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Napalm Sticks To Kids

The Covered Wagon Musicians
Language: English


List of versions


Related Songs

Children Of The Delta
(The Covered Wagon Musicians)
Silver Bird
(The Covered Wagon Musicians)
High Pressure Low
(Against Me!)


[1970]
Scritta collettivamente da un gruppo di soldati americani
dell’Aeronautica e delle Forze Armate assegnati al 1st Air Cavalry in Vietnam
Collectively written by Air Force and Army GIs attached to the 1st Air Cavalry in Vietnam.
Prima registrazione / First Recording: First of the Ninth Chorus, 1970, Phước Vĩnh Base Camp, South Vietnam / Vietnam del Sud
Versione dei Covered Wagon Musicians recitata dal serg. John Boychuk :
Covered Wagon Musicians version recited by Sgt John Boychuk:
"We Say No To Your War!", 1972



Una canzone terribile, di quelle cantate dai massacratori della "cavalleria" aerea così bene disegnati da Francis Ford Coppola in "Apocalypse Now"... Non avrei postato il testo se non lo avessi trovato come brano incluso in "We Say No To Your War!" con la seguente spiegazione:


A group of Air Force and Army GIs assigned to the 1st Air Cavalry sat down one night in a hootch in Vietnam to write these words. Each person made a verse about an incident in which he had taken part, and the poem expresses their collective bitterness toward the military that had turned them into murderers. They agreed they would not rest until somehow it was published.

One man, Sgt. Mike Elliot, returned from Vietnam to the Mountain Home Air Force Base, and the poem was published in Volume 1, Number 1 of the Covered Wagon Newspaper, Helping Hand. It has been reprinted in scores of GI newspapers all over the world, probably the most widely quoted poem to come from the GI movement.

Sergeant John Boychuk, who recites it here, is a veteran of Air Force activity in Vietnam. After joining the Wagon, John arranged for a three-week leave so that he could meet with his former "enemies" in Paris. He spent a week in conference with veterans of the war from Cambodia, Laos, the National Liberation Front of South Vietnam, and North Vietnam. He is possibly the only active-duty GI to ever do so.
[Alessandro, 14-11-2008]



“Queste parole furono scritte da un gruppo di soldati dell’aeronautica e dell’esercito assegnati alla 1st Air Cavalry, mentre si trovavano una notte in un rifugio militare in Vietnam. Ognuno di essi compose una strofa su un fatto a cui aveva preso parte, e la poesia esprime il loro disgusto collettivo nei confronti dei militari che li avevano trasformati in assassini. Concordarono sul fatto che non si sarebbero fermati finché il testo non fosse stato in qualche modo pubblicato.

Uno di quegli uomini, il sergente Mike Elliot, tornò dal Vietnam alla base aeronautica di Mountain Home (nella contea di Elmore in Idaho, ndt), e la poesia fu pubblicata nel n° 1, Vol. 1 del “Covered Wagon Newspaper – Helping Hand”. Fu poi riprodotta in dozzine di pubblicazioni militari in tutto il mondo; si tratta, probabilmente, della poesia più citata che sia mai provenuta dal movimento delle forze armate americane contro la guerra.

Il serg. John Boychuck, che la recita qui, era un veterano dell’aeronautica in servizio in Vietnam. Dopo aver fatto parte dei Covered Wagon Musicians, John Boychuk ottenne un permesso di tre settimane durante le quali si incontrò coi suoi ex “nemici” a Parigi. Tenne conferenze per una settimana assieme a veterani di guerra in Cambogia, in Laos, del Fronte di Liberazione del Vietnam del Sud e del Vietnam del Nord. Si trattò forse del solo militare americano in servizio ad avere mai fatto una cosa del genere.”

