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Marta

Antonello Venditti
Language: Italian


Antonello Venditti

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Antonello Venditti, Marta.


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Come degli angeli che si perdono nei cieli
(Giuseppe Bertolotti)
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(Hannah Schzde)


[1974]
Testo e musica di Antonello Venditti
Album: Quando sarà Natale

vendmart

Lo abbiamo appena preso per i fondelli, Antonello Venditti, con la stupefacente “rielaborazione” di Corrado Guzzanti. Ma siccome questa è una giornata di imprevedibilità e di Extra, ora vogliamo un po' rendergli omaggio. O meglio, rendere omaggio al primissimo Venditti, degli anni '70, quello che riusciva a tirar fuori anche canzoni stupende come questa. Il repertorio giovanile di Venditti era in gran parte basato sullo studio della figura femminile in tutte le sue possibili problematiche, specialmente in anni difficili come quelli, in cui la condizione della donna stava cambiando rapidamente anche in Italia. Questa canzone ne è forse il migliore esempio. La figura di Marta, giovanissima studentessa operaia alle prese con tutte le difficoltà, le durezze della vita quotidiana e della famiglia, con il padre-padrone che le chiede la pagella e i soldi, è impressionante e del tutto cruda. Così come dovrebbe essere impressionante, per chi è abituato al Venditti “commerciale”, sentirlo dire a Marta di non pregare nessun dio, ma di lottare, di dire di no, di resistere in nome di una comunanza di vita e di speranze. È un peccato che Venditti abbia, ad un certo punto, deciso di cambiare strada. Ma questa vecchia, dura canzone che molti avranno dimenticato o addirittura non conoscono riesce a dare un'idea di quel che era e di quel che sapeva scrivere. [RV]
Prega, Marta, nella sera
nessun Dio risponderà.
Ogni giorno una preghiera,
e una falsa libertà.

La giornata è stata dura,
piena di contrarietà
il lavoro e poi la scuola
e un ragazzo che non va.

Urla, Marta, non pregare
se tuo padre chiederà
il salario o la pagella
per la sua complicità
digli di no,
digli di no,
digli di no.

Io, io non sono niente
ma ho vissuto come te
sempre chiuso nello specchio
aspettando un altro me.

Lotta, Marta, nella sera,
io sarò vicino a te
amerò le tue speranze
il tuo tempo vincerà
anche per me,
anche per me,
anche per me.

Contributed by Riccardo Venturi - 2009/2/12 - 00:03




Language: French

Version française de Riccardo Venturi
12 février 2009

Marta.
Marta.
MARTHE

Prie, Marthe, le soir venu:
aucun Dieu ne te répondra.
Chaque jour une prière,
une fausse liberté.

La journée a été dure,
pleine de difficultés,
le boulot et puis l'école,
un amour qui a mal tourné.

Hurle, Marthe! Faut pas prier
si ton père va te demander
ton salaire ou ton bulletin
sinon tu vas la payer,
dis-lui non,
dis-lui non,
dis-lui non.

Moi, moi je ne suis rien
mais j'ai vécu comme toi,
renfermé dans un miroir
en attendant un autre moi.

Lutte, Marthe, le soir venu:
moi je serai à ton côté.
J'aimerai tous tes espoirs,
ton temps va gagner
aussi pour moi,
aussi pour moi,
aussi pour moi.

2009/2/12 - 00:34




Language: Italian

La versione spagnola del 1976.
La versión española de 1976.

Opera di Piero, che la canta con buona imitazione vendittiana adattata alla lingua spagnola. Si tratta peraltro di una versione assolutamente fedele della canzone ben adattata ad una diversa lingua. [RV]
MARTA

Reza, Marta, por la tarde,
ningún dios contestará,
cada día una plegaria
y una falsa libertad.

La jornada ha sido dura,
llena de contrariedad,
el trabajo más la escuela
y un muchacho que no va.

Marta, ya no reces, grita
si tu padre pedirá
el salario ver, las notas,
para su complicidad,

Dile que no,
dile que no,
dile que no

Yo, yo no soy nada,
he crecido igual que tú,
siempre dentro de un espejo
esperando un otro mí.

Lucha, Marta, en esta tarde,
Yo estaré cerca de ti,
amaré tus esperanzas
y tu tiempo vencerá

También para mí,
También para mí
También para mí

Contributed by Riccardo Venturi - 2015/10/23 - 00:56




Language: Swedish

Svensk version: Riccardo Venturi, 24-10-2022

Den här översättningen är för Luana D'Orazio.

joritluana
Martha

Be, Martha, på kvällen,
Ingen Gud ska svara dig.
Varje dag får du en bön,
En bön och falsk frihet.

Dagen har varit så hård,
Så svår och full av motstånd,
Jobben, och sedan skolan,
Med din pojkvän, inte bra.

Martha, skrik! Säg inte böner
När din far kräver din lön
Och vill se din rapportkort
För att låtsas han står dig bi,
Säg honom: nej!
Säg honom: nej!
Säg honom: nej.

Jag, jag är ingenting
Men jag lever som du,
Alltid instängd i en spegel
Väntande på en annan mig.

Kämpa, Martha, på kvällen,
Alltid ska jag stå dig bi,
Jag ska älska dina hopp,
Din tid ska vinna också,
Också för mig,
Också för mig,
Också för mig.

2022/10/24 - 07:49


Io ho sentito questa canzone quando facevo le medie ed è stata da subito una delle mie preferite. E' grazie alla raccolta "Gli anni '70" che mi sono innamorata delle canzoni di Venditti. Riconosco anch'io che purtroppo ha preso una strada commerciale e troppo romantica dagli anni '90, è per questo che non amo le sue ultime canzoni né riesco a comprare i suoi ultimi album. Rimane il fatto che per me è un grandissimo cantautore, che dà voce alle storie della gente comune e riesce a far emozionare come pochi ultimamente...

Lara - 2009/10/9 - 22:09


Camminando e camminando per tornare a casa, stasera mi sono messo a cantarmi "Marta". Quando cammino nella notte per tornare a casa, e non sono pochi passi ma due chilometri e mezzo, canto sempre, e per nulla "tra me e me". Canto a voce alta, un'abitudine che ho sin da piccolo e che provoca generalmente parecchio stupore in chi si trova a sentirmi. E così ripensavo a Marta, alla ragazza proletaria, a suo padre che le requisisce salario e pagella, a quel dio che non ascolta perché è un'invenzione, alle lotte di tutti i giorni e anche a quel tipo chiuso nello specchio che ama le sue speranze. Mi sono detto che dovevo fare una piccola cosa per Marta, appena tornato a casa, e per tutte le migliaia di Marte che a quell'ora stavano dormendo in attesa di un'altra giornata. Così, senza sapere perché e anzi sapendolo benissimo, ho tolto questa canzone dagli "Extra", e ho cercato di dare un volto a Marta. Sarà lei? Non sarà lei? Non lo so, nessuno lo sa. Basterà guardarsi intorno per vederla, anche dentro noi stessi.

Riccardo Venturi - 2015/10/23 - 01:34




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