Language   

The Partisan

Leonard Cohen
Languages: English, French


Leonard Cohen

List of versions

Watch Video


Leonard Cohen The Partisan


More videos...



(or "The Song Of The French Partisan")
Leonard Cohen
Leonard Cohen


Album: "Songs from A Room" (1969)
Adattamento di Complainte du partisan

Parole francesi di Emannuel d'Astier de la Vigerie detto "Bernard", adattate da Hy Zaret in inglese
Musica di Anna Marly

Anna Marly è la stessa autrice del "Chant des Partisans" interpretato anche da Yves Montand.

La storia della canzone e di come è stata riadattata da Complainte du partisan nel sito The Song Of The French Partisan

partisanlcLa canzone è un rimaneggiamento di Complainte du partisan di Anna Marly con parole originali del partigiano francese Emmanuel d'Astier de La Vigerie, detto Bernard. La versione cantata da Cohen è accreditata a Hy Zaret per l'adattamento inglese ma riprende alcuni versi originali francesi. Una strofa dell'originale sparisce nella versione cantata originariamente da Leonard Cohen, però è stata tradotta e cantata da Joan Baez.

L'ultimo verso, che nell'originale suonava Nous rentrerons dans l'ombre (Rientreremo nell'ombra) viene tradotto rovesciando il significato: We'll come from the shadow (Usciremo dall'ombra)! Marc Gaffié fa alcune osservazioni interessanti su questa infedeltà nella traduzione

Leonard Cohen intese comunque la canzone come un'allegoria della Resistenza, e a Francoforte nel 1970 la introduce così:

This is a song called "The Partisan". When I say in the song "The Germans poured across the borders...then the Germans came... " I don't really mean the Germans you know. And when I say in the song "I took my gun and vanished" I don't really mean that I took my gun and vanished. Nothing that I say in the song doesn't really mean. But there must be something true about it, and I'll try to locate that each time. I'd like to dedicate this song to the memories of the four students....(the four students from the Kent State University (Ohio,USA) killed by the Police on the 4th of May 1970)

"Questa è una canzone che si intitola "Il Partigiano". Quando nella canzone dico "I tedeschi passarono a frotte il confine... poi i tedeschi arrivarono..." non intendo letteralmente i tedeschi, capite? E quando dico nella canzone "Presi il fucile e scomparvi" non intendo veramente che presi il mio fucile e scomparvi. Niente di quello che dico nella canzone va preso letteralmente. Ma c'è qualcosa di vero in questo, e proverò a individuarlo ogni volta. Vorrei dedicare questa canzone alla memoria dei quattro studenti... (i quattro studenti della Kent State University (Ohio, USA) uccisi dalla polizia il 4 maggio 1970")

(Altre parole di Leonard Cohen ad introduzione della canzone)

«I learned this from a friend when I was 15. He was 17. His father was a union organizer. We were working at a camp in Ste. Marguerite, Quebec. We sang together every morning going through The People's Song Book from cover to cover. I developed the curious notion that the Nazis were overthrown by music.»

(Ho imparato questa canzone da un amico quando avevo 15 anni. Lui ne aveva 17. Suo padre era un sindacalista. Stavamo lavorando in un campo a Ste. Marguerite nel Quebec. La cantavamo ogni mattina seguendo il Canzoniere del Popolo dalla prima all'ultima pagina. Sviluppai la curiosa idea che i nazisti fossero stati sconfitti dalla musica).
(Leonard Cohen)

È stata interpretata anche dal cantante dei Noir Désir, Bertrand Cantat insieme al gruppo francese 16 Horsepower.

Dopo l'11 settembre, dicono, "il mondo è cambiato".
Dopo il 29 settembre, invece, non è cambiato per nulla.
Credo che a molti la data del 29 settembre ricorderà al massimo una vecchia canzone; curiosamente, è anche la data di nascita di Silvio Berlusconi.
Il 29 settembre 2002 è il 58° anniversario della strage di Marzabotto.
(Riccardo Venturi, 13 settembre 2002 nel post su it.fan.musica.guccini che conteneva questa canzone per le prime CCG)


When they poured across the border
I was cautioned to surrender,
This I could not do;
I took my gun and vanished.