La storia dei Covered Wagon Musicians ha pressoché dell’incredibile; ma è un incredibile che, all’epoca della guerra in Vietnam, poteva realizzarsi. Si trattava di un gruppo di avieri americani veterani dal Vietnam, che decisero di formare, nel 1971, una rivista interna ("Helping Hand") e un gruppo musicale per denunciare e diffondere gli orrori che avevano vissuto. Stanziati tutti presso la base aeronautica di Mountain Home, nello stato dell’Idaho, presero nome dal “Covered Wagon”. Il “Covered Wagon”, o Carro Coperto, era stato il simbolo stesso dell’espansione verso ovest avvenuta negli Stati Uniti d’America tra la fine del XVIII secolo e tutto il XIX secolo: il simbolo della “Conquista del West”, insomma, mito fondante degli USA. Ma, nel gergo militare dell’Aeronautica americana, l’espressione “Covered Wagon” si usava quando un gruppo di soldati erano sospettati di atti di insubordinazione e sabotaggio; come dire, gli interessati si riunivano e si nascondevano in un “carro coperto” per fare fronte assieme ad un nemico comune, in questo caso la guerra, il razzismo e l’ingiustizia.

Fu così che i “Musicisti del Carro Coperto” riuscirono a pubblicare nel 1972 un album intero, intitolato significativamente: We Say No To War! - Songs Written and Sung by the Covered Wagon Musicians – Active Duty Air Force People – Mountain Home Afs., Idaho (Paredon P-105 – Smithsonian Folkways Recordings). Contiene dodici brani, tra cui questa “poesia collettiva” recitata dal sergente John Boychuk (è la penultima traccia dell’album). Tra tutte le tracce dell’album, questa ha una storia tutta sua, con le sue decine di “versioni” diffuse tramite pubblicazioni, volantini ecc. presso le installazioni militari americane in tutto il mondo.

La versione originale risale al giugno 1970, quando un gruppo di soldati del 1st of the 9th Cavalry (o 1st Cavalry Division), formarono il “First of the Ninth Chorus” componendo ognuno una strofa nella quale raccontava un fatto al quale aveva preso parte o di cui era stato testimone. Questa “versione originale” fu registrata nel 1970 alla base militare di Phước Vĩnh, nel Vietnam del Sud, e rappresenta il testo dato qua sotto originariamente da Alessandro.



Fu con questa versione, e con la sua registrazione, che il serg. Mike Elliot tornò dal Vietnam alla base di Mountain Home, dove la diffuse. Ora, è sicuramente certo che il sergente Elliot, che aveva fatto parte della 1st Cavalry Division e del “First of the Ninth Chorus”, era stato preso dal disgusto della guerra e di quei fatti; ma non è affatto certo -anzi, altamente improbabile- che la “versione originale” fosse un componimento scritto collettivamente da un gruppo di soldati presi dall’orrore. Tutt’altro: sembra, anzi, una sorta di canzoncina giocosa scritta per vantarsi dei massacri compiuti, perdipiù con un tono giocoso e "umoristico" (si veda ad esempio questa fonte). Si aggiunga che tali "canzoncine scherzose" venivano perlopiù improvvisate in occasione di hooches, vale a dire bevute conviviali collettive; esiste anche l'ipotesi che l' "humour" della canzone consistesse nell'esagerare i fatti, per prendere in giro e contrastare le numerose testimonianze secondo le quali i fatti in questione erano tutt'altro che esagerati. Una canzoncina per contrastare la "cattiva immagine" delle truppe americane, insomma; e fu proprio di questo che il sergente Elliot si rese conto, dato che la "cattiva immagine" era assai reale. Secondo John Brummer, curatore del Vietnam War Song Project, tale canzone fornisce un' "inequivocabile immagine della guerra". Si ricorda che, tra il 1963 e il 1973, sul Vietnam furono lanciate circa 394.000 tonnellate di napalm, tutto prodotto e fornito dalla Dow Chemical.

E’ con la versione (abbreviata e con lievi differenze testuali) incisa nel 1972 dai Covered Wagon Musicians (versione inesistente), anch’essi veterani dal Vietnam ed appartenenti alla base aeronautica di Mountain Home, che la canzone collettiva del “First of the Nine Chorus” diviene, deliberatamente, una canzone contro la guerra; per questo motivo, manteniamo qui l’intestazione della pagina ai Covered Wagon Musicians, forse l’unico esempio di band militare americana apertamente schierata contro la guerra e, quindi, passibile di essere accusata di sabotaggio e insubordinazione in quanto formata da militari in servizio attivo. Nelle loro mani, la “canzonetta umoristica” a base di massacri e orrori, scritta due anni prima collettivamente in Vietnam, divenne un vero e proprio e potente atto di accusa.

