaviveva sempre ubriaco
se lo vin al era bònse il vino era buono
‘na chançon nele chantavacantava una canzone
  
Fuma, cana e chapèlPipa, canna e cappello
e de tot se navisavadi tutto si ricordava
lh’amis lh’avia a l’òstegli amici li aveva all’osteria
per la bota e la belòtaper la bottiglia e la belote (*)
  
I disien ElvaLo chiamavano Elva
aquel era son paísquello era il suo paese
Lhi dui filhs a la guèrraI suoi due figli alla guerra
a maison son pus tornatsnon sono più tornati a casa
  
Dins ‘na via malfamaaIn una strada malfamata
de la vila forestieradella città forestiera
el fasia passar son tempsfaceva passare il suo tempo
coma vita sensa estòriacome una vita senza storia
  
Avia un liech e dreissaorAveva un letto e guardaroba
qu’era puei tot sa fortunach’era tutta la sua fortuna
dal país avia un recòrddel paese aveva un ricordo
lo malpró e l’esconfòrtl’angoscia e lo sconforto
  
I disien ElvaLo chiamavano Elva
aquel era son paísquello era il suo paese
Lhi dui filhs a la guèrraI suoi due figli alla guerra
a maison son pus tornatsnon sono più tornati a casa
  
Dísen qu’en joventutRaccontano che in gioventù
era un gran trabalhairefosse un grande lavoratore
la sia casa ilamontla sua casa lassù
la pus jòlia d’ tot lo cairela più bella della zona
  
Vender estòfa òuta en FrançaVendere stoffa in Francia
Val Corsalha e Val ClusonValle Corsaglia e Val Chisone
apres brusava lhi sòldspoi bruciava i soldi
que per nele avien pus rasonche per lui non avevano più senso
  
I disien ElvaLo chiamavano Elva
aquel era son paísquello era il suo paese
Lhi dui filhs a la guèrraI suoi due figli alla guerra
a maison son pus tornatsnon sono più tornati a casa
  
D’la pension per lhi filhsDella pensione per i figli
el avia, avia dich mèrdaaveva detto merda
la mia vita es pus aicíla mia vita non è più qui
m’ l’an raubaa qu’era encar vèrdame l’hanno presa ch’era ancora verde
  
Degun sòld paga lhi mòrtsNessun soldo paga i morti
degun Estat aurè un perdonnessun Stato avrà un perdono
era alegre quora beviaEra allegro quando beveva
e l’amor l’avia ent lh’uelhse l’amore aveva negli occhi
  
I disien ElvaLo chiamavano Elva
aquel era son paísquello era il suo paese
Lhi dui filhs a la guèrraI suoi due figli alla guerra
a maison son pus tornatsnon sono più tornati a casa
(*) Belote, un gioco di carte diffuso ovunque e quasi con lo stesso nome!

Il Belot è un popolare gioco di carte di origine francese, derivato probabilmente a sua volta dallo Klaverjassen, un gioco di carte giocato sin dal 1600 in Olanda. In Bulgaria il nome ufficiale è Bridge-Belote (Бридж-белот), in Grecia è chiamato Vida (Βίδα), a Cipro è chiamato Pilotta (Πιλόττα), in Québec la parola è stata accorciata alla prima sillaba e viene pronunciata bœuf, e in Croazia viene usato Bela come sinonimo. In Macedonia e in Armenia viene chiamato Belot come da noi (Бељот) anche se in Armenia, dove è meglio noto col nome di Bazaar Belote, assume delle regole leggermente differenti da quelle europee. In Arabia Saudita viene chiamato Baloot ed è il gioco di carte più popolare dell'intero Paese dove viene giocato con delle regole molto differenti rispetto alla versione europea.

Nel gioco vengono utilizzate le classiche carte da poker, ossia tutte dal sette in su esclusi i jolly; si gioca in quattro, a coppie, facendo il mazzo e distribuendo le carte a turno, come nello scopone scientifico o nella briscola, ma in senso orario come nel poker. (fonte: it.wikipedia)


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