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La Locomotiva

Francesco Guccini
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OriginalESPERANTO [2] - Pier Luigi Cinquantini
LA LOCOMOTIVALA LOKOMOTIVO
Non so che viso avesse, neppure come si chiamava
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli
ma nella fantasia ho l'immagine sua,
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli.
Pri la vizaĝ' sen kono
mi estas kaj pri lia voĉo
kaj eĉ pri lia nomo
pri kie estis lia loĝo
pri la kolor' de liaj haroj
pri kiom estis li jam aĝa
sed en la fantazio
mi havas bildon lian:
heroo estas juna, kuraĝa
Conosco invece l'epoca dei fatti, qual'era il suo mestiere:
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere,
i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti
sembrava il treno anch'esso un mito di progresso,
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti.
Sed tamen la epokon
mi konas kaj lian profesion:
l' unuajn jarcentjarojn
estro de lokomotivo.
Epoko kiam komenciĝis
de l' mizeruloj milit' sankta
la trajn' faris l'impreson
de mito de progreso
tra kontinent' rapidiranta
E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite.
Kaj la lokomotivo
timigis kiel monstr' arkana
regata de la homo
per lia pens' kaj lia mano
rorante, per sia veturo
postlasis ĝi distancojn infinitajn
ĝi montris per si, kura,
potencon obskuran
la saman forton kiel dinamito
Ma un'altra grande forza spiegava allora le sue ali
parole che dicevano: "gli uomini sono tutti uguali"
e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
la bomba proletaria, ed illuminava l'aria
la fiaccola dell'anarchia,
la fiaccola dell'anarchia,
la fiaccola dell'anarchia.
Krom tiu granda forto
ekflugis tiam idealo
diranta: "En la mondo
la homoj estas egalaj"
kaj kontraŭ reĝoj kaj tiranoj
eksplodis kun defio
la proletara bombo,
forigis ĉiun ombron
la torĉo de la anarkio
Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione
un treno di lusso, lontana destinazione
vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori
pensava al magro giorno della sua gente attorno,
pensava a un treno pieno di signori,
pensava a un treno pieno di signori,
pensava a un treno pieno di signori.
En ĉiu tago trajno
transiris lian stacidomon
tre luksa vagonaro
al fora celregiono
li vidis homojn respektitajn
en la veluroj kaj valoroj
li pensis pri l' mizero
de la homarcetero
pri trajno plena je sinjoroj
Non so che cosa accadde, perché prese la decisione
forse una rabbia antica, generazioni senza nome
che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore
dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore.
Okazis tiam io
kaj tio estis por li sprono
kolero eble olda,
generaciojn sen blazono
kriantaj al la venĝo
blindigis l(i)a(n) animon
forgesis pri l' kompat'
li kaj pri l' karitat'
armilo lia: jen la vapormaŝino.
E sul binario stava la locomotiva
la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
mordesse la rotaia con muscoli d'acciaio,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno.
Kaj sur la trako staris
la lokomotivo:
maŝin' pulsanta ŝajnis
ĝi estaĵ' en vivo.
Pro forto blinda de fulmego
ĝi ŝajnis juna ĉevalido
kun emo l ribelo
voranta for la relon
liberigite ĵus el brido
E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo
pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto
salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura.
Kaj dum normala tago
sed kun en korp' pli da kolero
ripari majustaĵon
li pensis trovi manieron.
Li vekis la dormantan monstron
klopodis li forigi l' timon
kaj antaŭ ol konscio
pri la operacio
la monstro kuris jam en malproksimo
Correva l'altro treno ignaro, quasi senza fretta
nessuno immaginava di andare verso la vendetta
ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:
"notizia di emergenza, agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno."
L' alia trajn' kuradis
sen sci' rapide kiel sago
neniu tiam pensis
ke tiu estis venĝotago
sed ĉe l' bolonja stacidomo
eksplodis la novaĵo kiel sago
"Novaĵo tre tre hasta
ekagu senprokrastaj
lanĉiĝis frenezul' kontraŭ la trajno
Ma intanto corre corre corre la locomotiva
e sibila il vapore, sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi, il fischio che si spande in aria:
fratello non temere, che corro al mio dovere,
trionfi la giustizia proletaria,
trionfi la giustizia proletaria,
trionfi la giustizia proletaria.
Sed dume kuras kuras
kuras la lokomotivo
kun siblo de vaporo
estaĵo ŝajnas ĝi en vivo
kaj ŝajnas diri al kurbaj kamparanoj
la fajf' difuziĝanta temerara:
"Ne estu timaj, fratoj,
ĉar kuras mi al fato,
triumfu la justico proletara".
Intanto corre corre corre sempre più forte
e corre corre corre corre verso la morte
e niente ormai può trattenere l'immensa forza distruttrice
aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto
della grande consolatrice,
della grande consolatrice,
della grande consolatrice.
Ĝi kuras kuras kuras
kun pli da forto
kaj kuras kuras kuras
ĝi al la morto
nenio plu povas deteni
senliman forton detruantan
nur restas la eksplodo
kaj poste l' epilogo
de l' morto, juĝo egaliganta
La storia ci racconta come finì la corsa
la macchina deviata lungo una linea morta
con l'ultimo suo grido di animale la macchina eruttò lapilli e lava
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo,
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava.
Rakontas historio
pri l' fino de la fakto:
devojigita estis
maŝin' sur parkad-trakon
per sia lasta sufera bleko
vulkane la maŝino erupciis
eksplodis ĝi al suno
vualon sternis fumo
post frapego li ankoraŭ plu konsciis
Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore
mentre fa correr via la macchina a vapore
e che ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l'ingiustizia,
lanciata a bomba contro l'ingiustizia,
lanciata a bomba contro l'ingiustizia.
Sed ni daŭrigas pensi
pri li ĉe la motoro
dum veturigas li plu
maŝinon per vaporo
kaj ke alvenu ree
novaĵ' el tiu speco
pri lokomotivo
kiel estaĵ' en vivo
armil' kugleca kontraŭ maljusteco.


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