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Στον πόλεμο ο Τζο

Manos Loïzos / Μάνος Λοΐζος
Language: Greek (Modern)


List of versions


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Στίχοι: Γιάννης Νεγρεπόντης
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη
Άλλες ερμηνείες: Λαυρέντης Μαχαιρίτσας
Testo: Yannis Negrepondis
Musica: Manos Loïzos
Prima interprete: Maria Farandouri
Altro interprete: Lavrendis Maheritsas


manosloizos

Continuando a scorrere i cinque volumi dei files originali delle "CCG primitive" ci accorgiamo purtroppo che, a suo tempo, erano state compiute diverse dimenticanze e mancati inserimenti; questa canzone, inviata e tradotta dall'impareggiabile Giuseppina Dilillo, ne è un altro esempio. Entra quindi già come "Primitiva". Nel V volume aveva il n° 499; era stata attribuita a Lavrendis Maheritsas, che ne è stato invece soltanto un interprete. La prima interprete fu peraltro la grande Maria Farandouri; ma siccome, nella canzone di autore greca, esistono una quindicina di grandi nomi che si sono scritti musiche e testi e hanno effettuato le interpretazioni del tutto a vicenda, abbiamo preferito riportare questa canzone al nome di Manos Loïzos, l'autore della musica, presente sinora con due sole altre canzoni, un po' per "riequilibrare" il peso che gli è senz'altro dovuto. [CCG/AWS Staff]
Στον πόλεμο ο Τζο
περνάει καλά
τον έχουν ώπα-ώπα
τον νέγρο τον λοχία
τον παλικαρά
και πού ‘χει μαύρη πέτσα
καθένας το ξεχνά
κατώτεροι κι ανώτεροι
τον λεν παλικαρά
τον νέγρο τον λοχία
τον Τζο τον φουκαρά.

Στον πόλεμο ο Τζο
περνάει καλά
ώσπου κακιά μια σφαίρα
και το δεξί πιο πέρα
το χέρι του πετά
και πού ‘χει μαύρη μάνα
κανένας δε νογά
κατώτεροι κι ανώτεροι
τον λεν παλικαρά
του δίνουν και βραβείο
του Τζο του φουκαρά.

Μονόχειρας ο Τζο
ζητάει δουλειά
μα τί δουλειά να κάνει
που το δεξί έχει χάσει
πέρα στο Βιετνάμ
και πού ‘χει μαύρη πέτσα
θυμήθηκαν ξανά
τον νέγρο Τζο τον ήρωα
τον λεν αληταρά
τις πόρτες δεν ανοίγουν
στον Τζο τον φουκαρά.

Contributed by CCG/AWS Staff - 2009/4/3 - 16:56



Language: Italian

La versione italiana di Giuseppina Dilillo (sempre dal V volume delle CCG Primitive)
ALLA GUERRA, JOE

Alla guerra Joe se la passa bene
se lo tengono caro caro
il negro, il sergente, il prode
e che abbia la pelle nera
a nessuno interessa
superiori e subalterni
lo chiamano prode
e che abbia la madre nera
a nessuno interessa
superiori e subalterni
lo chiamano prode
il negro, il sergente,
Joe, il poveretto.

Alla guerra, Joe se la passa bene
finché una pallottola della malasorte
non gli butta dall’altra parte
il suo braccio destro
e che abbia la madre nera
a nessuno interessa
superiori e subalterni
lo chiamano prode
e che abbia la pelle nera
a nessuno interessa
superiori e subalterni
lo chiamano prode
e gli danno pure un premio
a Joe il poveretto

Ormai monco, Joe cerca lavoro
ma che lavoro può fare
ora che ha perso il suo braccio destro
laggiù in Vietnam
e che ha la madre nera
tutti ora se ne ricordano
superiori e subalterni
lo chiamano mascalzone
e che ha la pelle nella
tutti ora se ne ricordano
superiori e subalterni
lo chiamano mascalzone
le porte non si aprono
per Joe il poveretto.

Contributed by CCG/AWS Staff - 2009/4/3 - 17:05




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