Le déserteur
Boris VianITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [8] - Terminale X | |
IO DISERTORE In tutta verità Illustre Presidente le scrivo la presente che forse leggerà Qui tra le mani ho l’avviso militare che mi dovrò arruolare questo Mercoledì Però le dico no, la guerra non mi va per ammazzare chi? la gente come me Si arrabbierà però Illustre Presidente le dico francamente che io diserterò Mio padre non c’è più, appena sono nato è andato via soldato, non è tornato più Da quasi un anno già mia madre è sottoterra si fotte della guerra e credo anche di lei Quand’ero in prigionia m’hanno portato via la moglie, la poesia e la mia gioventù…. All’alba me ne andrò e sbatterò la porta su questa storia morta, la vita sceglierò Per vivere sarò poeta e mendicante del mondo sarò amante, a tutti griderò "No, non partite più, restate sulla terra sputate sulla guerra, non obbedite più" Se proprio insisterà, se sangue servirà potrà versare il suo, diventi un vero eroe. E se mi cercherà avverta i suoi gendarmi che possono spararmi, io armi non ne avrò | IL DISERTORE Strano gioco, strano gioco, l'unica mossa vincente è non giocare Signor presidente le scrivo una lettera che lei forse leggerà se avrà tempo per farlo ho appena ricevuto la cartolina militare dovrò partire in guerra entro mercoledì sera signor presidente io non la voglio fare non sto su questa terra per ammazzare non per farla arrabbiare ma glelo devo dire la decisione è presa io diserterò da quando sono nato ho visto mio padre morire ho visto i miei fratelli partire mia madre ha già pianto per l'orrore della guerra ha tanto sofferto che ormai è nella tomba quando ero prigioniero la donna m'han rubato l'anima mi han strappato e tutto il mio passato domattina di buonora chiuderò la mia porta me ne andrò per le strade e alla gente dirò: In guerra non andate, di farla rifiutate all'ordine di partire rifiutarsi d'obbedire! Egregio presidente, dietro la collina non ci sono solo funghi la vede la bambina che non li raccoglie più colpa di una mina altro che bella la guerra è fredda e assassina e là dietro quel fumo non c'è una cucina ma una donna stuprata di nuovo disperata da Belgrado e Baghdad, Asmara e Dakar, Timor e Beirut, Nairobi e Kabul occhi verso il cielo piombo da montagne all'orizzonte lacrima che scende sotto ai piedi ho troppa gente In guerra non andate, di farla rifiutate all'ordine di partire rifiutarsi d'obbedire! Se bisogna dare il sangue vada a dare il suo lei ch'è un buon apostolo signor presidente se mi darà la caccia avverta i suoi gendarmi che non avrò le armi e potranno sparare. |