Nel rifare totalmente questa pagina, è stato scelto comunque di dare per prima la “versione originale” del 1970 (con relativa, e soffertissima traduzione italiana, probabilmente la prima mai eseguita in una qualsiasi lingua); segue la versione del 1972 diffusa dai Covered Wagon Musicians, anch’essa con la relativa traduzione italiana). [RV, 15-4-2024]



Covered Wagon Musicians
We Say No To Your War!
Paredon 1015, Smithsonian Folkways Recordings, 1972

1. Mathematics (Spoken)
2. Silver Bird
3. Phantom Jets Are Coming
4. The Rodenway Nine
5. Spring Conscience
6. Mathematics (Sung)
7. We Say No To Your War!
8. The People’s Thank You
9. My Pledge, My Vow
10. Bring Our Brothers Home
11. Napalm Sticks To Kids
12. Children of the Delta

wesaynotoyo


Sgt. John Boychuk
AIC John Carson
AIC Dave Davis
Sgt. Tom Derreck
Sgt. Patrick Henry
AIC George Herkert
AIC Al Kramer
AIC Joe Massaro
Carolyn Mugar
Vic Pacania
Airman Penny Rand
AIC Jim Schaffer
AIC Tom Spaulding

We shoot the sick, the young, the lame,
We do our best to kill in 'Nam
Because the kills all count the same,
Napalm sticks to kids.

Flying low across the trees,
Pilots doing what they please,
Dropping frags on refugees,
Napalm sticks to kids.

It made us feel right good inside
When the strongmen left and the women cried
But what we really did like was when the children cried
Napalm sticks to kids

CIA with guns for hire
Montagnards around a fire
Napalm makes that fire higher
Napalm sticks to kids

Children sucking on a mother's tit
Gooks down in a 50. pit
Dow Chemical doesn't give a shit
Napalm sticks to kids

Attack some kids when you go downtown
By throwing some candy on the ground
Then grease them when they gather round
Napalm sticks to kids

A squad of Congs in the grass
But all the fighting long since past
Crispy critters in a mass
Napalm sticks to kids

LOH's ought to have a blast
Drop some Peon kids en masse
Send the remains to the chief of staff
Napalm sticks to kids

Oxcarts rolling down the road
Peasants with a heavy load
They're all VC when the bombs explode
Napalm sticks to kids

Shooting women's lots of fun
Try killing one that's pregnant, son
You'll get two for the price of one
Napalm sticks to kids

Flying low and feeling mean
See that family by the stream
Drop some napalm 'n' hear them scream
Napalm sticks to kids

See that gook on his knees
Lost some flechette in the breeze
Find his arms nailed to the trees
Napalm sticks to kids

NVA are all hardcore
Flechettes nail them to the jungle floor
Throw them psyops out the door
Napalm sticks to kids

18 kids in a no-fire zone
Books under arms and going home
Last in line goes home alone
Napalm sticks to kids

Chuck's in a sampan sitting in the stern
But he don't think his boat'll burn
Them fucking gooks will never learn
Napalm sticks to kids

See some kids jump and shout
Drop some napalm without a doubt
Watch them try and put it out
Napalm sticks to kids

I've been around, some things I've seen
But the people who are mighty mean
The gooks you kill, they make you clean
Napalm sticks to kids

I've only seen it twice
But both times, it was mighty nice
Shooting peasants planting rice
Napalm sticks to kids

Napalm, son, is lots of fun
Dropped from a bomb or shot from a gun
It gets the gooks when they're on the run
Napalm sticks to kids

Some people say its not so neat
To watch gooks burning in the street
But burning flesh smells mighty neat
Napalm sticks to kids

Gooks in the open, making hay
I can almost hear those gunships say
"They'll be no Chieu Hois today"
Napalm sticks to kids

Shoot some civilians where they sit
Take some pictures as you split
All your life, you'll remember it
Napalm sticks to kids

They'se in good shape for the shape they'se in
But they'se no way that they can win
With Napalm rolling down their skin
Napalm sticks to kids

