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Soma için

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Lingua: Turco


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Soma İçin
[2017]

Şarkı Sözleri ve Müzik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
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Albüm / Album:
İlle Kavga

Soma


Per Soma : questo è il titolo della canzone.
Nel disastro della miniera di carbone di Soma, nell’Anatolia occidentale, morirono 301 minatori su 787 che ci lavoravano. L’incidente avvenne il 13 maggio 2014.
La Turchia ha il triste primato mondiale del tasso di mortalità per tonnellate di carbone estratto. Nel 1992 furono 263 i minatori morti a cui si aggiunsero altri 78 nel 2012 e ancora 95 nel 2013 .
Nell’anno precedente i minatori avevano protestato per la precarietà delle condizioni di sicurezza. La proposta avanzata dal Partito Repubblicano di effettuare un’indagine fu respinta dal parlamento turco poche settimane prima del disastro.
Ecco due versi del testo che ci sembrano espressivi per quel poco che riusciamo a cogliere:
Yediler benim kara kafamın ömrünü, yediler ve doymadılar
Yerler ve doymazlar, gözlerini toprak doyurana dek

Hanno mangiato la vita della mia testa nera, hanno mangiato e non si sono saziati
Mangiano e non ne hanno abbastanza sin quando la terra non sazia i tuoi occhi.


Sono versi mutuati da un’opera di Ümit Ilter, intellettuale turco perseguitato dal regime per le sue idee politiche, e oscurato del tutto dai media. Questi i versi originali:

Yediler ve doymadılar
Yerler ve doymazlar Yedikçe doymayacaklar
Gözlerini toprak Gırtlaklarını bıçağımız doyurana dek

Le parti recitate sono trascritte con il rientro.




[sözlü konuşma]

Bakmadık tozuna karasına indik madem ocağına
Ekmek yedi kat yer altında karardı alın yazımız kömür pahasına
Tütsün diye evlerde soba, fabrikalarda baca çıkardık tonlarca kömür
Yüzde üçyüz kâr uruna, yandı sobalarda üçyüzbir ömür.

Bedava dağıtılan kömürler, bedava alınan ömürlermiş. Bilemedik.
Bıraktık geride sevdiklerimizi, yaktık ömrümüzü baharında
Yediler benim kara kafamın ömrünü, yediler ve doymadılar
Yerler ve doymazlar, gözlerini toprak doyurana dek

Gün doğarken açılır kapı
Uyanır maden ocağı
Simsiyah bir yol uzanır
İçimde yokluk sancısı…

Gün doğarken açılır kapı
Uyanır maden ocağı
Simsiyah bir yol uzanır
İçimde yokluk sancısı

Bir mezar ki kazdığımız
Ne ucu var ne bucağı
Öldük boğaz tokluğuna
Soma oldu dert ocağı
Soma oldu dert ocağı

[ koro sesleri ]

Tütsün diye bacaları
Kömür değil yanan bizdik
Yiten üçyüzbir can için
Adalet kılıcını çektik
Adalet kılıcını çektik

Yedi kat yerin altında
Kaybolur gider ömrümüz
Kader değil göz yaşımız
Bizim de gelir günümüz
Bizim de gelir günümüz

[sözlü konuşma]

Yeterli kar olunca, sermayeye bir cesaret gelir
Güvende bir yüzde on kar ile her yerde çalışmaya razıdır
Kesin yüzde yirmi, iştahını kabartır
Yüzde elli, küstahlaştırır
Yüzde yüz kâr, bütün yasaları ayaklar altına aldırır
Yüzde üçyüz kar ile ucunda kendi ölümü bile olsa
İşlemeyeceği cinayet, atılmayacağı tehlike yoktur

Gün ortasında doldu caddeler
Yitip giden canlar için
Çözülüyor susan diller
Hesap istiyor ölüler…

Gün ortasında doldu caddeler
Yitip giden canlar için
Çözülüyor susan diller
Hesap istiyor ölüler.

Ankara'nın haramileri
Madeceleri tekmeler
Sabrımızın bir sonu var
Çekilen bu zulüm biter
Çekilen bu zulüm biter

[ koro sesleri ]

Tütsün diye bacaları
Kömür değil yanan bizdik
Yiten üçyüzbir can için
Adalet kılıcını çektik
Adalet kılıcını çektik

Yedi kat yerin altında
Kaybolur gider ömrümüz
Kader değil göz yaşımız
Bizim de gelir günümüz
Bizim de gelir günümüz.

inviata da Riccardo Gullotta - 10/5/2020 - 21:59



Lingua: Italiano

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 13-05-2020 12:55

Soma 13.5.2014 - 13.5.2020
Per Soma

[recitato]

Non abbiamo visto la polvere, perché siamo seppelliti giù in miniera.
Il pane è diventato nero sotto sette strati, la nostra faccia è il prezzo del carbone,
Lo abbiamo estratto perché potessero fumare le stufe nelle case e le ciminiere nelle fabbriche
Per un profitto del trecento per cento, e nelle stufe brucerà per trecentoun anno.

I pezzi di carbone che ci davano a gratis erano le nostre vite prese a gratis. Non lo sapevamo.
Ci siamo lasciati alle spalle i nostri cari, abbiamo bruciato le nostre vite in primavera.
Si son mangiati la vita dalla mia testa nera, hanno mangiato senza saziarsi,
Mangiano e ne hanno sempre voglia finché i loro occhi non sono sazi di terra.

Il cancello si apre all'alba,
La miniera si risveglia.
Una strada nera si estende,
Il dolore dell'assenza che ho dentro.

Il cancello si apre all'alba,
La miniera si risveglia.
Una strada nera si estende,
Il dolore dell'assenza che ho dentro.

È una tomba ciò che scaviamo,
Non ha principio né fine.
Siamo morti in cambio di cibo,
Soma era la miniera del dolore.

[coro di voci]

Il carbone non bruciava
Per far fumar ciminiere,
Per le trecento vite perdute
Abbiamo sfoderato la spada della giustizia
Abbiamo sfoderato la spada della giustizia

Sette volte sottoterra
Se ne va la nostra vita,
La nostra sorte non è esser pianti,
Con noi se ne vanno i nostri giorni,
Con noi se ne vanno i nostri giorni.

[recitato]

Se c'è abbastanza profitto il capitale prende coraggio,
Sicuri e pronti a lavorare ovunque per il dieci per cento,
E di certo il venti per cento gli farà crescer l'appetito
Col cinquanta per cento diventano arroganti.
I profitti del cento per cento minano tutte le leggi,
Per un profitto massimo del trecento per cento non importa se si muore,
Non c'è omicidio che non venga commesso, non c'è pericolo che non venga ignorato.

A metà giornata le strade si sono riempite
Per quelle anime andate perdute.
Le lingue si sciolgono dopo aver taciuto,
I morti chiedono conto.

A metà giornata le strade si sono riempite
Per quelle anime andate perdute.
Le lingue si sciolgono dopo aver taciuto,
I morti chiedono conto.

Quei maledetti di Ankara
Prendono a calci le macerie.
Ne abbiamo abbastanza,
Finirà questa persecuzione,
Finirà questa persecuzione.

[coro di voci]

Il carbone non bruciava
Per far fumar ciminiere,
Per le trecento vite perdute
Abbiamo sfoderato la spada della giustizia
Abbiamo sfoderato la spada della giustizia

Sette volte sottoterra
Se ne va la nostra vita,
La nostra sorte non è esser pianti,
Con noi se ne vanno i nostri giorni,
Con noi se ne vanno i nostri giorni.

13/5/2020 - 12:57




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