Lingua   

Silvestrig

anonimo
Pagina della canzone con tutte le versioni


OriginaleTraduzione italiana integrale di Riccardo Venturi
SILVESTRIG

Barzh e parrez Sant Serve
War vordig Mene Bre
'Z'eus ur c'habiten yaouank o sevel un arme
Me 'm'eus ur mab, Silvestrig, zo o vonet ivez

"Roit din va mab Silvestrig, n'am eus mab nemetañ
Me 'bako deoc'h, kabiten, an arc'hant deut gantañ
- Ne dalv ket ; graet ar marc'had, diwezhat eo bremañ ;
N'eus soudard all en arme a blij din eveltañ

- Na te, labousig bihan, war-bouez da zivaskell
A nije dreist ar broioù da gaout va mabig pell ?
A c'houlennfe digantañ keleier ar brezel
Mard eo yac'h hag e buhez, dont da di e gavell..."

Pa oa an tad glac'haret oc'h ober e gañvoù
E oa e vab Silvestrig 'toull an nor o selaou
- O tizreiñ eus an arme emaon war ho treuzoù
Na ouelit ket, o va zad, ha sec'hit ho taeloù !"
SILVESTRIG

I.

Tra la chiesa di San Lorenzo e la cappella di Sant'Hervé
un giovane gentiluomo sta raccogliendo un'armata

Un giovane gentiluomo sta raccogliendo un'armata;
Io ho un figlio, Silvestrig, e dice che ci andrà anche lui.

Io ho un figlio, Silvestrig, e non ne ho altri che lui,
Non c'è soldato nella banda cui voglia bene come a lui.

Se potrò avere la cortesia di andare a richiederglielo,
Andrò da molte nobili persone tra cui il capitano.

Il capitano, quando lo udì, è restato ad ascoltare:
"Vecchio, di voi son proprio stupefatto!

Volete ingannare il re e avere i suoi soldati?
Lui ha avuto il suo denaro, deve andare nell'armata.

Anche se mi deste cinquecento scudi, no, non lo avrete,
Non c'è soldato nella banda cui io voglia bene come a lui."

"Allora addio, Silvestrig, ritornate da figlio prode!
Se tornerete a casa, saremo ricchi !"

Ho un piccolo uccelletto in un buco alla mia porta,
In un buchetto nel muro, credo stia covando.

"Ma tu, mio uccelletto, tu hai due ali,
Voleresti sul grande mare, sì! Sul grande mare,

Voleresti per me fino all'armata
Per sapere se Silvestrig è ancora vivo?"


II.

"Buongiorno a voi, Silvestrig, vi do il buongiorno
- Anche a te, uccelletto, perché sei venuto qui?

- Mi manda qui tuo padre desolato
E dice, Silvestrig, la colpa è vostra

- Scendete, uccelletto, scendete sulle vostre due zampe,
Vi scriverò una lettera da portare a mio padre a casa

Vi scriverò una lettera da portargli a casa
Di qui a due anni da oggi sarò tornato da lui."

Quand'ero nel mio letto, nel mio letto a dormir bene,
Sentivo le ragazze di Roudour cantare la canzone di mio figlio

Quando il padre desolato se ne stava in lutto
Suo figlio Silvestrig era sulla soglia della porta a ascoltare

"Cessate, padre desolato, cessate di piangere,
Guardate vostro figlio Silvestrig che è arrivato qua!"


Pagina della canzone con tutte le versioni

Pagina principale CCG


hosted by inventati.org