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L'ancêtre

Georges Brassens
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Traduzione-rielaborazione in vernacolo livornese di Pardo Fornaciari...

IL VECCHIETTO

Era così pimpante quel simpatico ottantenne,
che non sembrava stesse per rimetterci le penne!
E quando corse voce ch'era giunto al lumicino,
ci fiondammo tutti quanti intorno al suo lettino.

Ed avevam portato chitarre con i fiocchi
perchè alle loro note, cadeva sui ginocchi...
Ad eccezione delle musiche da guerra,
che ascoltava andando con il culo a terra!
Che ascoltava andando con il culo a terra!

Ballate e tarantelle, sardane e cha cha cha,
il fior fior delle corde era tutto là,
per regalare al vecchio, a mò d'estrema unzione
e in segno del nostro affetto, l'ultima esibizione
e in segno del nostro affetto, l'ultima esibizione.

Ma i dottorini, ahimè, che han detto no alla festicciola,
ci han tenuto le chitarre giù in guardiola!
E l'ultimo concerto per il vecchio sulle spine,
fu un mix di canti sacri, - che brutta fine!

Quando noi invecchieremo,
come saluto estremo,
non v'azzardate mai a portarci qui
un fratacchione insonne
per i chirieleisonne
ma chitarre, quelle sì!

Ed avevam portato l'ambrosia più divina,
perché il vecchietto aveva la febbre da cantina
e - a detta d'oste - nelle sere di ludibrio,
era l'ultimo che perdeva l'equilibrio
era l'ultimo che perdeva l'equilibrio.

Marasala, Entre-deux-mers, Barolo, Sciacchetrà,
il fior fior della vite era tutto là,
per regalare al vecchio, a mò d'estrema unzione
e in segno del nostro affetto, l'ultima libagione
e in segno del nostro affetto, l'ultima libagione.

Ma i dottorini, ahimè, che han detto no alla festicciola,
ci han tenuto le bottiglie giù in guardiola!
E l'ultima bicchiere per il vecchio sulle spine,
fu d'acqua benedetta – che brutta fine!

Quando noi invecchieremo,
come saluto estremo,
non v'azzardate mai a portarci qui
quelle acque minerali,
benedette o lustrali,
ma del vino, quello sì!

Ed avevam portato quelle del circondario
per fargli fare l'ammalato immaginario...
Con la sua mano morta, il vecchio sporcaccione,
alzava le sottane a ogni buona occasione,
alzava le sottane a ogni buona occasione.

Ninì Tirabusciò, Fru Fru del varietà...
Il fior fior del bel sesso era tutto là,
per regalare al vecchio, a mò d'estrema unzione
e in segno del nostro affetto, l'ultima erezione
e in segno del nostro affetto, l'ultima erezione.

Ma i dottorini, ahimè, che han detto no alla festicciola,
ci han tenuto le ragazze giù in guardiola!
E l'ultimo fruscio per il vecchio sulle spine
fu il saio di una suora – che brutta fine!

Quando noi invecchieremo,
come saluto estremo,
non v'azzardate mai a portarci qui
delle suore bigotte,
ma un paio di mignotte
e che fumino, sì sì...
e che fumino, sì sì!
IL VECCHIO PROFESSORE

Il nostro professore
stava finendo male
poveretto marciva
nel letto d’ospedale
Maestro di baldoria
d’italiano e di storia
volevam’ onorarne la memoria

Per consolarlo noi
i vecchi alunni suoi
gli portammo all’ospizio
gli strumenti del vizio
per render più leggero
con vino generoso
il passo del trapass’all’eterno riposo
il passo del trapass’all’eterno riposo

Sciampagne chianti rum
marsala sciacchetrà
una decina di
bottiglie da scolà
per dare l’illusion
al vecchio che l’ha avuta
di farsi come un tempo una bella bevuta
di farsi come un tempo una bella bevuta

Ma’r pret’on le bottiglie
e’un ci fece passa’
‘un eran mi’a e’boccioni delle frebo
E l’urtima gozzata
der nostro professore
fu d’acqua benedetta der signore.

Quando saremo vecchi
sdentati, cèi secchi
quando sarà ‘r momento di crepà
nient’olio sant’o prete
perché per noi, vedete,
è ‘r ponce der Civili che ci fa!
è ‘r ponce der Civili che ci fa!

E’ mezzo morto ma
la mano morta fa
sotto la gonna del-
l’infermiera che vien
a prendergli l’uccello
grinzoso moscio e giallo
e glielo infila dentro…dentr’al pappagallo
e glielo infila dentro…dentr’al pappagallo

Per fargli festa noi
estimatori suoi
dall’osteria in corteo
siamo partiti con
du’ belle bimbe per
dar come estrema unzion
al vecchio l’illusion d’un’urtim’erezion
al vecchio l’illusion d’un’urtim’erezion

E’ ‘un ci fénno passa’
le sore eran gelose
delle sacerdotesse dell’amore
E lui morì all’antica
e invece della fica
gli dettero un bel “Dio ti benedica”

Quando noi dal ri’overo
si passerà nel novero
dei trapassati illustri di Livorno
per carità le sore
levatele di torno
Portate belle bimb’ in quantità
Portate belle bimb’ in quantità


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