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March 10, 1959

Ivana Spagna
Langue: anglais


Ivana Spagna

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Ivana Spagna, da chiesacattolica.it.
Ivana Spagna, da chiesacattolica.it.


Qualche tempo fa Willy ci aveva segnalato l'esistenza di questa canzone, che poi Riccardo - inserendo l'inno nazionale tibetano རྒྱལ་གླུ། [༄༄། བོད་རྒྱལ་ཁབ་ཀྱི་རྒྱལ་གླུ།] [Gyallu; Rgyal·glu] - aveva trattato con un po' di sarcasmo.

Bene, Giusi del sito ivanaspagna.it, ci ha inviato il testo della canzone che inseriamo immediatamente, e promettendoci di ascoltarla al più presto!

Giusy ci ricorda anche che la canzone è stata cantanta in presenza del Dalai Lama che apprezzandola ha consegnato alla stessa Spagna una preghiera da musicare "Words of truth".
(Lorenzo Masetti)
Walkin’ out
where my soul is called
where even stores
are so mysterious
walkin’ out
where the pain is born
when the Chinese thorn
wounds the soul of the world
where people
close to the end
can believe
in love again
walkin’ out
through the ancient walls
children’s eyes so sweet
so serious
walkin’ out for a sign of love
victims of insane
and destructive games
builty of being born when
dreams are coming to an end
The dream of the people
of a magic land
just to be free to love
to live again
the dream of the people
of a mystic land
who, who believe
in love again
Leave it out
in the name of love!
Tortures can’t keep them
quiet as you want
Crying out
on the ancient walls
prayers will fly high
you can’t keep them quiet
bad wolf
with a billion heads
their faith is not dead
The dream of the people
of a magic land
just to be free to love
to live again
the dream of the people
of a mystic land
who, who believe
in love again
work it out
gotta work it out
work it out
gotta work it out
work it out
gotta work it out
work it out
gotta work it out
work it out

envoyé par Giusy - 3/2/2007 - 20:48



Langue: italien

Versione italiana fornita da Giusy
10 MARZO 1959

Camminando
dove la mia anima è chiamata
dove persino le pietre
sono misteriose
camminando
dove è nato il dolore
dove la spina cinese
ferisce l’anima del mondo
dove la gente
vicina alla fine
riesce a credere
ancora nell’amore
camminando
attraverso le antiche mura
gli occhi dei bambini così dolci
così seri
che cercano un segno d’amore
vittime di pazzeschi
e distruttivi giochi
colpevoli solo di essere nati quando
i sogni stanno morendo
Il sogno della gente
di una terra magica
solo essere liberi di amare
di vivere ancora
il sogno della gente
di una terra mistica
che crede
ancora nell’amore
Fermatevi
nel nome dell’amore!
Le torture non possono tenerli
calmi come volete
Piangendo
sulle antiche mura
le loro preghiere voleranno alte
non potete farli tacere
lupo cattivo
con un miliardo di teste
la loro fede non è morta
Il sogno della gente
di una terra magica
solo essere liberi di amare
di vivere ancora
il sogno della gente
di una terra mistica
che crede
ancora nell’amore
fare qualcosa
bisogna fare qualcosa
fare qualcosa
bisogna fare qualcosa
fare qualcosa
bisogna fare qualcosa
fare qualcosa
bisogna fare qualcosa
fare qualcosa

3/2/2007 - 20:49


Questo sito, notoriamente e per sua stessa definizione, accoglie tutto. Quindi, da un lato sono anche contento che Giusi ci abbia inviato il testo della canzone di Ivana Spagna con la relativa traduzione italiana. Leggendolo devo dire che, qui dentro, ci sono canzoni ben peggiori della sua (un esempio per tutti: la bieca De fútbol y paz degli Inti-Illimani, che visto l'argomento e visti anche gli accadimenti di questi giorni possiamo tranquillamente definire...un autogol); ciononostante, pur ringraziando Giusi per il suo contributo e scusandomi per essermi lasciato andare a considerazioni forse un po' fuori luogo, il testo di Ivana Spagna continua a lasciarmi oltremodo perplesso, con quel "lupo cattivo da un miliardo di teste" ad esempio. Credo che il Dalai Lama, ed è giusto e comprensibile, approverebbe incondizionatamente qualsiasi canzone parli del dramma tibetano anche se fosse cantata a ritmo di tip-tap da Pietro Gambadilegno; con questo non voglio paragonare Ivana Spagna all'acerrimo nemico di Topolino, ma semplicemente dire che il mio giudizio su di lei e su quel che canta non cambia certamente con questa canzone. Lo devo dire per onestà intellettuale.

Riccardo Venturi - 4/2/2007 - 23:32


Caro Riccardo,ritorno su questo sito dopo una settimanale assenza dal web per cause tecniche e ti ringrazio per non aver ignorato il mio invito per la pubblicazione di questa canzone.
Sinceramente non capisco la tua ostilita' per la Spagna
Io la sentii cantare di persona in occasione della commemorazione di Massimo Troisi,mio "compaesano" e canto' una sua inedita canzone che nulla a che vedere con Topolino dal titolo "A chi dice no" e il ritornello :

A chi dice no, a chi dice no,
a un domani che ci vuole soli
o sopra un isola per ritornare famosi
A chi porta via il sorriso ad un bambino
A chi non sa tendere la mano
A donare senza avvilità.


Spero che i tuoi pregiudizi cambino un po'
Ti mando a te e Lorenzo cordiali saluti


(Willy)

La cosa attiene ovviamente ai miei gusti personali: non trovo i testi di Spagna, sinceramente, molto belli. Comunque sia, i gusti personali, seppure chiaramente espressi, non sono mai entrati e non entreranno mai in questo sito: se una canzone rientra nel suo "campo di azione", ci deve stare a prescindere se la si trovi bella o brutta. Colgo l'occasione: sul Tibet, come avrai visto, è stato istituito un apposito percorso. Saluti! [RV]

6/2/2007 - 19:27


Bah commenti molto da radical.chic...

Maurizio - 23/4/2012 - 00:09


A che cosa ti riferisci esattamente, Maurizio? Ai commenti espressi nella canzone, oppure a quelli espressi nella pagina? Se ti riferisci ai secondi, proprio non vedo in che cosa siano "radical chic". Quest'ultima, tra le altre cose, mi sembra un'espressione parecchio abusata e oramai, in gran parte, priva di senso. Ad ogni modo, qui dentro siamo abituati a motivare sempre le proprie affermazioni e, quindi, ti chiederemmo gentilmente di fare altrettanto. Grazie!

CCG/AWS Staff - 23/4/2012 - 02:21




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