I have changed my name so often,
I have lost my wife and children
but I have many friends,
and some of them are with me.

An old woman gave us shelter,
Kept us hidden in the garret,
Then the soldiers came;
She died without a whisper.

There were three of us this morning
I'm the only one this evening
but I must go on;
the frontiers are my prison.

Oh, the wind, the wind is blowing,
Through the graves the wind is blowing,
Freedom soon will come;
Then we'll come from the shadow.

Les Allemands étaient chez moi,
Ils me dirent, "Resigne-toi",
Mais je n'ai pas peur;
J'ai repris mon arme.

J'ai changé cent fois de nom,
J'ai perdu femme et enfants
Mais j'ai tant d'amis,
J'ai la France entière.

Un vieil homme dans un grenier
Pour la nuit nous a caché,
Les Allemands l'ont pris;
Il est mort sans surprise.

Oh, the wind, the wind is blowing,
Through the graves the wind is blowing,
Freedom soon will come;
Then we'll come from the shadow.



Language: English

La strofa mancante / The missing verse

We can also note that a verse (Personne ne m'a demandé / D'où je viens et où je vais...) is missing in Cohen's version compared to the original. Joan Baez sings it in her performances

Nell'adattamento di Cohen manca una strofa (Personne ne m'a demandé / D'où je viens et où je vais...) rispetto all'originale. Joan Baez la canta in concerto.

In realtà Zaret aveva originariamente tradotto anche questa strofa, ma in modo diverso.

Si veda anche il testo completo della versione di Joan Baez

*

Leonard sung it during his Warsaw gig in 1985, the last verse in French ("effacez mon passage").

Joan also changed one verse, changing "I took my gun and vanished" to "Into the hills I vanished"; it is not surprising that our "Peace struggle passionnaria" threw that "gun" away.
(The Song Of The French Partisan).

See also the complete lyrics for Joan Baez's version

Joan cambiò un verso: "I took my gun and vanished" diventa "Into the hills I vanished".


No one ever asks me
Who I am or where I'm going
But those of you who know
You cover up my footprints.

2005/10/2 - 23:59




Languages: English, French

Versione di Buffy Sainte-Marie

Buffy Sainte-Marie's version (LP 30 cm Vanguard 519 034, "She Used to Wanna Be a Ballerina") is more "native", wilder than Joan's. As in Marly's original performance, listeners feel as if they are sitting in front a firecamp, with a lonely partisan and her guitar. Buffy brings the whistle back to the beginning and the end of the song, and also makes some changes in the lyrics.

(fonte: leonardcohensite.com)
I've changed my name so often
I've lost my man and children (invece di "my wife and children")

J'ai changé cent fois de nom
J'ai perdu femme et enfants
Mais j'ai tant d'amis
J'ai le ciel entier (invece di "La France entière")

2005/10/3 - 00:30




Language: Italian

Versione italiana di Riccardo Venturi
IL PARTIGIANO

Quando a frotte passarono la frontiera
Mi fu detto, Stai attento e arrenditi,
Ma non lo potevo fare;
Presi il mio fucile e scomparvi.

Ho cambiato spesso nome,
Ho perso mia moglie e i miei figli,
Ma ho tanti amici,
E qualcuno di loro e' con me.

Una vecchia ci ha dato riparo,
Ci ha nascosti in soffitta,
E poi sono arrivati i soldati,
È morta senza dir niente.

Stamani eravamo in tre,
Stasera sono solo
Ma devo andare avanti;
Le frontiere sono la mia prigione.

Il vento, il vento soffia,
Tra le tombe il vento soffia,
La libertà arriverà presto;
E allora usciremo dall'ombra.

I tedeschi erano da me,
Mi dissero "Consegnati",
Ma non ho paura,
Ho ripreso la mia arma.

Ho cambiato nome cento volte,
Ho perso mia moglie e i miei figli,
Ma ho tanti amici,
Ho la Francia intera.

Un vecchio, in una soffitta
Ci ha nascosti per la notte,
I tedeschi lo hanno preso;
È morto senza sorprendersi.

