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La solitudine social

Anonimo Toscano del XXI secolo
Language: Italian


Anonimo Toscano del XXI secolo

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[22-04-2020]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Musica / Music / Musique / Sävel: Laura Pausini, La solitudine, 1993

socialvirus


E' di oggi la notizia che dei ricercatori, credo a Roma, hanno stabilito che i' Vìrusse si trasmette anche con le lacrime dei positivi. Insomma, come dire: non si può più nemmeno piangere. E allora, anche per dare un fattivo contributo alla salute pubblica, non ci resta che ridere. Ad esempio, tra le vittime principali del lockdown ci sono gli amori adolescenziali, che peraltro di lacrime ne hanno sempre provocate parecchie; così oggi, mentre me ne stavo autocertificato, mascherinato, guantato e distanziato a sedere sul tram, all'improvviso ho dato il mio contributo alla lotta contro il Coronavirus mettendomi a cantare un autentico classico delle pene d'amore diciottenni, vale a dire La solitudine della brava Laura Pausini (che quando la cantò, vincendo l'edizione 1993 del “Sanremo Novità”, di anni ne aveva diciannove), ma leggermente modificata; sono cose che mi vengono così, spontanee, nelle mie teste (ne ho più di una, e tutte bacate). Ho constatato sul campo l'efficacia del mio contributo: una ragazza a circa due metri di distanza si è piegata in due dalle risate, un signore a un metro e quarantacinque circa mi ha trasmesso in diretta sul suo smartphone e una signora a circa tre metri, sempre ridendo, mi ha fatto pure i complimenti dicendomi che canto parecchio bene però somiglio poco a Laura Pausini. La cosa mi fa molto piacere, perché tutto si può dire de “La solitudine” fuorché sia facile da cantare, perdipiù con la mascherina. Così ho pensato di proporre questa rivisitazione della tragica storia d'amore tra Marco e Laura adattata a questi nuovi tempi e, soprattutto, alle nuove tecnologie; a dire il vero, le storie d'amore adolescenziali è già un bel po' di tempo che si svolgono pressoché esclusivamente su computer e telefonini -fase sessuale compresa-, e le attuali contingenze non hanno fatto che acuire il trend. Poi sono sceso dal tram, e c'era chi rideva ancora. Le lacrime fanno male; quindi torniamo a farci qualche risata, che è meglio. [AT-XXI]
Marco è in quarantena e non finisce più,
Il whatsapp delle 7,30 senza lui
È un router di metallo senza l'anima,
Lo smartphone non vuole più la ricarica,
In videoconferenza Marco è dentro me
La telescuola non è tra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Eppure sta a un chilometro da me

Chissà se tu mi penserai
Mentre rinchiuso chatterai,
Sui social fisso te ne stai,
Chatti con tutti e non con me
Rinchiuso in camera e non vuoi
Mangiare, e stringi forte a te
Il joystick e videogiochi fai,
Ma quanto male che ci fa la solitudine...

Marco, nello smart ho una fotografia
Che ci hai pure un orecchio un poco lurido,
La guardo, ci ripenso, studia un po' sennò
Ti bocciano in inglese e in matematica,
Tuo padre ed il suo dialogo, ma vada via
Col suo telelavoro e la sua economia,
E ti riguardo e mi domando come fai
A non buttarlo giù dal quarto pia'...(ehm)

Chissà se tu mi penserai
O Gèssica barcaglierai
In chat chissà cosa ci fai
E io mi scasso come mai
La scuola in video, un bigiù,
Non posso scendere un po' giù
Studiare è inutile, non ci
Capisco un'acca in quei pappiè

Non è possibile dividere il whatsapp di noi due,
Ti prego aspettami amore mio, collègati ora un po' !

La solitudine fra noi,
Questo silenzio Telegràm,
E sono inquieta di non vivere
Con te su Instagràm,
Ti prego aspettami perché
Sono su Facebook alle tre,
Non è possibile dividere il Tik Tok di noi due

La solitudine fra noi,
Il tuo silenzio su Instagràm
C'è pure Samuel che ci prova
Con me su Telegràm
Ti prego aspettami perché
Sono su Whatsapp alle tre
Non è possibile dividere la linea tra noi due,
La solitudine...

Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo - 2020/4/22 - 20:31




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