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A bas l'Etat policier (Abalétapolicié)

Dominique Grange
Language: French


Dominique Grange

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[1968]
Paroles et musique de Dominique Grange
Testo e musica di Dominique Grange



Uno dei più celebri canti del Maggio Francese.
Puisque la provocation
Celle qu’on a pas dénoncée
Ce fut de nous envoyer
En réponse à nos questions

Vos hommes bien lunettés
Bien casqués, bien boucliés
Bien grenadés, bien soldés
Nous nous sommes mis à crier

A bas l’Etat policier (ter)

Parce que vous avez posté
Dans les cafés, dans les gares
Vos hommes aux allures bizarres
Pour ficher, pour arrêter

Les Krivine, les Joshua
Au nom de je n’sais qu’elle loi
Et beaucoup d’autres encore
Nous avons crié plus fort

A bas l’Etat policier (ter)

Mais ce n’était pas assez
Pour venir à bout de nous
Dans les facs à la rentrée
Vous frappez un nouveau coup

Face aux barbouzes, aux sportifs
Face à ce dispositif
Nous crions assis par terre
Des Beaux-Arts jusqu’à Nanterre

A bas l’Etat policier (ter)

Vous êtes reconnaissables
Vous les flics du monde entier
Les mêmes imperméables
La même mentalité

Mais nous sommes de Paris
De Prague et de Mexico
Et de Berlin à Tokyo
Des millions à vous crier

A bas l’Etat policier (ter)

Contributed by Riccardo Venturi



Language: Italian

Versione italiana, da "La musica dell'Altraitalia":
ABBASSO LO STATO DI POLIZIA

Poiché la provocazione
quella che non si è denunciata
è stata quella di inviarci
in risposta alle nostre richieste
i vostri uomini ben forniti di occhialoni
di caschi, di scudi,
di granate e ben pagati
noi ci siamo messi a gridare

Abbasso lo stato di polizia!
abbasso lo stato di polizia!
abbasso lo stato di polizia!

Poiché avete appostato
nei caffè e nelle stazioni
uomini dalle andature bizzarre
per schedare, per arrestare
i Krivine ei Joshua
in nome di non so quale legge
e molto altri ancora
noi abbiamo gridato più forte

Abbasso lo stato di polizia!...

Ma questo non bastava
per avere ragione di noi
nelle facoltà, al rientro
voi colpite con un nuovo colpo;
di fronte alle spie e ai picchiatori
di fronte a questo apparato
noi gridiamo seduti per terra
dalle Belle Arti a Nanterre

Abbasso lo stato di polizia!...

Voi siete riconoscibili
voi poliziotti di tutto il mondo
gli stessi impermeabili
la stessa mentalità
ma noi siamo, da Parigi,
da Praga e dal Messico
da Berlino a Tokyo,
milioni e milioni a gridarvi

Abbasso lo stato di polizia!...

Contributed by Riccardo Venturi - 2004/11/14 - 01:53


Sia su Il Deposito che su molti siti in rete, parole e musica della canzone sono attribuite a tal Jacques Bériac, mentre la Grange risulterebbe esserne solo l'interprete più nota...

The Lone Ranger - 2010/7/21 - 13:25


Credo che la canzone sia stata scritta da Dominique Grange insieme al misconosciuto cantautore umorista Jean (e non Jacques) Bériac, così come si può leggere in questa sua intervista:

"[...] Comment vous retrouvez-vous, en Mai 68, avec la chanson 'À bas l’État policier', enregistrée par Dominique Grange ?

(J.B.) Je participais au mouvement et trouvais formidable de pouvoir se libérer comme ça... Cette chanson, écrite avec Dominique, m’a valu quelques ennuis : « ils » sont venus à 6 heures du matin saisir tout le matériel et mettre des scellés...

The Lone Ranger - 2010/7/25 - 22:01


Ho trovato, per caso, alcuni elementi interessanti riguardo all'origine di questa canzone.
Il celebre ritornello sarebbe in realtà preso da una canzone tedesca del 1830 di tal Albert von Schlippenbach intitolata "Ein Heller und ein Batzen". La cosa curiosa è che in Germania questa canzone è più che altro conosciuta per essere stata una marcia di guerra dell'epoca nazista...

Ho trovato queste informazioni nella pagina di Wikipedia della canzone "Fast as a Shark" del gruppo metal tedesco Accept, all'inizio della quale si sente proprio una registrazione del ritornello. Questa cosa, sempre stando alla pagina di Wikipedia, causò qualche problemino al gruppo, che naturalmente era ignaro del significato del brano quando lo usò.
Altre informazioni, immagino, si possono trovare nella pagina di Wikipedia tedesca dell'autore del brano originario , che però per me è praticamente inaccessibile visto che non conosco il tedesco...

Se questa storia è vera, è un esempio interessante (e penso nemmeno l'unico...) di come nei diversi Paesi e nelle diverse epoche una stessa melodia possa essere associata a fatti e movimenti così diametralmente opposti.

Alberto - 2010/12/23 - 16:40




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