Lingua   

Le déserteur

Boris Vian
Pagina della canzone con tutte le versioni


OriginaleGRECO ANTICO (CLASSICO) / ANCIENT (CLASSICAL) GREEK / GREC ANCIEN...
LE DÉSERTEUR

Monsieur le Président,
Je vous fais une lettre
Que vous lirez, peut-être,
Si vous avez le temps.
Je viens de recevoir
Mes papiers militaires
Pour partir à la guerre
Avant mercredi soir.
Monsieur le Président,
Je ne veux pas la faire!
Je ne suis pas sur terre
Pour tuer des pauvres gens...
C'est pas pour vous fâcher,
Il faut que je vous dise:
Ma décision est prise,
Je m'en vais déserter.

Depuis que je suis né
J'ai vu mourir mon père,
J'ai vu partir mes frères
Et pleurer mes enfants;
Ma mère a tant souffert,
Elle est dedans sa tombe
Et se moque des bombes
Et se moque des vers.
Quand j'étais prisonnier
On m'a volé ma femme,
On m'a volé mon âme
Et tout mon cher passé...
Demain de bon matin
Je fermerai ma porte.
Au nez des années mortes
J'irai sur les chemins.

Je mendierai ma vie
Sur les routes de France,
De Bretagne en Provence
Et je dirai aux gens:
Refusez d'obéir!
Refusez de la faire!
N'allez pas à la guerre,
Refusez de partir.
S'il faut donner son sang,
Allez donner le vôtre!
Vous êtes bon apôtre,
Monsieur le Président...
Si vous me poursuivez,
Prévenez vos gendarmes
Que je n'aurai pas d'armes
Et qu'ils pourront tirer.
LE DÉSERTEUR

LA CANZONE DEL DISERTORE
composta da Boris Vian

Signori Arconti, vi scrivo un’epistola che forse leggerete se ne avrete il tempo necessario. Mi avete infatti ordinato espressamente, in quanto cittadino ateniese, di partire da casa per andare a fare la guerra. Ma io, signori Arconti, sulla guerra ci sputo sopra: non sono stato generato da mia madre per essere un massacratore di povera gente. E bisogna una buona volta dire queste cose agli Arconti, seppure irati verso di me: ho deciso, per conto mio, di disertare l’esercito.

Fin dall’infanzia ho visto la morte di mio padre, la partenza dei miei fratelli e le lacrime dei bambini; mia madre ha patito talmente tante cose che, oramai sepolta nella sua tomba, affronta i proiettili infuocati non curandosene e irride i vermi. Quando ero prigioniero di guerra mi hanno rubato mia moglie e, assieme a lei, la mia anima e tutto quel che avevo avuto nella vita; domani, avanti l’alba, chiudendo la porta sul naso di tutti gli anni precedenti, partirò da casa e mi metterò in cammino.

Mendicherò il pane quotidiano per il paese, e andando verso il Peloponneso dirò a tutti quanti: rifiutate di obbedire a coloro che vi ordinano di partire da casa per andare alla guerra. Se infatti occorre versare il sangue, allora versate il vostro, signori: da voi certo non mi aspetterei una simile ipocrisia! Ma se mi manderete a cercare, allora dite all’astinomo [*] che sono un buon oplita [**] e che mi difenderò da voi.

[*] Capo della polizia
[**] Soldato addestrato al combattimento.


Pagina della canzone con tutte le versioni

Pagina principale CCG


hosted by inventati.org