The Desert [الصحراء]
Diamanda GalásOriginal | Versione italiana di Riccardo Venturi |
THE DESERT [الصحراء] | IL DESERTO La mia epoca mi dice francamente: Tu non hai appartenenza. Io rispondo francamente: Non ho appartenenza. Cerco di capirti. Ora sono un'ombra Perduta nella foresta Di un teschio Sto sui miei piedi, il muro è una barriera - La distanza si riduce, una finestra si allontana. La luce del giorno è un filo che faccio A pezzetti coi polmoni per suturare la sera. Tutto ciò che ho detto della mia vita e della mia morte Si ripete nel silenzio Della pietra che ho sotto la testa... Sono pieno di contraddizioni? È vero. Ora sono una pianta. Ieri, quand'ero tra l'acqua E il fuoco Ero un raccolto. Ora sono una rosa e carbone attivo, Ora sono il sole e l'ombra Non sono un dio. Sono pieno di contraddizioni? È vero... La luna porta sempre Un elmo di pietra Per combattere le proprie ombre. La mia porta di casa è chiusa. Il buio è una coperta: Una pallida luna arriva Con una manciata di luce Le parole mi cadono Portando la mia gratitudine Uccidere ha cambiato aspetto alla città – Questa roccia È pietra, Questo fumo, gente che respira. Non ci incontriamo più, Il rifiuto e l'esilio ci tengono separati. Le promesse sono morte, lo spazio è morto, Solo la morte è diventata il nostro punto d'incontro. Chiude la porta Non per rinchiudere la gioia ...ma per liberare la sua pena. Un lancio di notizie Su una donna innamorata Che viene uccisa, Su un ragazzo rapito, Su un poliziotto che diventa un muro. Qualunque cosa avvenga, diventerà vecchia. E, allora, prenditi qualsiasi altra cosa diversa da questa follia E sii pronto a restare straniero... Hanno trovato persone in dei sacchi: Una decapitata, Una senza la lingua e le mani Una ridotta in poltiglia E tutte le altre senza nome. Siete impazziti? Vi prego, Non scrivete di queste cose. Vedrete Dite il suo nome Dite che ho dipinto la sua faccia Porgetegli la mano O camminate come chiunque O sorridete O dire che una volta ero felice Vedrete Non esiste patria... Può darsi che verrà un tempo in cui Accetteranno che viviate sordomuti, e forse Vi faranno mormorare: morte, Vita, resurrezione E pace siano con voi. Porta l'uniforme da Jihad, cammina impettito Con addosso un mantello di idee. Un mercante: non vende abiti, vende persone. Lo hanno portato in un fusso e bruciato. Non era un assassino, era un ragazzo. Non era... Era una voce Che vibrava e scandiva i passi dello spazio. E ora parla dolcemente nell'aria. Tenebre. Gli alberi della terra ora sono lacrime sulle guance del cielo. Qui c'è un'eclisse. La morte ha divelto il ramo della città e gli amici sono andati via. Il fiore che ha indotto in tentazione il vento A portare il suo profumo È morto ieri. Il sole non sorge più, Si copre i piedi di paglia E scivola via... |