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Чайки

Pussy Riot / Пусси Райот
Language: Russian


Pussy Riot / Пусси Райот

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Čajki
[2016]
Testo trovato su Lyricstranslate come contribuito, con tanto di note, da Alexander Laskavcev.

Pussy Riot

L’ultima canzone del collettivo femminista protestario anarco-punk moscovita Пусси Райот, ancora una feroce e divertente invettiva contro il sistema mafioso-autoritario che governa la Russia dello Zar Vladimir Putin e, in particolare, contro il procuratore generale Yury Čajka (Юрий Яковлевич Чайка).



Čajka raggiunse i vertici della magistratura inquirente a metà degli anni 90 quando l’allora procuratore generale Jurij Skuratov (Юрий Ильич Скуратов) lo nominò suo vice. Poi Skuratov, che aveva cercato di combattere la corruzione dilagante ai vertici dello Stato, nel 1999 fu silurato per via di uno scandalo sessuale dimostrato attraverso un video reso pubblico da un certo Vladimir Putin, allora a capo dei servizi federali, e che solo qualche settimana dopo sarebbe diventato primo ministro, per poi diventare presidente nel maggio dell’anno seguente. E si tenga ovviamente conto che nella “democratica” Russia i vertici della magistratura sono nominati dal presidente della Federazione, nomina ratificata dal voto della camera alta del Parlamento, e quindi l’organo giudiziario non è indipendente e non esiste quel grado di divisione tra i poteri che è garanzia fondamentale di democraticità dello Stato e di imparzialità nell’applicazione delle leggi.

Prima di essere filmato nudo con due presunte giovani prostitute, Skuratov aveva scoperchiato uno scandalo incredibile, quello della FIMACO, una compagnia finanziaria off-shore che deteneva fondi neri per 50 miliardi di dollari nella disponibilità dei dirigenti del Partito comunista, dei servizi segreti e dei vertici militari russi.



Con i suoi successori Vladimir Putin non ha più avuto nulla da temere: Vladimir Ustinov (Владимир Васильевич Устинов), un grande e grosso e bovino ufficiale di carriera, ha ricevuto dalle sue mani, con decreto segreto, l’onorificenza di “Eroe della federazione russa”… Jurij Čajka è stato invece il suo ministro della giustizia dal 1999 e fino al 2006… Quell’anno, il suo primo atto come procuratore generale fu una bella purga nei servizi segreti, per mettere a tacere i nemici dello zar Vladimir. In seguito cercò di depistare le indagini sull’avvelenamento dell’agente segreto Alexander Litvinenko, che aveva accusato Putin di terrorismo di Stato e, in particolare, dell’assassinio della giornalista Anna Politkovskaja e di un piano per assassinare Boris Berezovskij, progetto poi andato “a buon fine” nel 2013, quando il leader dell’opposizione fu trovato “suicidato” in casa sua in Gran Bretagna. Nel 2015 la fondazione contro la corruzione (FBK) di Alexej Navalnyj (Алексей Навальный), un altro leader dell’opposizione lungamente perseguitato da Putin e dai suoi sgherri, ha lanciato un duro atto d’accusa contro il procuratore generale Jurij Čajka, la cui famiglia, in particolare il figlio Artem Čajka, ha accumulato fortune enormi grazie agli affari con le mafie e ai buoni uffici del padre. Si veda l’inquietante documentario investigativo “Čajka” prodotto dall’organizzazione dell’avvocato Navalnyj.



I suoi contenuti sono magistralmente sintetizzati in questa canzone delle Pussy Riot, accompagnata da un video che, fra l’altro, vede il ritorno di Nadežda Tolokonnikova, una delle Pussy Rioters condannate al carcere in Siberia per atti osceni motivati da odio religioso per via della famosa esecuzione di Богородица, Путина прогони sull’altare della Cattedrale di Mosca.



“Čajka” in russo significa “gabbiano”, ed è questa la ragione dei movimenti come di battito d’ali che le Pussy Riot eseguono ripetutamente nel video…
Будь смиренным, будь кротким, не заботься о тленном
Власти, данной Богом, сынок, будь навеки верным...
Я люблю Росcию, я - патриот...

Живи просто, святому подобно...
не ешь скоромное, потребляй скромно (1)
И станешь на ноги скоро!
Зампрокурора...
Прокурор...
Коммунистическая партия...
Дружба с олигархами...