Il vento, il vento soffia,
Tra le tombe il vento soffia,
La libertà arriverà presto;
E allora usciremo dall'ombra.



Language: Italian

Versione italiana di Daiano
da "Io come chiunque - Sulla pista di Leonard Cohen" (1974)

daianopista


Può essere ascoltata in Real Audio da Leonard Cohen Site

DAIANO

Cantautore, attore, creativo di jingle pubblicitari, ha raggiunto il successo come compositore per altri. Fra i brani più famosi: Il volto della vita per Caterina Caselli, Sei bellissima per Loredana Bertè, Un pugno di sabbia per i Nomadi, Un'ombra per Mina, Ciao cara come stai? per Iva Zanicchi. Come cantautore va sicuramente ricordato l'album Io come chiunque, uscito nel 1974, tutto di cover, da lui tradotte, di Leonard Cohen. Recentemente è uscito un suo nuovo album, Puttana di classe.
Dal sito di Gianni
IL PARTIGIANO

Traversando la frontiera
non pensavo certo ancora
di arrendermi
col fucile me ne andai

Ho cambiato più di un nome
ho perduto figli e moglie
ma ho gli amici miei
anche il cielo è con noi

Una vecchia ci ha nascosti
nel granaio con i topi
i soldati erano lì
in silenzio lei morì

Eravamo in tre stamani
il sole poi ha chiuso gli occhi
ed ero solo ormai.
Sono troppe le prigioni

Ma quando il vento soffia
tra le tombe e la greppia
libertà verrà
nella notte si avvicina

I soldati erano in casa
hanno preso ogni cosa
ma io non fiatai
aspettai la sera

Ho cambiato più di un nome
ho perduto figli e moglie
ma ho gli amici miei
e l'Italia intera

Una vecchia ci ha nascosti
nel granaio con i topi
i tedeschi erano lì
in silenzio lei morì

Ma quando il vento soffia
tra le tombe e la greppia
libertà verrà
nella notte si avvicina...

Contributed by Lorenzo Masetti - 2005/10/3 - 00:18




Language: Italian

Versione cantabile in italiano di Andrea Buriani, con il versetto aggiunto da Joan Baez

IL PARTIGIANO

Quando il nemico fu alle porte
non mi arresi a quella sorte
e il mio spirito ribelle sottrasse un’arma al suo passato (e sparì).

Mai nessun chiede di me,
dove vado, né il perché,
tu ora sai che cosa ho in mente,
tu che sei della mia gente, ricopri le mie impronte.

Ho cambiato spesso nome,
ho perduto moglie e figli,
ma ho amici, come sai,
alcuni vivono con me, altri arriveran, vedrai.

E una donna ci ha nascosto
su in soffitta e in nessun posto
quei soldati ci han trovato.
La sua anima han voluto, ma lei non ha parlato.

Eravamo in tre stamani e ora son rimasto solo,
ma non indietreggerò,
le frontiere son prigioni, io non mi fermerò.

Ora il vento soffia ancora
tra le tombe e come allora
invoca: “ Libertà”,
ci invita a uscire fuor dall’ombra se Pace si vorrà.

Contributed by Andrea Buriani - 2012/11/19 - 11:54




Languages: Italian, French

Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio: Gianni Barnini

E' una cover metrica quindi cantabile. Quante traduzioni in questo sito, quante versioni, quante notizie. Grazie. E' un piacere leggere tutto.
IL PARTIGIANO

Arrivarono i tedeschi, e volevano rubare
La mia libertà io la difenderò

Ho cambiato sempre il nome, ho lasciato moglie e figli
Ma ho gli amici qui ho l'Italia intera

Una vecchia in un granaio, una notte ci ha nascosto
L'han portata via ha detto solo addio

Eravamo in tre stamani, sono solo questa sera
Ma continuerò viva la libertà

Il vento sta soffiando, fra le tombe sta soffiando
Libertà sarà domani insieme a noi

Les Allemands étaient chez moi, ils me disent resigne-toi
Mais je n'ai pas peur. J'ai repris mon âme

J'ai changé cent fois de nom, j'ai perdu femme et enfant
Mais j'ai tant d'amis. J'ai la France entière

