La mauvaise réputation
Georges BrassensVersione dei Sulutumana | |
LA CATTIVA REPUTAZIONE Dove vivo, lo dico a ragione ho una cattiva reputazione. Che mi agiti o passi la mano passo comunque per un tipo strano. Ma non faccio male o torto a nessuno seguo la mia strada tranquillo e buono. Ma la gente non ha simpatia verso chi segue un'altra via. No la gente non ha simpatia verso chi segue un'altra via. E tutti sparlano di me tranne i muti ahimè va da sé. Il giorno di festa nazionale sto chiuso in casa mi sento male. Musiche e banda che tengono il passo per i miei gusti fan troppo chiasso. Ma non faccio male o torto a nessuno se non ascolto dei tromboni il suono. Ma la gente non ha simpatia verso chi segue un'altra via. No la gente non ha simpatia verso chi segue un'altra via. E tutti indicano me tranne i monchi ahimè va da sé. Quando incrocio un ladro da poco inseguito da chi non sta al gioco. Allungo la gamba e perchè tacere chi non sta al gioco lo faccio cadere. Ma non faccio male o torto a nessuno se faccio scappare un pover uomo. Ma la gente non ha simpatia verso chi segue un'altra via. No la gente non ha simpatia verso chi segue un'altra via. Tutti si avventan su di me tranne gli storpi ahimè va da sé. E non ci vuole un indovino per sapere qual è il mio destino. Se troveranno una corda una sola sentirò stretto un nodo alla gola. Ma non faccio male o torto a nessuno se non seguo il gregge sono quel che sono. Ma la gente non ha simpatia verso chi segue un'altra via. No la gente non ha simpatia verso chi segue un'altra via. Mi vedran tutti a testa in giù tranne i ciechi e chi non c'è più. | LA CATTIVA REPUTAZIONE Al mio paese, non è per vantarmi, godo di pessima reputazione Se resto calmo o sto ad agitarmi passo comunque per un lazzarone Ma a nessuno mai punterò il coltello Vado per la mia strada e son tranquillo Ma i benpensanti non amano che qualcuno esca dai loro clichè A quella gente non piace per niente chi sale il fiume controcorrente Tutti parlan male di me, eccetto i muti… il che va da sé Per celebrare il quattordici luglio rimango a letto quando mi sveglio Sento per strada la tromba che squilla, in piazza sento cantare la folla Ma io non ho voglia di festeggiare Perché a me non piacciono le fanfare Ma i conformisti non amano che uno decida la vita da sé A quella gente non piace per niente chi si comporta da pigro insolente Tutti quanti mi additano, eccetto i monchi… questo lo so Se vedo un ladro che fugge veloce, io gli risparmio la forca o la croce Quell’imbecille del suo giustiziere sopra al mio piede sta per inciampare Ma che c’è di male? Che c’è di strano? Di ogni uomo io cerco il lato buono Ma i perbenisti non vogliono che giri per strada gente come me I moralisti non amano quelli che hanno pietà per i ladri di polli Tutto il mondo mi inseguirà, eccetto chi… gambe non ha Quale sarà la mia ultima meta lo sa persino chi non è profeta Mi appenderanno alla corda migliore e anche da morto starò a ciondolare Voglio proprio dirlo a chi non mi ama Le strade non portano tutte a Roma Ma i benpensanti non amano che qualcuno esca dai loro clichè E fanno a gara a chi spreca più fiato per dire quello che è giusto o sbagliato Tutti mi vedranno impiccato, a parte i ciechi… ma che peccato! |