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Iraq

Vic Chesnutt
Langue: anglais


Vic Chesnutt

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Quando si esibisce con i colleghi cantautori Mark Eitzel (American Music Club) e Will Johnson (Centro-matic, South San Gabriel), tra il 2005 e il 2006 si chiamavano Undertow Orchestra, il prolifico cantautore Vic Chesnutt, canta spesso una canzone scritta in maniera intelligente sulla "guerra" in Iraq. Chesnutt preferisce usare la parola invasione per descrivere quello che sta succedendo tuttora in Iraq e lo puntualizza anche in questa canzone, scritta dalla prospettiva dello Zio Sam. Utilizza una metafora in cui gli USA sono visti come uno stupratore che si illude di salvare la sua vittima da un marito che la maltratta.

VicChesnutt


Le parole sembrano tristemente realistiche nonostante questa metafora assurda. Vic Chesnutt è sempre stato apprezzato per le parole ingegnose e a volte ciniche ma in questa canzone - quando il motivo per scriverla è così importante - sembra superare se stesso. Mi è capitato raramente di ascoltare una canzone che cogliesse così precisamente l'assurdità degli eventi di oggi.


da moteldemoka, traduzione di Lorenzo Masetti.

While performing with fellow songwriters Mark Eitzel (American Music Club) and Will Johnson (Centro-matic, South San Gabriel) as the Undertow Orchestra around 2005 and 2006, the prolific songwriter Vic Chesnutt regularly performs a cleverly written song about the “war” in Iraq. Chesnutt rather uses the word invasion for what’s still going on in Iraq and makes sure to point this out in this song, written from the perspective of Uncle Sam. He uses a metaphor with the US as a rapist who deludes himself into thinking he’s spared his victim from an abusive marriage.

The lyrics seem painfully real even with such an absurd metaphor. Vic Chesnutt has always been applauded for his ingenious and cynical lyrics but on this song – when the motive for writing the song is of so much importance – he seems to outdo himself. Rarely have I heard a song that so well captures the absurd reality of today’s events.

from moteldemoka
She is beautiful and rich
And married to a world-class prick
He beats her and rages
So I’m gonna save her
That puty bully is no match for my
Well toned muscles

While I’m tearing him limb for limb
She will see what great shape I’m in
She’ll kiss me on the cheek
And say “you’re my hero”
I’ll take her in my arms
And then I’ll have her

She’ll be mine!

Well I did just what I said
I beat that bastard dead
But as I was punching and pounding and beating
She was sobbing and bleeding and screaming
Which wasn’t exactly what I was expecting
But never for one moment did I
Let it distract me

His blood, my sweat and her tears soaked me
As I rose to my feet above his body
His head in my one hand
Held high triumphantly
But I had to hit her
To keep her from clawing me

But I knew she didn’t know what she was doing
So I held her down until she stopped flailing
And then I whisper in her ear
You are free, baby
You are free
Make love to me

She spat at my face
As I tightened my embrace
And as I pressed against her
She twisted and resisted
She tried to fight it
As I pushed inside her
I said, you’ll learn like it
You’ll learn love it
You’ll learn to love me
For I am your hero

7/3/2008 - 10:01



Langue: italien

Versione italiana di Riccardo Venturi
26 dicembre 2009

A Vic non posso offrire che una traduzione. Ma è fatta con un ricordo. Ciao, nessuno ti dimenticherà.
IRAQ

Lei è bella e ricca
e sposata a un coglione di livello internazionale
lui la pesta e s'incazza
e allora io la salverò.
Quel borioso stronzo è uno scherzetto
per i miei muscoli ben allenati.

Mentre lo faccio a pezzettini
lei vedrà come sono fatto bene,
mi bacerà sulle guance
e mi dirà: “Sei il mio eroe”.
Io la prenderò in braccio
e poi la possederò

Lei sarà mia!

Beh, quel che ho detto l'ho fatto:
quel bastardo l'ho pestato a morte,
ma mentre gliele davo un sacco e una sporta
lei piangeva, sanguinava, urlava.
Questo proprio non me lo aspettavo,
ma non mi sono fatto distrarre
neanche per un attimo

Ero intriso del suo sangue, del mio sudore e delle lacrime di lei
quando mi alzai in piedi sul suo cadavere
con la sua testa che tenevo,
trionfante, in una mano.
Ma mi toccò colpirla
per impedire che mi mordesse

Ma sapevo che lei non sapeva quel che faceva,
e allora la tenni giù finche non la smise di agitarsi.
Poi le sussurrai nell'orecchio:
“Sei libera, baby,
sei libera,
su, facciamo l'amore.”

