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Per un amico

Franco Segre
Lingua: Italiano


Franco Segre


1978
Canti della strada
strada
Quella foschia
che corre tra i vicoli giù nel paese
dalla mia finestra
un sogno vestito d'inverno
un albero spoglio
i rami contorti
il freddo che stringe le spalle alla gente
ricordi quel tavolo al bar
le nostre parole i pensieri
e un mondo a portata di mano
bastava saltare su un treno, partire
e l'India era dietro alla porta
e i giorni eran gonfi di filosofia
bastava un giornale
un uomo qualunque
per farci sentire diversi
gli eroi di una guerra a venire
che abbiam combattuto
poi siamo morti
coi nostri balordi discorsi
che cosa sconcia la guerra
le bombe che bruciano i campi
e uccidono anche
chi vive una volta soltanto
sarà una palude a fermarti le gambe
ma chi di noi è venuto a salvare

Il giorno ritorna
dal ventre ingrossato di un attimo eterno
restiamo a cercare
il sole che inventa i colori
un muro scrostato dai giorni
un'ombra che sente la luce e scompare
le mani nascoste nei jeans
che non hanno più forma e colore
mi passo le dita sul volto
e scopro d avere cent'anni
non lasciarmi Signore
vedrai forse un giorno
ti crederò ancora
ma resto a osservare
quel sogno vestito d'inverno
quell'albero spoglio
quei rami che graffiano il cielo
quel mondo che muore ogni anno
e che ogni anno ci porta via un anno

inviata da Dq82 - 9/5/2020 - 16:21




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