Un vieux homme dans un grenier, pour la nuit nous a caché
Les Allemands l'ont prisent. Il est mort sans surprise

Contributed by Gianni Barnini - 2021/1/15 - 16:53




Language: French

This is a French translation for the english part of the original lyric.
Comments : zeloostik@hotmail.com
LE PARTISAN

Lorsqu'ils ont déversés de la frontière
On m'a conseillé de me rendre
Ce que je ne pouvais pas faire
J'ai pris mon arme, et j'ai disparu

J'ai si souvent changé de nom
J'ai perdu femme et enfants
Mais j'ai plein d'amis
Et certains sont avec moi

Une vieille femme nous a donné un abri,
Nous a caché dans une mansarde,
puis les soldats sont arrivés;
elle est morte sans un murmure.

Nous étions trois ce matin
Je ne suis plus que tout seul cet après-midi
mais je doit continuer;
les frontières sont ma prison.

Oh, le vent, le vent souffle
au travers des tombes le vent souffle
la libertée va bientôt arriver
alors nous sortirons de l'ombre.

Les Allemands étaient chez moi,
ils me disent, "résigne toi,"
mais je n'ai pas peur;
j'ai repris mon arme.

J'ai changé cent fois de nom,
j'ai perdu femme et enfants
mais j'ai tant d'amis;
j'ai la France entière.

Un vieil homme dans un grenier
pour la nuit nous a caché,
les Allemands l'ont pris;
il est mort sans surprise.

Oh, le vent, le vent souffle
au travers des tombes le vent souffle
la libertée va bientôt arriver
alors nous sortirons de l'ombre.

Contributed by Antoine (aKa Zel') - 2006/2/12 - 20:04




Language: Czech

Versione cèca di Jaromír Nohavica
da questa pagina

nohv noha Visita il SITO ITALIANO DI JAROMÍR NOHAVICA!: Discografia- Biografia- Testi – Traduzioni – Novità. A cura di Alessandro. Consigliato da CCG! Recommended by AWS!
PARTYZÁN

Když přišli, bylo léto,
spálená pole páchla krví
a kdo se vzdal, byl ušetřen,
a já vzal zbraň do rukou, hm.

Svoje pravé jméno už neznám,
ženu nemám a syna také ne,
a je nás víc podobných,
a naše oči hledí vpřed, hm.

Včera spali jsme v rozbité kůlně,
stará žena nám vařila polívku,
ráno přišli vojáci,
její dům hoří, a ona v něm, hm.

Bylo nás osm, a jsme jen tři,
bůhví, kolik nás bude zítra,
ale jít musíme dál,
hory jsou naše vězení, hm.

A vítr fouká, vítr fouká,
nad lesy krouží bílí sokoli,
den svobody se blíží,
pak sejdem z hor do údolí, hm.

Contributed by Riccardo Venturi - 2005/9/2 - 00:58




Language: Polish

Versione polacca di Maciej Karpiński e Maciej Zembaty
Tłumaczenie Maciej Karpiński i Maciej Zembaty
Piosenki Leonarda Cohena
PARTYZANT

Gdy przełamał wróg granicę
I zażądał bym się poddał
Powiedziałem : Nie !
Wziąłem broń i zniknąłem

Moje imię zmieniam często
Żona z dziećmi gdzieś przepadła
Lecz przyjaciół mam
I kilku z nich jest ze mną

Stary człowiek nas ocalił
Na swym strychu dał schronienie
Potem nadszedł wróg
I starzec zmarł bez jęku

Trzech nas było dzisiaj rano
A wieczorem sam zostałem
Jednak muszę trwać
Granice są więzieniem

Wicher wieje, wicher wieje
Nad grobami wicher wieje
Wolność musi przyjść
A my wyjdziemy z cienia
Z wielkiego cienia...

Contributed by Riccardo Venturi - 2008/1/7 - 09:49




Language: Spanish

Versione spagnola dal video YouTube, trascritta da "Navegando por la red"
Cuando cruzaron la frontera
Me aconsejaron que me rindiera.
Pero yo no podía hacer eso.
Cogí mi fusil y desaparecí.
He cambiado muchas veces de nombre,
He perdido a mi mujer y a mis hijos,
Pero tengo tantos amigos,
Algunos están conmigo aquí esta noche.

