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Dén ieuank en armé

anonimo
Lingua: Bretone (Vannetais)


Lista delle versioni e commenti


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Da Son Ha Ton, il sito della canzone popolare bretone.
sonhaton

dieuank


I "canti dei coscritti", bretoni e di molti altri paesi, hanno come si è visto trame fisse: se il giovane soldato non è morto in guerra, una volta tornato a casa passati i fatidici sette anni, o trova la fidanzata già bell'e morta, o la trova sposata a qualcun altro. Questo Dén ieuank en armé appartiene alla seconda categoria; è tratto, come informa Son ha Ton ("Canto e Musica"), dalla raccolta Guerzennou ha soñnenneu Bro-Guened / Chansons populaires du Pays de Vannes di Loeiz Herrieu e Maurice Duhamel, pubblicato originariamente nel 1911 e ripubblicato nel 1997 dalle edizioni Eromi di Lorient. La canzone, ovviamente nell'ostico dialetto Vannetais (che storicamente, e con fondamento, potrebbe tradursi come "Veneto"...) fu raccolta da una tale Mélanie Kermabon di Goh-Kér ("Borgovecchio") nel Lann-er-Stér. La canzone è rimasta per oltre dieci anni senza una traduzione, che credo comunque sia la prima completa che ne sia mai stata fatta (lo stesso Son ha Ton, rivolgendosi prevalentemente a un pubblico che il bretone lo sa già, preferisce inserire dei riassunti); all'epoca dell'inserimento non me la sentivo di affrontare il Vannetais, e anche adesso fa sudare. [RV]
Cheleuet tud ieuank, hag er ré gouh eùé
Hag er ré gouh eùé
Hui gleuo ur soñnen, kompozet a neùé

Hui gleuo ur soñnen, a neùé kompozet,
Diar zeu zén ieuank, larér, é ma saùet

Diar zeu zén ieuank, larér, é ma saùet
Ind um garé fidél, ind um garé parfet

Ind um garé fidél, ind um garé parfet
P'um garent er guellan, é oent dispartiet

P'um garent er guellan, é oent dispartiet
Arriù en ord geton, na de Vrest de vonet

Arriù en ord geton, na de Vrest de vonet
De dremen er seih vlé hag en doé komanset

Chetu deit er seih vlé, un eihvet komanset,
Dén ieuank en armé, ér gér n'arriùé ket

Dén ieuank en armé, ér gér n'arriùé ket
Er voéz-sé oé ieuank, hi oeit ha diméet

Er voéz-sé oé ieuank, hi oeit ha diméet
Noz ketan hé éred, ean oeit hag arriùet

Noz ketan hé éred, ean oeit hag arriùet
Monet de zal hé dor, de houlen bout lonjet

"Saùet, men dous Mari, de zigor d'ein en or
Ma hou kuelan karet é houlen hé digor

- Soñnet é unek eur, tuchant e vo kreisnoz
Na pép dén a féson zeli bout 'n é repoz...

- Saùet, men dous Mari, de zigor d'ein en or
Ma hou kuelan karet é houlen hé digor

- Ma men guellan karet doh me hosté kousket
Héneoah en noz ketan surhoalh ne saùein ket !

- Saùet, men dous Mari, de zigor d'ein en or
D' rein d'ein men goalen eur ha me feillen d'amour

- E ma kou koalen eur hag hou feillen d'amour
E tremen er seih vlé, 'ti hou prér tavarnour"

inviata da Riccardo Venturi - 29/11/2005 - 16:51



Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
12 gennaio 2016
IL GIOVANE SOLDATO

Ascoltate giovani, e pure i vecchi,
E pure i vecchi
Udite una canzone appena composta

Udite una canzone appena composta
Su due giovani, si dice, composta da me

Su due giovani, si dice, composta da me
Che si amavano fedelmente e compiutamente

Che si amavano fedelmente e compiutamente
Quando si amavano ancor di più, furono separati

Quando si amavano ancor di più, furono separati
A lui è giunto l'ordine di andare a Brest

A lui è giunto l'ordine di andare a Brest
Per passarvi sette anni e li ha incominciati

Passati i sette anni e cominciato un ottavo,
Il giovane soldato a casa non arrivava

Il giovane soldato a casa non arrivava,
La ragazza era giovane e si era sposata

La ragazza era giovane e si era sposata
Era la sua prima notte, quando lui era arrivato.

Era la sua prima notte, quando lui era arrivato
Lui andò a bussarle alla porta per chiedere di essere ospitato

«Alzatevi, mia dolce Maria, a aprirmi la porta
ma se lo preferite, vorrei aprirla io»

- Sonate son le undici, presto sarà mezzanotte,
A me sembra che tutti debbano riposare...

«Alzatevi, mia dolce Maria, a aprirmi la porta
ma se lo preferite, vorrei aprirla io»

- Ma io preferirei dormire a casa mia,
stanotte è la prima notte, e di certo non mi alzerò!

«Alzatevi, mia dolce Maria, a aprirmi la porta,
per darmi la mia fede nuziale e le mie lettere d'amore»

- Non la ho più la fede e le vostre lettere d'amore,
son passati sette anni, andate da vostro fratello l'oste.»

12/1/2016 - 04:36




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