Lei mi sputò in faccia
mentre la stringevo ancor di più
e mentre premevo su di lei
si divincolava e resisteva
tentava di lottare
mentre io la penetravo,
e dissi: “Ora lo imparerai
a amarlo,
a amarmi
perché io sono il tuo eroe.”

26/12/2009 - 12:08


Oggi sono 5 anni dall'inizio della guerra in Iraq, anche se non bisogna dimenticare che dalla Prima Guerra del Golfo (agosto 1990 - febbraio 1991) il massacro del popolo iracheno - attraverso bombardamenti ed embargo - non è mai cessato.
Sono quindi 18 anni di guerra continua.

Limitandoci a questi ultimi 5 anni di guerra, secondo le stime di Iraq Body Count, il numero dei civili iracheni uccisi in questa guerra sarebbe di circa 88.000, anche se altre rilevazioni già nel 2006 indicavano un numero molto superiore di morti: Peacereporter, 11.10.2006
Secondo il sito justforeignpolicy.org
gli iracheni uccisi a causa dell'occupazione militare sarebbero quasi 1.190.000 (un milione e centonovantamila morti!)

I morti fra i soldati delle truppe di invasione anglo-americane sono ad oggi 3992. I feriti sono all'incirca 21.000.

20 marzo 2003 - 20 marzo 2008... e la guerra continua.

Alessandro - 20/3/2008 - 12:14


23 marzo 2008: sono 4000 i soldati statunitensi morti in Iraq.
Una media di 800 all'anno...

Ricordo che qualche anno fa il Sub Comandante Marcos dell'EZLN messicano disse che "è necessaria una certa dose di tenerezza per intravedere in tanta oscurità un barlume di luce... però a volte quella dose di tenerezza non basta ma è necessario aggiungere una certa dose di piombo"...

Ecco, francamente non so cosa aspettano i veri cittadini statunitensi a far fuori fisicamente quel porco macellaio di Bush... non ne avete avuto abbastanza?!?

Alessandro - 25/3/2008 - 12:17


A completamento del post precedente ecco il testo originale della "Declaracion de principios del EZLN", così come compare in un comunicato dell'EZLN dell'8 ottobre 1994:

"Es necesaria una cierta dosis de ternura
para comenzar a andar con tanto en contra,
para despertar con tanta noche encima.
Es necesaria una cierta dosis de ternura
para adivinar, en esta oscuridad, un pedacito de luz,
para hacer del deber y la verguenza una orden.
Es necesaria una cierta dosis de ternura
para quitar de enmedio a tanto hijo de puta
que anda por ahi.
Pero a veces no basta
con una cierta dosis de ternura
y es necesario agregar...
una cierta dosis de plomo"

"Serve una certa dose di tenerezza
per mettersi in marcia con tante cose contro,
per svegliarsi con tanta notte addosso.
Serve una certa dose di tenerezza
per scorgere, in queste tenebre, uno spiraglio di luce,
per fare del dovere e della vergogna un ordine.
Serve una certa dose di tenerezza
per togliersi di mezzo tanti figli di puttana
che stanno da queste parti.
Però a volte non basta,
e a una certa dose di tenerezza
occorre unire
una certa dose di piombo."


da questa pagina

Alessandro - 25/3/2008 - 12:48


Una precisazione doverosa circa il numero dei morti fra le truppe di occupazione:

- 4001 sono solo i soldati statunitensi caduti;
- 175 i britannici;
- 133 i soldati di altre nazioni.

Totale: 4309 morti (al 25/03/2008).

Fonte

Alessandro - 26/3/2008 - 10:55


Vic Chesnutt ci ha lasciati

Quelle notizie che non vorremmo mai sentire, soprattutto a Natale: il cantautore americano Vic Chesnutt è deceduto ieri, 25 dicembre, alle 14:59, dopo essere entrato in coma due giorni prima. Apparentemente, la causa del decesso sarebbe un tentativo di suicidio attraverso l'ingerimento di farmaci.

La notizia dello stato di coma era stata data dal sito del New York Times: la famiglia lo aveva confermato ma non aveva rilasciato dichiarazioni circa le cause. Le voci avevano cominciato a circolare già da mercoledì, dopo che l'amica Kristin Hersh aveva postato sul proprio Twitter questa frase: "Please send grateful thoughts his way".