Una anciana nos dió cobijo.
Nos escondió en el desván.
Entonces llegaron los soldados.
Murió sin un susurro,
Ni siquiera un susurro.
Eramos tres esta mañana,
Sólo quedo yo esta tarde.
Pero seguiré adelante.
Estas fronteras son mi prisión.

Ah, el viento, el viento está soplando,
Por entre las tumbas sopla el viento,
Pronto llegará la libertad.
Y saldremos de esas sombras,
Quiero decir estas sombras.

Ah, el viento, el viento está soplando,
Por entre las tumbas sopla el viento,
Pronto llegará la libertad.
Y saldremos de esas sombras,
Estas auténticas sombras.

[en francés...]
Los alemanes estuvieron en mi casa,
Me dijeron: "Ríndete".
Pero yo no pude hacerlo
y cogí mi arma.

He cambiado cien veces de nombre,
He perdido a mi mujer y a mis hijos,
Pero tengo tantos amigos,
Tengo a toda Francia.

Un viejo escondido,
Por la noche en un desván,
Los alemanes lo cogieron,
Murió sin inmutarse.

[en inglés]
Ah, el viento, el viento está soplando,
Por entre las tumbas sopla el viento,
Pronto llegará la libertad.
Y saldremos de esas sombras,
Quiero decir estas sombras.

Ah, el viento, el viento está soplando,
Por entre las tumbas sopla el viento,
Pronto llegará la libertad.
Y saldremos de esas sombras,
estas auténticas sombras.

2008/1/26 - 23:30




Language: Spanish

Versione spagnola di Gustavo Sierra Fernández
EL PARTISANO

Cuando cruzaron en masa la frontera
se me advirtió rendirme,
eso no lo podía hacer;
cogí mi arma y desaparecí.

He cambiado de nombre muy a menudo,
he perdido a mi esposa y a mis hijos
pero tengo muchos amigos,
y algunos de ellos están conmigo.

Una anciana nos dio refugio,
nos tuvo escondidos en el desván,
entonces vinieron los soldados;
murió sin un susurro.

Éramos tres esta mañana
Soy el único esta noche
pero debo continuar;
las fronteras son mi prisión.

Oh, el viento, el viento sopla,
a través de las tumbas el viento sopla,
la libertad pronto llegará;
entonces vendremos de la sombra

Los alemanes fueron a mi casa
me han dicho resígnate
Pero no he podido
y he retomado mi arma.

He cambiado cien veces de nombre
he perdido mujer e hijos
pero tengo muchos amigos
y tengo toda Francia.

Un hombre viejo en un granero
por la noche nos ha escondido
Los alemanes lo han apresado
Ha muerto sin sorpresa.

Oh, el viento, el viento sopla,
a través de las tumbas el viento sopla,
la libertad pronto llegará;
entonces vendremos de la sombra

2012/4/17 - 00:16


LA TRADUZIONE INFEDELE DELL'ULTIMO VERSO
di Marc Gaffié
Traduzione italiana di Lorenzo Masetti
Version française
English Version

Sono un po' turbato da questo fatto: l'ultimo verso della versione originale ("Nous rentrerons dans l'ombre" che significa "Rientreremo nell'ombra") è stato tradotto in "Then we'll come from the shadow" ("Allora usciremo dall'ombra"), vale a dire esattamente il significato opposto dell'originale.
Se assimiliamo la situazione dei resistenti al combattere nell'ombra, è vero che la versione originale può suonare curiosa: suona più logica una fine in cui i resistenti escono dall'ombra, quando la vittoria è loro, come suggerito dalla traduzione di Zaret.

Infatti, credo che ci sia un certo grado di rassegnazione a combattere nel "Lamento del partigiano", una rassegnazione ad essere gli eletti per una lotta ciclica, permanente.
Quando la libertà sarà riconquistata, i combattenti saranno offuscati nella gioia ritrovata, ma questi stessi combattenti scelsero liberamente di ritornare nell'ombra, nell'anonimato, a lucidare le armi per la prossima lotta di liberazione.
Il Partigiano abita l'ombra, ne fa parte, ed è diventato una presenza vigile, che accetta l'anonimato per essere parte della gente pronta a combattere.

