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Roberto Michelangelo Giordi
Lingua: Italiano


Roberto Michelangelo Giordi

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Non lo senti il rumore che gonfia questo silenzio?
Le linee sono isolate e i cani stanno abbaiando
Guarda l'acqua del fiume, scura come la notte
Porta a valle qualcosa, una rincorsa di ombre
Lascia il letto disfatto e i piatti sporchi in cucina
Lascia accesa la luce e il libro sulla poltrona
Hanno preso Trieste e anche Milano è caduta
Senti odore di fumo dall'orizzonte che brucia

Forse è sacro ritrovare la strada delle colline
Niente sarà più com'era e niente sarà come prima

Saliranno le scale lasciando impronte di fango
Saliranno le scale lasciando impronte di fango
Sul parquet levigato e sui tappeti d'oriente

Senti il vento che grida, riverberando parole
Squillerà nel salone la loro lingua volgare
Prendi soldi e fucile e scorte d'acqua e benzina
Prendi un filo di pane e le coperte di lana
Lascia il prato alla brina, tirati dietro il portone
C'è il ronzio di una radio ma non trasmette nessuno

Forse è sacro ritrovare la strada delle colline
Niente sarà più com'era e niente sarà come prima
Forse è sacro ritrovare la strada delle colline
Niente sarà più com'era e niente sarà come prima
Forse è sacro ritrovare la strada delle colline
Niente sarà più com'era e niente sarà come prima

inviata da Alberto Scotti - 27/4/2021 - 21:07




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