Я - патриот. Сам из Хабаровского края.
И дела решать не в какой-то вашей, там, "гейропе" выбираю, (2)
а на Родине, в России-матушке предпочитаю.

Будь смиренным, будь кротким, не заботься о тленном
Власти, данной Богом, сынок, будь навеки верным...
Я люблю Росcию, я - патриот...

Отдыхать, конечно, приятней в Греции или в Ницце
Не поеду на Форос - говорят там перебои с электричеством... (3)
Но если кто меня спросит: "иметь бизнес тут или в загранице?", то тут я - сторонник российских традиций.
Кого надо допросим, порешаем, кирпич вовремя уроним, рыбам скормим...
Кто не нужен - того похороним...
Слишком резвых мы на "зоне" трудоустроим...
За своих мы до конца стоим, понял?
Ведь дружба, брат, это - святое!
Без проблем, брат, уголовное дело твоё закроем.
Тех, кто много п...ит - зароем, (4)
Кто будет вы...ться - уедет под конвоем. (5)

Надеюсь, Володя, Лёша Навальный и Петя Павленский тебя больше не побеспокоят.
Будь смиренным, будь кротким, не заботься о тленном
Власти, данной Богом, сынок, будь навеки верным...
Я люблю Роcсию, я - патриот...

Есть, например, директор в Иркутском пароходстве,
С нашими интересами не имеет, с..ка, никакого сходства, (6)
Директор не отдаёт пароходы...
А у Господа Бога свои заходы...
Гараж, табуретка, верёвка, ночь...
Директору, решаем, нужно помочь:
На погоне - новая звезда,
На шее - страмбуляционная борозда...

Сын попросил на рождество не ёлку, а месторождение соляное...
Духовник мне сказал, что семейные ценности - это святое...
Не беспокойся, сыночек!
Конкурентов, сыночек, мы легко успокоим...
Будет тебе и кирпичное и корабельное и соляное...
Я - хозяин слова! Я же говорил, что всё устрою...

Будь смиренным, будь кротким, подумай о тленном
Хочешь мочить и не попасться - начальству будь верным... (7)
Я люблю Роcсию, я - патриот...

И если кто меня спросит - строить или не строить "новороссию"?
Конечно строить! Чем больше Россия - тем больше удои!
Я - патриот!
И дела решать выбираю не в какой-то вашей, там, "гейропе",
а на Родине, в России-матушке предпочитаю.
И если брать, убивать, воровать - тут я предан Родине...
И на Родине это делать выбираю...
Тут поможет прокурор Калужской области и Хабаровского края...
Цапок и Цеповяз поддержат в Краснодарском крае... (8) (9)

И это не то что вам в какой-то там Швейцарии!
Борьбой с коррупцией, а точнее самой коррупцией я тут сам управляю...
Я люблю Россию! Я - патриот!
...но жил бы в Швейцарии...

И если хочешь позаботиться о своём тленном -
Путину, сынок, до конца будь верным!
Я люблю Россию! Я - патриот!

Будь смиренным, будь кротким, подумай о тленном
Хочешь мочить и не попасться - начальству будь верным...
Я люблю Росcию, я - патриот
Я люблю Росcию, я - патриот
Я люблю Росcию, я - патриот...
(1) Скоро́мная пища, credo si tratti di tutto il cibo grasso, quello da banchetto, da orgia imperiale.



(2) гейропе, neologismo tutto russo, parola composta da Gay + Europe. Il significato dei versi è, più o meno: “Sono un patriota, per cui faccio affari in terra di Russia e non nel resto d’Europa, che per giunta è zeppa di froci”. Chabarovsk è la città dell’estremo oriente russo di cui è originario Yury Chaika. La dichiarazione è ironica, che la famiglia Chaika ha affari in molti paesi, proprietà ed alberghi di lusso in Svizzera, Grecia, Cipro, Spagna e Gran Bretagna.

