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Troisième monde

Sandro Joyeux
Language: French


Sandro Joyeux

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Rima gli Italiani
(Sandro Joyeux e Gabin Dabirè)
Ancien combattant
(Zao)
Ce n’est pas ça
(Sandro Joyeux)


2016
Migrant
Migrant

Sandro Joyeux: voce, chitarra acustica, tastiere
Enrico Melozzi: violoncelli
Mauro Romano: basso
Said Benmsafer: oud, ney
Francesco Del Prete: batteria
Giovanni “Mamadì” Maione: percussioni
Mike Varlet : dobro
Dean Bowman: cori

Nasce nelle campagne italiane, tra i ghetti dove vivono i braccianti stranieri, Migrant, il nuovo album del musicista franco-italiano Sandro Joyeux. Il progetto è il frutto dell’Antischiavitour, la speciale tournée per i lavoratori africani dei campi, che l’artista ha lanciato nel 2011 e che ha percorso la penisola, dal Piemonte alla Puglia, fino all’ultima tappa nel luogo simbolo della rivolta dei lavoratori sfruttati, Rosarno. Come un giullare moderno Joyeux ha raccolto tappa dopo tappa le storie di chi vive ai margini e gli ha dato voce nei singoli che compongono il suo ultimo lavoro, realizzato con la partecipazione di Eugenio Bennato e Dean Bowman.

“In questo album affronto vari aspetti della stessa questione, la migrazione: la parte storica, quella del debito coloniale, ma anche quella sociale – spiega Joyeux – Di fatto oggi tra un campo dove si fa la raccolta di pomodori in Puglia e una piantagione in Missisipi c’è poca differenza: sono passati 500 anni dalla schiavitù delle popolazioni nere ma non è cambiato molto. Oggi c’è una nuova schiavitù moderna, in cui le persone sono forse più libere ma di certo sfruttate come allora. Ma di questo nessuno parla”. E così ad alzare la voce su questi temi Joyeux ci prova con le sue canzoni: “credo che la musica abbia oggi un grandissimo potere, che possa incidere veramente anche sulle coscienze. Quando ho iniziato l’Antischiavitour pensavo solo di andare a regalare un po’ di musica ai ragazzi esiliati in queste tendopoli. Poi stando lì ho conosciuto le loro storie: sono in prevalenza ragazzi che arrivano dall’Africa, dal Burkina Faso, dal Mali, dalla Costa d’Avorio – racconta – E che qui invece di riuscire a costruirsi una vita migliore, finiscono vittime dei caporali, costretti a pagare anche le baracche di fortuna dove vivono, in mezzo al fango”.
Si tu vas là-bas, de l’autre côté de la mer,
le troisième monde et ses mystères...
Là-bas tu auras peut-être la chance
de voir cette vieille femme étrange
descendant la ruelle dans la magie de sa danse,
quand l’âme agit dans sa transe.
Regarde bien ses yeux!
Quand l’esprit abandonne la matière
pour atteindre d’autres sphères,
le troisième monde et ses mystères...
Là-bas tu contempleras à perte de vue
les collines ruisselantes d’eau pure et de lumière.
Suivre la rivière jusqu’à la porte du désert.
Désert de sable, désert de pierre,
le troisième monde et ses mystères...
Mais là-bas tu verras aussi de l’aube jusqu’au crépuscule,
tous ces gens qui essayent de vivre dignement
avec des salaires ridicules.
Naître puis souffrir, enfin mourir!
Enfants sans avenir écrasés, pervertis par cette misère
qui ensevelit tout espoir et toute lumière! (x2)
Guerre après guerre, guerre après guerre,
tout reconstruire,
le troisième monde et sa misère.

Contributed by Dq82 - 2018/3/2 - 17:11



Language: Italian

Traduzione italiana ufficiale
TERZO MONDO

Se vai laggiù dall’altra parte del mare
il terzo mondo e i suoi misteri
laggiù forse avrai la fortuna
di vedere questa strana vecchietta
che percorre il vicolo nella magia della sua danza
quando l’anima agisce nella sua trance
guarda bene i suoi occhi
quando lo spirito abbandona la materia
per raggiungere altre sfere
il terzo mondo e i suoi misteri
Il terzo mondo
Laggiù vedrai a perdita d’occhio
le colline bagnate d’acqua pura e di luce
seguire il ruscello fino alla porta del deserto
deserto di sabbia, deserto di pietra
il terzo mondo e i suoi misteri
terzo mondo
Ma laggiù, vedrai anche dall’alba al tramonto
gente che prova a vivere degnamente con stipendi ridicoli
nascere poi, soffrire, poi morire
bambini senza futuro schiacciati e pervertiti
dalla miseria che seppellisce qualsiasi speranza
e qualsiasi luce
guerra dopo guerra
guerra dopo guerra
guerra dopo guerra
ricostruire tutto
il terzo mondo e la sua miseria

Contributed by Dq82 - 2018/3/2 - 17:13




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