Sempre secondo quanto scriveva la Hersh su Twitter, confermando l'ipotesi del tentato suicidio, la situazione era apparsa da subito critica: in caso di sopravvivenza al coma Chesnutt avrebbe comunque potuto riportare seri danni al cervello.

La tristissima ufficialità della scomparsa, poi, è arrivata questa notte sul sito della Constellation Records: "Circondato dai suoi amici e dai suoi famigliari, Vic Chesnutt è morto ad Athens Georgia questo pomeriggio, venerdì 25 dicembre alle 14:59. Nei troppo brevi anni in cui abbiamo potuto conoscerlo personalmente, Vic ha trasformato la nostra percezione di cosa significasse avere carattere, grazia e determinazione. Il nostro dolore è impossibile da esprimere e l'assenza di Vic è insondabile. Forniremo maggiori informazioni in accordo con i voleri degli amici e dei parenti di Vic.

Vic Chesnutt, cantautore molto prolifico e di straordinario talento, ha pubblicato una quindicina di LP, tra cui i recenti 'At The Cut' e 'Skitter On Take-Off' (insieme a Jonathan Richman). Dall'età di 18 anni, in seguito a un incidente automobilistico, era su una sedia a rotelle. Era stato 'scoperto' alla fine degli anni '80 da Micheal Stipe dei REM, che ha prodotto i suoi primi due album.

da indie rock

26/12/2009 - 10:42


Amo Vic Chesnutt, per cui - tra le tanti canzoni fra cui potrei scegliere - posto qui questo scarno e interrogativo commento ...

"Canzoni contro la guerra - Anti War Songs è on line dalla sera del 20 marzo 2003, giorno in cui sono cominciati i bombardamenti statunitensi sull'Iraq."

Pare che ieri l'ultimo soldato USA abbia lasciato l'Iraq (anche se 15 o 16mila yankees - sopprattutto contractors - rimmarranno): nessun commento?

Bartleby - 19/12/2011 - 20:34


Il primo commento che mi viene in mente è che invece in Afghanistan la guerra continua e che anche in Iraq mi pare che la pace sia ancora lontana. Forse (visto il successo?) vogliono usare la tecnica di vietnamizzazione / irachizzazione ? C'è anche da dire che i media ufficiali stanno completamente ignorando queste due guerre, forse perché al "perfido Bush" è succeduto il "nobel per la pace Obama"?

Lorenzo - 19/12/2011 - 21:22


Sabato sera, a Bab Al Khan, un quartiere nel cuore della città santa sciita di Karbala, davanti a casa sua, è stato ucciso con tredici colpi di arma da fuoco in mezzo alla strada, Alaa Mashzoub, poeta e scrittore con una ventina di libri alle spalle, vincitore di numerosi premi letterari locali e regionali, molto attivo nella cultura irachena e critico di quella società civile. Aveva 50 anni.

Alaa Mashzoub

Flavio Poltronieri - 6/2/2019 - 18:55


Non sono abile online, ma in rete non ho trovato niente delle poesie per le quali è stato ucciso Alaa Mashzoub, seguendo quindi alla lettera il suggerimento dell'amico Ugo, ricordiamolo con una poesia di Marina I. Cvetaeva:

Моим стихам, написанным так рано,
Что и не знала я, что я - поэт,
Сорвавшимся, как брызги из фонтана,
Как искры из ракет,

Ворвавшимся, как маленькие черти,
В святилище, где сон и фимиам,
Моим стихам о юности и смерти,
- Нечитанным стихам! -

Разбросанным в пыли по магазинам
(Где их никто не брал и не берет!),
Моим стихам, как драгоценным винам,
Настанет свой черед.

Ai miei versi scritti così presto,
che nemmeno sapevo d’esser poeta,
scaturiti come zampilli di fontana,
come scintille dai razzi.

Irrompenti come piccoli demoni
nel sacrario dove stanno sogno e incenso,
ai miei versi di giovinezza e di morte,
versi che nessuno ha mai letto!

Sparsi fra la polvere dei magazzini,
dove nessuno mai li prese né li prenderà,
per i miei versi, come per i pregiati vini,
verrà pure il loro turno.

Poesie (Feltrinelli, 2000), a cura di P. A. Zveteremich

Flavio Poltronieri - 6/2/2019 - 21:42




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