(3) Si fa riferimento ad un resort in Crimea, regione questa al momento piuttosto travagliata a causa della crisi ucraina…

(4) (5) Тех кто много пиздит - зароем, / Кто будет выебываться - уедет под конвоем. La mia comprensione del russo non mi consente di capire perché il contributore abbia lasciato le due parole evidenziate con i puntini di sospensione… Forse si tratta di parolacce… Comunque il senso dei versi dovrebbe essere: “Chi parla troppo sarà bruciato vivo, e chi non si fa i cazzi suoi passerà del tempo in galera”



Nel verso immediatamente successivo si fa riferimento agli oppositori di Putin, Alexey Navalny e l’artista estremo Petr Pavlensky, quello che si cucì le labbra e si forò lo scroto in segno di protesta e che, da ultimo, ha dato fuoco al portone della sede del FSB, i servizi segreti… “L’incendio della porta di Lubyanka è un guanto che la nostra società getta in faccia alla minaccia terroristica introdotta dall’FSB, che sta utilizzando i suoi metodi di terrore senza fine per mantenere il potere su 146 milioni di persone”, dichiarò Pavlensky dopo quell’azione.

(6) сука, bitch, puttana. Credo che la frase faccia riferimento agli esordi professionali di Chaika, che cominciò facendo l’elettricista in uu cantiere navale dell’Irkutsk.

(7) Хочешь мочить и не попасться - начальству будь верным. Per quel che son riuscito a capire il senso della frase sarebbe: Vuoi mica finire a mollo, finire male, essere fatto fuori? Allora sii fedele al tuo capo…



(8) (9) Evidentemente i procuratore distrettuali di Kaluga e Khabarovsk sono “compagni di merende” di Chaika (per quel che ne capisco)… Sergei Tsapok e Vyacheslav Tsepovyaz sono i capi di una gang criminale che per anni ha terrorizzato la regione di Krasnodar agendo nella più completa impunità, perché protetta dall’alto e mai perseguita dai giudici… Si pensi che Tsapok, noto da sempre come un criminale violento, era consigliere comunale! E questo grazie alla protezione diretta del governatore della regione, il potentissimo Aleksandr Tkachev… Solo dopo l’efferato massacro di Kushchevskaya del 2010, quando gli uomini di Tsapok trucidarono una famiglia di 14 persone, compresi quattro bambini, la banda è stata fermata… Ancora oggi non sono chiari movente e mandanti di un crimine così terribile… Probabilmente Tsapok e suoi volevano cacciare le vittime dalle loro terre e proprietà, e questi avevano resistito.

Contributed by Bernart Bartleby - 2016/2/23 - 10:04


Con buona pace di questa Nadežda Tolokonnikova, ora come ora han pasado eccome.

La propaganda antisovietica e antirussa fino a qualche decennio fa doveva almeno schierare un Solzenicyn: adesso è ridotta a fare affidamento a qualche depilata che -si noti bene- non si è certo strenuamente data da fare per prendere il potere e neppure per contrastarlo in qualche modo efficace, ma semplicemente per farsi mettere in galera.
E per riuscirci ha dovuto anche insistere.

Il signor Israel Shamir ha fornito da anni un sobrio e corretto inquadramento di questa sgomitante conventicola, che il sottoscritto ha avuto la compiacenza di tradurre, condividendone per intero il contenuto.
L'equivalente ucraino parimenti stolto ed irritante ma meglio sostenuto, meglio fornito, più visibile e più fattivamente utile agli interessi "occidentali" si è rapidamente rivestito ed è scomparso lasciando poche tracce una volta raggiunto l'effetto voluto dalla committenza, quello di fare dell'Ucraina un cimitero.

Io non sto con Oriana - 2016/2/23 - 10:45


Grazie Riccardo, come al solito, per le correzioni. Insostituibile.

Per Io non sto con Oriana:

non lo so, leggerò con attenzione la tua traduzione dell'articolo di Shamir. Certo è che le CCG/AWS raccolgono canzoni e Shamir (che è di origine russa ma non mi pare ci viva) non credo ne abbia scritte mentre le Pussy Riot sì. Poi è chiaro che forse meriterebbe più attenzione l'attività di Navalny piuttosto che quella delle nostre riot girrrls, ma qualcosina anche loro l'hanno fatta...

Detto questo, contrastare l'autoritarismo paramafioso di Putin e compari deve essere cosa per nulla facile, e lo fanno senz'altro con maggior rischio le Pussy Riot che io e te dietro alle nostre tastiere...