Si può anche capire questo ritorno gemello della vittoria e dell'ombra, come il risultato dell'accumularsi delle sofferenze durante i combattimenti; a chi parlare delle proprie sofferenze ora che tutti vogliono festeggiare, e a quale scopo?
Il ricordo delle battaglie, le conseguenze fisiche, le visioni di morte... saranno sicuramente mantenute "nell'ombra" da quelli che hanno subito questo sofferenze perché ricorderanno loro le barbarie di cui l'umanità è capace.
In qualche modo la sindrome di un combattente è di perdere la sua gioia proprio nel momento in cui tutti la ritrovano. Il tempo di pace permette ai ricordi tristi di invadere la vita interiore, e tornare all'ombra è una forma di protezione.

Davvero non capisco la scelta di Zaret di tradurre così infedelmente quest'ultimo verso.

2005/10/3 - 00:36


Una canzone che possa tranquillamente aspirare a diventare fondamentale, secondo me. O qualche altra di Leonard Cohen, visto la mole della sua opera e la sua schiettezza, così rara nei giorni nostri. Vedete un po' voi, oh "perfidi", como dice Bart.

Krzysiek Wrona - 2014/5/18 - 13:16


Visto che tutto è già stato detto, vorrei contribuire con la versione italiana che ho offerto a Ruben in occasione di Misciumeret La Giornata della Memoria 2010.

The partisan - (trad). - Ruben - Misciumeret 24.1 ... - YouTube



Flavio Poltronieri

Flavio Poltronieri - 2014/5/18 - 15:20


per Flavio Poltronieri: sarebbe interessante, alla luce degli altri commenti, sapere perché hai tradotto "rientreremo dall'ombra" invece di "rientreremo nell'ombra"

Riccardo Pantusa - 2014/9/13 - 10:06


Caro Riccardo Pantusa, intanto vorrei precisare che l'interprete Ruben canta:
"ritorneremo dall'ombra" e non "rientreremo dall'ombra".

Io mi sono occupato di questa canzone all'interno dei numerosi omaggi che ho fatto a Leonard Cohen e siccome la traduzione inglese che lui canta recita: "we'll come from the shadow" non mi sono giustamente preoccupato di tradurre l'originale francese, l'avrei fatto solo nel caso che Cohen stesso avesse scelto di cantare "we'll come in the shadow".

Se Leonard ha scelto di utilizzare la traduzione inglese per questa quartina invece che l'originale francese, come ha fatto per altre tre quartine della canzone, avrà avuto i suoi motivi (che io ignoro)e ti assicuro per esperienza diretta che lui conosce il francese, in quanto è la lingua che abbiamo utilizzato per conversare quando ci siamo incontrati.

La canzone era popolare in quell'ambiente musicale americano dell'epoca: esiste una versione di Joan Baez incisa nel 1972, in cui questa quartina viene cantata allo stesso modo.

Flavio Poltronieri

Flavio Poltronieri - 2014/9/13 - 22:50


Si segnala che la traduzione italiana presente in questa pagina (che è una delle primissime traduzioni di questo sito: come codice traduzione ha addirittura il n° 35...) viene recentemente utilizzata da Davide Giromini e la Maledizione per la versione che interpretano di "The Partisan" durante i concerti, cantata nell'originale in inglese e francese e accompagnata dalla traduzione recitata in contemporanea.

CCG/AWS Staff - 2015/8/6 - 20:03


Se (per forza) devo dire la mia, non me capicito proprio con il fatto che qualsiasi (o per esempio questa) canzone di Leonard Cohen non faccia parte delle "Canzoni fondamentali" delle CCG. Ma è così che va la vita...
Salutoni caldissimi
Uffffa...

Krzysiek - 2015/8/6 - 20:58


E' un parere il tuo, Krzysiek, del tutto degno di rispetto e condivisibile. La questione delle 10 canzoni fondamentali è sempre stata un po' dibattuta; è successo anche che almeno un paio sono state tolte per far posto ad altre. Ma, in fondo, io ritengo che ogni canzone di questo sito, a modo suo, sia fondamentale. Decisione salomonica? Può darsi. Questo non toglie che "The Partisan" sia qualcosa di speciale, di veramente speciale.

