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Lezione di storia

Manlio Massole
Language: Italian


Manlio Massole

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Versi di Manlio Massole (1930-), poeta di Buggerru, Cagliari
Nella raccolta “Il sentimento della lotta che qui si respira”, audiolibro pubblicato nel 2013 dalle edizione Bohumil.
Poesia recitata da Gisella Vacca, con l'accompagnamento musicale di Josep Maria Cols, al pianoforte, e Chiara Vittone, all'arpa.
Testo trovato su SardoLog



La situazione nelle miniere dell'Iglesiente nella seconda metà dell'800 era terribile. Fu rilevata anche ufficialmente nel rapporto che Quintino Sella, deputato del Regno e ingegnere idraulico esperto in miniere, stilò nel 1871: bassissimi salari, sfruttamento, assenza di sicurezza.
All'inizio del 900 la situazione non era cambiata di molto.



A Buggerru i padroni erano francesi, la Société des Mines de Malfidano, e se la spassavano come se fossero a Parigi, mentre i minatori morivano nelle gallerie. Fu proprio dopo l'ennesimo incidente avvenuto il 7 maggio del 1904, costato 4 morti, che i minatori, organizzati in una Lega di resistenza che contava alcune migliaia di iscritti, iniziarono un'ondata di scioperi di protesta. In tutta risposta i padroni dimezzarono la pausa tra i due turni di lavoro. Il provvedimento fece traboccare un vaso già colmo.



Il 4 settembre del 1904, mentre era in corso una trattativa con una delegazione dei lavoratori, la proprietà chiamò l'esercito per disperdere i manifestanti che si erano radunati davanti alla sede della compagnia. I soldati spararono sulla folla e uccisero tre minatori, ferendone diversi altri. La Camera del Lavoro si mobilitò per organizzare scioperi un po' ovunque e il 14 settembre l'esercito sparò e ammazzò di nuovo, questa volta in Sicilia, a Castelluzzo di Trapani.
Fu lo sciopero generale, che fermò l'Italia dal 16 al 21 settembre. (fonte: it.wikipedia)
Io dico tre uomini uccisi
io dico tre pene di sangue
io dico tre voci di lotta.
Era domenica quel quattro di settembre,
il mare era in tempesta e il cielo livido
il quattro di settembre del millenovecentoquattro.
Noi nascemmo in quel giorno
dal sangue che moriva
di Felice Lìttera, di Salvatore Montixi, di Giustino Pittau
imbattutisi nell’orrore del 42° fanteria.
I servi volevano essere meno servi,
gli uomini un po’ più uomini;
ma non ci fu pietà nel giorno del Signore.
Le fucilate le fucilate, furono venti le fucilate:
noi le sentiamo ancora nelle sere di silenzio,
se il cuore si fa attento al nostro destino di pianto,
provenire lente da Via Marina ancora dolorante
e vediamo Felice Lìttera, Salvatore Montixi, Giustino Pittau
camminare senza passi
lungo la strada della loro vittoria:
da Planu Sartu a Malfidano all’officina falegnami
e sorridono e ciascuno porta sulle spalle una bandiera rossa.
Io dico tre uomini uccisi
io dico tre pene di sangue
io dico tre voci di lotta.
Io dico tre eroi martirizzati.
Ce ne impipiamo di Pellico, di Gioberti, di Cavour,
ai nostri figli insegnamo altri eroi:
Felice Lìttera, assassinato a Buggerru;
Salvatore Montixi, assassinato a Buggerru;
Giustino Pittau, assassinato a Buggerru.
La maestra dagli occhiali spessi,
il professore morto di fame che non sciopera ancora
hanno voglia di dire storiche cretinerie
ché i nostri figli sono quel sangue lontano
che sa la verità del dolore, la verità della giustizia.
Io dico tre uomini uccisi
per il coraggio di essere uomini;
io dico tre pene di sangue
per sete di giustizia;
io dico tre voci di lotta
per conquistare un tempo di civiltà.
Il direttore era una lama affilata dentro le reni;
gli ordini, frustate a chinare teste già chine:
la vergogna non più sopportata fu la salvezza
dell’integrità dell’uomo.
E quando si tentò di levare sguardo d’uomo
(il cielo sapiente fu livido di pianto,
il mare sapiente s’agitò nell’angoscia)
arrivò da lontano l’orrore del 42° fanteria.
Non ci fu pietà nel giorno del Signore.
Le fucilate le fucilate, furono venti le fucilate.
Uccisi
pene
voci
Felice Lìttera
Salvatore Montixi
Giustino Pittau.

Contributed by Bernart Bartleby - 2017/2/20 - 13:48


Credo che la poesia fosse presente già in "Bethger: il lungo dolore", raccolta che Massole pubblicò nel 1994.
In quegli anni "Lezione di storia" (con molte altre poesie di Massole) fu già messa in musica da Carlo La Manna e proposta dal gruppo Turya Trance nell'album intitolato Pelle di mulo (1993)

Turya Trance - Pelle di mulo

Bernart Bartleby - 2017/2/20 - 13:58


Errata corrige: "Bethger: il lungo dolore" è del 1976, ripubblicata nel 1994.

B.B. - 2017/2/20 - 15:19


"Bethger: Il lungo dolore" fu pubblicato, per la prima volta, nel 1976, dall'Editrice Sarda Fossataro

Riccardo Massole - 2018/1/24 - 16:54




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