Ciao

Bernart Bartleby - 2016/2/23 - 12:13


Rischio e successo non sono sinonimi.
Shamir vive, tollerato, nello stato sionista.
I tentativi di quelle tizie di comportarsi in maniera tale da finire in carcere sono stati coronati da successo nell'indifferenza più gelida dell'opinione pubblica del loro paese. In questo non c'è gran che di strano: nelle realtà normali le persone hanno preoccupazioni e priorità normali.

Io non sto con Oriana - 2016/2/23 - 12:27


L'"opinione pubblica" del loro paese è in buona parte quella che sostiene da quasi due decenni uno zar crudele e corrotto sul suo trono, quella che ha sostenuto e sostiene i crimini russi nel Caucaso, quella che la Politkovskaja era solo una dannata ficcanaso, quella che la corruzione machissenefrega, tanto c'è sempre qualche piccolo o grande politico-criminale nella cui ombra campare, quella che i gay andrebbero bruciati vivi e con loro tutti coloro che non siano fedeli agli usi e costumi praticati nella Grande Madre Russia... Queste sono le "preoccupazioni e le priorità normali" di gran parte di quell' "opinione pubblica" di cui parli...

Saluti

Bernart Bartleby - 2016/2/23 - 13:53


Una possibile visione della Russia di oggi nel film di Andrej Zvjagincev "Leviathan" (2014):
Левиафан

Bernart Bartleby - 2016/2/23 - 14:04


Toccherà prenderne atto e farsene una ragione, stanti i non troppo incoraggianti risultati del democracy export sin qui condotti su scala appena un po' inferiore e con sistemi sicuramente convincenti.


Ancor meglio sarebbe chiedersi quali successi abbiano ottenuto le svestite qualsiasi di cui sopra nei confronti di un ambiente che le tratta, le ha trattate e continuerà senza alcun dubbio a trattarle come si trattano delle svestite qualsiasi.

Saluti.

Io non sto con Oriana - 2016/2/23 - 14:12


La mia personale avversione per la Russia putiniana non si accompagna certo ad un plauso per l'occidente atlantico, che ha saputo produrre danni non "appena un po' inferiori", direi di molto superiori.

Detto questo, in casa propria ognuno cerca di lottare contro i soprusi del potere come gli riesce. Personalmente non sto facendo un beato cazzo, se non contribuire al più inutile dei progetti, la Canzoni Contro la Guerra che non fermeranno mai nessuna guerra e non contribuiranno mai a nessuna pace...

In fondo anche qui abbiamo lo stesso peso delle "svestite" a casa loro...

Quanto a Israel Shamir, non lo conoscevo e colgo che si tratta di un intellettuale arguto e non convenzionale... Dopo di che, essendosi lui convertito non troppo tempo fa al culto greco ortodosso, non mi pare che si tratti della persona più "serena" per esprimere giudizi sull'operato delle Pussy Riot.

Saluti

Bernart Bartleby - 2016/2/23 - 16:16


Francamente trovo alcuni commenti di iostoconoriana velatamente sessisti e misogini. Va benissimo criticare l'operato di chicchessia, e nel caso delle PR anch'io ho avuto l'impressione che si tratti più di un'operazione di marketing che di una sincera forma di protesta (ma francamente non ne posso essere sicuro) tuttavia preferirei che si discutesse il merito e non la forma ("le svestite", ecc...). Le priorità della gente comune poi le lascerei perdere in qualunque parte del mondo visto che molto raramente hanno coinciso con istanze di giustizia, libertà o progresso sociale...

Leonardo - 2016/2/23 - 16:26


Leonardo, debbo respingere l'ipotesi che i miei commenti siano velatamente sessisti e misogini.
Chi mi conosce di persona sa che non ho assolutamente nulla da velare.

Io non sto con Oriana - 2016/2/23 - 21:45


Elementari norme di pràivasi mi impediscono effettivamente di inserire qua dentro ben noti ritratti di Io Non Sto Con Oriana abbigliato con graziosissimo burqa che lo ricopre dalla testa ai piedi, nascondendo alla vista la sua lunga chioma bionda. Salud.

Riccardo Venturi - 2016/2/23 - 22:19


Gabbiani o ipotetiche pavoncelle, ma chi se ne frega? :)

krzyś - 2016/2/24 - 00:35




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