Töltik a nagy erdő útját
Béla Bartók
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| Traduzione italiana degli Amici della Musica di Padova, da The... |
TÖLTIK A NAGY ERDŐ ÚTJÁT | LA STRADA NELLA FORESTA È AFFOLLATA |
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Töltik a nagy erdő útját, | La strada nella foresta è affollata, |
Viszik a székely (*) katonát; | giovani Siculi vengono arruolati come soldati; |
Viszik, viszik szegényeket, | vengono prelevati loro, le loro povere cose, |
Szegény székely legényeket. | poveri giovani Siculi. |
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Úgy elviszik arr'a helyre | Verranno portati sul luogo |
Hol az út is vérrel festve, | dove ancora la strada è macchiata di sangue, |
Kit a golyó, kit a lándzsa, | chi dai proiettili, chi dalle lance, |
Kit éles kard összevágta. | chi dalle spade taglienti vengono fatti a pezzi |
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(*) “Székely” sono i “Siculi” (e chi l’avrebbe detto che eravamo circondati dai siculi! – Giorgio, sto scherzando, neh!), gruppo etnico di lingua ungherese concentrato soprattutto nella Transilvania orientale, oggi in Romania, in quella che si chiama, giustamente, “Székelyföld”, la “Terra dei Siculi”. Non si sa bene se i Siculi discendano dagli Unni, dagli Avari, dai Gepidi o piuttosto dai Turchi… C’è chi sostiene anche che siano magiari che sono vissuti per centinaia d’anni in un relativo isolamento, differenziandosi così dalla restante popolazione.
Curiosità: il conte Dracula di Bram Stoker sosteneva con orgoglio di essere un Siculo…