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La casa matta

Tuttigiùperterra
Lingua: Italiano




In queste foreste umide
c’era una casa matta
di sogni storpiati
fantasie da autodidatta

Ora c’è una fuga
il correre senza fiato
di chi non perde tempo
a guardarsi indietro

Sulla terra cruda
i passi di un soldato
e un vecchio che ride
con occhi di vetro

Si fa perché si deve
la vita era quel che era
un cane buca la neve
come una groviera

Orme di uomini e bestie
mischiate troppo spesso
ma se è tempo di guerra
ognuno badi a se stesso

Il freddo intriso alle ossa
dice che qui si muore
e la morte non ha fossa
a cielo aperto fa più rumore

Così esplode un ordigno
tutto salta per aria
s’accende un pandemonio
in questa valle solitaria

Mille figure strambe
son cose da pazzi
figure a quattro gambe
coi volti paonazzi

Guardate quelle bestie
scappare dal macello
come muovono le gambe
anche se non hanno cervello

Quelle bestie in fuga
da una vita mai avuta
in gabbia fino ad oggi
uomini a loro insaputa

Lasciate che vadano
e così sia per ciascuno
che credendo di perdere senso
è convinto di averne uno

Di ogni anima rinchiusa
sono saltate le porte
adesso è vita alla rinfusa
che corre incontro alla morte

Dalla casa matta sono usciti
o forse ci sono entrati
il mondo è alla rovescia
ma guarda che sbadati

Con la faccia da bandito
ognuno grida e scappa
credendo di essere fuggito
oramai lontano dalla casa matta

Ma la disgrazia di una vita
improvvisamente rinsavita
è fuori dalla prigionia
scoprire la vera pazzia

Nell’occasione di una notte
correndo a perdifiato
per fuggire alla morte
senza esser mai nato

Così sgranano gli occhi
in mezzo alla festa
coi fuochi d’artificio
ah come gira la testa

Ogni colore piange
il bagliore è uno sparo
di chi cade nel suo sangue
resta un addio amaro

Se ammazzano il tempo
più niente resta vivo
e puoi giurarci che dei sogni
il sogno era l’unico motivo

Ma sognare ad occhi aperti
non è modo per salvar la vita
di chi corre nella notte in fiamme
la sua prima libera uscita

Sembra un presepe
un presepe moribondo
che si crepa di freddo
e non si vede il fondo

Gli angeli sputano sangue
non è un presepe per bambini
qui con le armi in pugno
ci sono solo assassini

Gente pronta ad ammazzare
morire senza accampare scuse
gente che non vuol più giocare
alla lotteria delle accuse

Se sono uomini o fantasmi
noi non siamo diversi
così per tutti i soldati
oggi in piedi domani riversi

Me ne frego di chi sono
odiati nemici e basta
perché l’umore torni buono
mi infilo una mano in tasca

Che ci vuole una sigaretta
per vedere il cielo blu
quante stelle che cadono
e non si accendono più

Se il vento mi ruba la faccia
resto senza opinioni
il mio piede non lascia traccia
ma ci sono anche gli scarponi

E la convinzione di un fucile
imbracciato come un fratello
che ho fatto un giuramento
uscire vivo da questo bordello

Che ho fatto un giuramento
uscire vivo da questo bordello

La casa matta adesso
è un foro nella testa
di chi resta

La casa matta
ha avuto quel che ha avuto
destino ingrato
a ricordare quel che è stato
basta uno sputo
oramai è passato
è già passato
tutto finito

La casa matta adesso
è un foro nella testa
di chi resta



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