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I fantasmi

Alessio Lega
Lingua: Italiano




È quando se ne vanno gli automezzi
Lasciando sul piazzale del mercato
Le foglie marce, le cassette a pezzi
Che l’ombra avanza e il sole è tramontato
È allora che le mani disperate
A centinaia frugano la merda
Fantasmi, come le merci scartate
Le facce che nessuno si ricorda.

Fanno la fila di una notte intera
Per un certificato che sancisce
La libertà di lavorare ancora
Le facce che nessuno riconosce
Sono fantasmi che stanno a badare
I vecchi padri, il tempo abbandonato
La civiltà che non ha più l’onore
Di occuparsi del proprio passato

Rinchiusi in una stanza fra i miasmi
Di colla sulle scarpe che s’asciuga
I volti sconosciuti dei fantasmi
Con l’ago, il filo, in bocca hanno una piaga
Fantasmi che s’aggirano in Europa
Con le catene sempre più pesanti
E nelle scarpe va la notte cupa
La piaga che ci sta correndo avanti.



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