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Canción para luchar

León Gieco
Lingua: Spagnolo


León Gieco

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León Gieco, Canción para luchar


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leogitag
[2001]
Letra : León Gieco - Música: Luis Gurevich
Parole : León Gieco - Musica: Luis Gurevich
Lyrics : León Gieco - Music: Luis Gurevich
Paroles : León Gieco - Musique : Luis Gurevich
Vortoj : León Gieco - Muziko: Luis Gurevich
Album: Bandidos rurales

gieband


Non è, davvero non è un "caso" se questa canzone proviene dallo stesso album de La memoria. Il resto, come sempre, León Gieco lo dice da sé. [RV]
Canción para cantar
unidos y haciendo frente
a la intolerancia ciega
de unos pocos dementes
que arrastran en su discurso
la sangre de un pueblo débil.

Canción para aclarar
las cosas que están pendientes,
justicia que queda chica
donde la vida no vale
Por tantos gobiernos sordos
más fotos y más escraches

Canción del bien, canción del mal
Para reír, para luchar
Si hoy voy por vos, yo esperaré
Si me llamáis, aquí estaré

Canción para decir
las cosas que pocos dicen
Por lo general, la gente
si no le pasa, no siente
Y así todo se repite
Y así nunca se lo aprende

Canción para sacar
más fuerza de la galera,
de este mundo de magias
y de maldad verdadera
Hoy salvo a muchos del hambre
y enveneno cielo y tierra

inviata da Marcia Rosati - 1/10/2007 - 12:04



Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
6 aprile 2011

plf

Vorrei dedicare questa traduzione a Ezio, che di León Gieco è un ascoltatore e un grande estimatore. Magari non ci si vedrà mai più, ma un pensiero c'è sempre. [RV]
CANZONE PER LOTTARE

Canzone per cantare
uniti e per fare fronte
all'intolleranza cieca
di qualche deficiente
che si porta via nelle sue ciance
il sangue di un popolo debole

Canzone per chiarire
le cose che sono in sospeso,
giustizia che resta bambina,
dove la vita non vale niente,
Per tanti governi sordi
più foto e più sputtanamenti*

Canzone del bene, canzone del male,
per ridere, per lottare
se oggi vi vengo a trovare, aspetterò
se mi chiamate, sono qui

Canzone per dire
le cose che dicono in pochi
in generale, alla gente
se non succede non sente
e così tutto si ripete
e così non s'impara mai

Canzone per tirar fuori
più forza dalla galera,
da questo mondo di magie
e di malvagità vera
oggi salvo tanti dalla fame
e avveleno il cielo e la terra.
NOTA alla traduzione

"La traduzione letterale del termine gergale “escrache” è “sputtanamento” e rappresenta una delle più importanti attività svolte dall’organizzazione H.I.J.O.S. Consiste nel recarsi nel luogo di lavoro o al domicilio di un ex collaboratore o rappresentante del regime e denunciare pubblicamente, tramite l’affissione di locandine e la distribuzione di volantini, la sua identità e i reati di cui è accusato. L’obiettivo è la “giustizia popolare o sociale”, come la chiamano i membri di H.I.J.O.S., cioè la condanna sociale dei responsabili della scomparsa di 30.000 individui. Negli slogan si sostiene che il vicino non li deve salutare, che il panettiere non gli deve vendere il pane e così via. Nell’impossibilità di ottenere legalmente giustizia H.I.J.O.S ha dunque sviluppato una risposta a questo problema che intende coinvolgere la società, riuscendo per lo meno a raggiungere la condanna sociale dei colpevoli."

(Nota tratta da Storicamente - Rivista di Storia on line)

6/4/2011 - 22:17


A cominciare da La Memoria, poi quest'album, questa canzone, queste canzoni, mi sono entrate dentro lo stomaco alcuni anni fa. Poi gli altri album, compresi quelli dal vivo, fino ad arrivare a Mundo Alas di cui ho scritto sul blog. Un giorno, se ce ne sarà occasione, ti racconterò come ho conosciuto León Gieco: magari ne resterai stupito.
Ezio

Ezio - 8/4/2011 - 15:33


Intuisco di capire come le canzoni di quest'album ti siano entrate nello stomaco, Ezio, anche se ovviamente non posso sapere come tu abbia conosciuto León Gieco; spero che tu possa raccontarme(ce)lo quanto prima. Mi fa particolarmente piacere trovare questo tuo commento qua dentro, proprio pochi minuti dopo che ho dichiarato solennemente alla Daniela, entrando a casa in una serata particolarmente tiepida di primavera, che il primo grosso geco che si presenterà sopra l'uscio di casa mia (e ce ne sono, fortunatamente, tanti d'estate) avrà come nome "León Geco" !

Riccardo Venturi - 9/4/2011 - 00:15


Gechi? Sul mio terrazzo ce ne sono a iosa, di tutte le taglie, e ogni estate fanno capolino tra i vasi di fiori e le tegole. Non sono loro, però, che mi hanno fatto conoscere "León"; e non darò mai, a nessuno di loro, il suo nome. :-)
In genere quando si ascolta un album si tende a preferire una canzone o due, qualche volta tre, mentre di Bandidos Rurales proprio non riesco a sceglierne una: da quella che dà il titolo all'album - che racconta la storia dell'italiano Bairoletto, che sparava ai poliziotti e ai proprietari terrieri e alle pale dei mulini e lasciava in terra volantini anarchici - a tutte le altre, arrivando infine ai vecchi amori che ci rincorrono e che hanno la forma dell'aria e che danno un sorriso.
Quando infilo il disco (o gli mp3) nel lettore lo lascio andare in random e non è mai un semplice ascolto: ogni volta mi sembra di annusare un odore nuovo o assaporare un sapore nuovo, e mi sembra di vedere cose nuove che prima i miei occhi non potevano vedere e che si stampano d'improvviso nella mente.
Ce le ho sempre con me queste canzoni, in ogni luogo.

buonavita

Ezio - 9/4/2011 - 16:15


Gechi a parte, Ezio, io piglierei volentieri e ti lascerei campo libero qui sul sito, sulle canzoni di León Gieco. Senza esagerazione, quando te ne sento parlare mi sembra di vedertici assieme a suonare, o qualcosa del genere; e, in questo, almeno a me dai forma al tuo saluto di sempre, al "buonavita". E' davvero una buonavita sentire parole come le tue, credimi. Naturalmente, Bairoletto e la sua canzone, te lo garantisco, entreranno a breve in questo sito; una buonanotte e una buonissima vita a te, Ezio!

Riccardo Venturi - 10/4/2011 - 01:19




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