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זאָג ניט קײנמאָל

Hirsh Glik / הירש גליק
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La traduzione italiana ripresa dagli Archivi Ebraici del Piemonte. Inno...
NON DIRE MAIINNO PARTIGIANO
Non dire mai che hai percorso l'ultimo cammino
anche se le nuvole nascondono l'orizzonte
verrà ancora la nostra ora tanto attesa
risuonerà ancora il nostro passo "noi siamo qui"
verrà ancora la nostra ora tanto attesa
risuonerà ancora il nostro passo "noi siamo qui"
Non dire mai che stai facendo l'ultimo viaggio,
quando i giorni plumbei nasconderanno i giorni azzurri
verrà allora la nostra ora lungamente attesa.
Il nostro passo sarà come un rullo di tamburi: Siamo qui!
Dalle terre delle verdi palme alla terra delle bianche nevi
noi veniamo con il dolore delle nostre sofferenze
e dove è caduta una stilla del nostro sangue
lì fiorirà il nostro coraggio, il nostro eroismo
e dove è caduta una stilla del nostro sangue
lì fiorirà il nostro coraggio, il nostro eroismo
Dal verde paese delle palme fino al paese della neve bianca
noi veniamo con la nostra angoscia, con la nostra pena
e dove cadiamo c'è uno spruzzo del nostro sangue,
lì germoglierà la nostra fortezza ed il nostro coraggio.
Il sole del mattino illuminerà d'oro il nostro oggi
e il nostro ieri si dissolverà con il nemico
ma anche se il sole e l'alba tardassero
come una parola d'ordine, questo canto andrà di generazione in generazione
ma anche se il sole e l'alba tardassero
come una parola d'ordine, questo canto andrà di generazione in generazione.
Il sole del mattino indorerà il nostro oggi,
ed il giorno di ieri scomparirà col nemico,
ma se mancherà il sole all'alba
questo canto dovrà trasmettersi come una parola d'ordine
di generazione in generazione.
Questo canto è scritto con il sangue, non con l'inchiostro
non è un canto di un uccello in libertà
questo l'ha scritto un popolo fra muri che crollavano
l'ha cantato con i mitra in mano
questo l'ha scritto un popolo fra muri che crollavano
l'ha cantato con i mitra in mano
Il canto è scritto col sangue e non con la matita,
non è un canto per un uccello libero.
C'è un popolo fra le mura che cadono,
che canta questo inno con le pistole in pugno.
Non dire mai che hai percorso l'ultimo cammino
anche se le nuvole nascondono l'orizzonte
verrà ancora la nostra ora tanto attesa
risuonerà ancora il nostro passo "noi siamo qui"
verrà ancora la nostra ora tanto attesa
risuonerà ancora il nostro passo "noi siamo qui".
No, non dire mai che stai facendo l'ultimo viaggio.
Quando i giorni plumbei nasconderanno i giorni azzurri
verrà allora la nostra ora lungamente attesa.
Il nostro passo sarà come un rullo di tamburi: Siamo qui!


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