Riccardo Venturi - 2015/8/6 - 21:50


Sono dodici!!!

Lorenzo - 2015/8/7 - 00:03


E va be', secondo Rick sono 23873 : D, ma qualcuno deve pure prendere la decisione, mica voglio essere io a suggerire chi eliminare dai grandi Dodici, o per così dire i Grandi Dodo!!!

krzyś - 2015/8/7 - 00:22


Lo sappiamo che tu vorresti sfrattare il mitico Bob... Ma ricordati che Leonard Cohen ha dichiarato di aver deciso di voler scrivere canzoni dopo aver ascoltato "A Hard Rain's A-Gonna Fall"...

Lorenzo - 2015/8/7 - 00:30


e allora??? : DDD

krzyś - 2015/8/7 - 00:39


Anche Degas ha dichiarato di essere capace di dipingere dopo aver visto una delle primissime mostre degli impresionisti... ha detto: "Allora sono bravo anche io!" :DDD

krzyś - 2015/8/7 - 01:05


Visto che "The Partisan" è già di per sé...composita, come canzone, si potrebbe fare una sintesi: canzone fondamentale di Bob Cohen Degas, o di Leonard Dyldegas, quello che volete. "Bob Cohen Degas" però per me suona meglio. Sic statui motu meo proprio atque salutem vobis dico.

Riccardo Venturi - 2015/8/7 - 11:54


l'incipit della canzone non è quello di "la complainte du partisan"?

leoskini - 2015/9/4 - 21:05


Caro leoskini, se leggi l'introduzione c'è scritto chiaramente che si tratta dell'adattamento del Complainte du partisan.

CCG Staff - 2015/9/4 - 21:16


oh, beh. perchè leggere quando si può chiedere.

leoskini - 2015/9/4 - 21:37


Versione dei L'Orage
Lo guidano le stelle (2020)
stelle



In occasione del 25 Aprile 2020 L'Orage propone "Lo Guidano le Stelle", mini album dedicato ai Canti della Resistenza realizzato interamente in quarantena. Sabato 25 aprile il gruppo valdostano, guidato dal cantautore Alberto Visconti e dai fratelli Rémy e Vincent Boniface con la presenza di Luca Moccia al basso e di Antonio Gigliotti alla batteria, pubblicherà sul proprio canale YouTube questo nuovo mini-album scaturito dall'urgenza di affermare con forza la propria fede nei valori della Resistenza e dell'antifascismo anche nell'attuale, difficile, condizione di isolamento.
Registrato e mixato interamente dalle proprie case durante il periodo di Lock-down "Lo Guidano le Stelle" propone una rilettura inedita dei celebri canti resistenziali "Bella Ciao", "Fischia il Vento", "Il Bersagliere ha Cento Penne" più una del celebre brano di Leonard Cohen "The Partisan" secondo lo stile inconfondibile del gruppo. Hanno partecipato in veste di ospiti anche i Trouveur Valdotèn, al fianco de L'Orage sin dai primi passi in questo viaggio nei canti della resistenza.
Una maniera di dimostrare che la musica e la voglia di lottare per le conquiste etiche e civili della Resistenza sono in grado di superare lo spazio e le difficoltà.

Dq82 - 2020/5/1 - 11:31


L'anno scorso il gruppo folk bretone Hamon Martin Quintet ha sorprendentemente proposto un cd differente dal solito repertorio contenente covers (Glenmor, Couté, Brassens...)e brani in passato interpretati già da Malicorne, Robine...oltre alla Complainte du Partisan:

thumb

Hamon Martin Quintet & Rosemary Standley - La complainte du partisan

Hamon Martin Quintet -"La complainte du partisan" Nouvel album "Clameurs" Octobre 2019 Activez les sous-titre ;) Anna Marly/Emmanuel d'Astier de la Vigerie/ ...

Flavio Poltronieri - 2020/8/26 - 12:28




Main Page

Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org