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Workers' Song

Dick Gaughan
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Version française — LA CHANSON DES TRAVAILLEURS — Marco Vald...
Canzone dei lavoratoriLA CHANSON DES TRAVAILLEURS
  
Si, questa è per i lavoratori che faticano notte e giornoOui, je chante pour nous, les travailleurs qui peinons jour et nuit,
con le mani e la mente per guadagnare la sua pagaGagnons notre salaire du cerveau et des mains,
chi per secoli per null'altro che il paneQui depuis des siècles pour rien de plus que notre pain,
ha dato il sangue per i suoi paesi e contato i suoi mortiComptons nos morts et saignons pour nos pays.
  
Nelle fabbriche e nelle officine , nei cantieri navali e nelle miniereDans les ports et dans les mines, dans les moulins, dans les ateliers
Ci hanno spesso detto di stare al passo coi tempiNous adapter aux temps nous a été imposé,
Le nostre abilità non sono richieste, hanno parcellizzato il lavoroPour rendre nos talents inutiles, ils ont morcelé les métiers.
E con il regolo e il cronometro ci hanno rubato il nostro orgoglioEt avec la règle et le chronomètre, ils ont volé notre fierté.
  
Siamo i primi a morire di fame, siamo i primi a morirePremiers à mourir de faim, premiers à mourir,
In prima fila per una pia illusionePremiers à faire la queue pour un bout du gâteau.
E siamo gli ultimi quando c'è da dividere i fruttiEt toujours les derniers au moment de répartir,
Perche il lavoratore sta lavorando quando il padrone è làCar nous, on travaille quand on distribue les morceaux.
  
E quando il cielo rabbuia e si prospetta una guerraEt quand le ciel s’assombrit et que vient la guerre,
A chi viene dato un fucile e spinto alfronteOn nous donne une arme, on nous pousse au front.
E ci si aspetta che muoia per la sua terra natiaEt on attend de nous qu’on meure pour la nation
Nonostante non abbiamo mai posseduto un misero palmo di terra?Sans avoir jamais possédé un misérable pouce de terre.
  
Siamo i primi a morire di fame, siamo i primi a morirePremiers à mourir de faim, premiers à mourir,
In prima fila per una pia illusionePremiers à faire la queue pour un bout du gâteau.
E siamo gli ultimi quando c'è da dividere i fruttiEt toujours les derniers au moment de répartir,
Perche il lavoratore sta lavorando quando il padrone è làCar nous, on travaille quand on distribue les morceaux.
  
Tante le cose che il lavoratore ha fattoTravailleurs on fait tant et tant
da coltivare i campi a imbracciare il fucileDu port d’arme au labour des champs,
Siamo sempre stati aggiogati all'aratro dalla notte dei tempiAttelés au soc depuis la nuit des temps
E ci si aspetta sempre che ne paghiamo le speseEt toujours obligés de porter le chargement.


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