Contributed by Alessandro - 2008/11/14 - 09:32




Language: Italian

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 12-4-2024 06:46



Due parole del traduttore. Questo sito ospita una massa di canzoni che non sono mai state tradotte; canzoni che, quasi sempre, stanno nel sito da tempo immemore. Questa qui, addirittura dal 2008, cioè da sedici anni, quando “BB” (o Bernart Bartleby) era ancora qua col suo vero nome, Alessandro, e prima di passare per tutta una serie di nicknames. Sebbene sia “latitante” oramai da tempo, sono convinto che “BB” ci dia ancora un’occhiata, magari ogni tanto -a meno che non sia morto senza nemmeno dircelo, nel qual caso gli faccio le mie condoglianze augurandogli ovviamente di risorgere. I contributi che Alessandro / BB (ecc.) ha fatto a questo sito sono tanti e, quasi sempre, veramente preziosi. Purtroppo non sempre siamo stati all’altezza, io per primo. Ci avremmo dovuto pensare prima, e invece eccoci qui dopo che è passato un periodo in cui un bambino nato quando una data canzone è stata inserita è diventato oramai un adolescente della “Generazione Z”.

A dire il vero, sono ragionevolmente convinto che questa traduzione sia la prima che, a partire dal 1972 (cinquantadue anni fa) sia mai stata tentata e fatta in una qualsiasi lingua. E non è mica semplice, sapete; oltre a doversi calare nell’oramai lontanissima guerra del Vietnam e nello slang militare americano dell’epoca (anzi: proprio slang della guerra del Vietnam), bisogna mettersi davanti alla pagina pronti ad affrontare una serie interminabile di orrori, di quelli che ti fanno vomitar traducendo o tradur vomitando, a scelta. Tutto questo in una radiosa alba primaverile, col gatto che miagola perché vuole la pappa e gli uccellini che cinguettano. E si pensa ai gatti che miagolavano e agli uccellini che cinguettavano mentre veniva lanciato e sparato il napalm. Si pensa a tante cose, forse troppe. E si va avanti, costretti persino ad inserire delle note esplicative perché il testo (che è stato corretto dai frequenti errori di ortografia che conteneva) non può essere compreso facilmente se non ci si addentra in esso con tutte le sue sigle (si noti che gli orrori, di qualsiasi tipo, sono sempre infarciti di sigle). Bene. Eccolo qua. Buona vomitata all’ora di colazione. [RV]

Il napalm si incolla ai bambini

Spariamo ai malati, ai giovani, agli storpi,
Facciamo del nostro meglio in Vietnam
Perché le uccisioni contan tutte allo stesso modo,
Il napalm si incolla ai bambini.

Volan basso sopra gli alberi,
I piloti fanno quel che loro pare,
Buttano bombe a frammentazione sui profughi,
Il napalm si incolla ai bambini.

Ci faceva star proprio bene dentro
Quando i guerrieri se ne andavano e le donne piangevano
Ma quel che davvero ci piaceva era quando piangevano i bimbi
Il napalm si incolla ai bambini.

La CIA noleggiava armi,
I Montagnards [1] attorno a un fuoco
Il napalm attizzava quel fuoco
Il napalm si incolla ai bambini.

Bambini che poppano al seno di una mamma
Musi gialli [2] in una fossa da cinquanta
A Dow Chemical [3] non gliene frega un cazzo
Il napalm si incolla ai bambini.

Attacca dei bambini quando vai in centro
Gettando loro caramelle per terra,
E poi falli fuori quando si radunano
Il napalm si incolla ai bambini.

Una squadra di Vietcong in mezzo all’erba,
Di quel combattimento finito già da tempo
Resta una massa di cadaveri carbonizzati [4],
Il napalm si incolla ai bambini.

I LOH [5] dovrebbero fare un bel casino, [6]
Abbatti in massa qualche contadinello,
Manda i resti al capo gabinetto,
Il napalm si incolla ai bambini.

Carretti a buoi giù per la strada,
Contadini con carichi pesanti,
Son tutti Vietcong quando scoppian le bombe,
Il Napalm si incolla ai bambini.

Sparare alle donne è divertentissimo,
Ragazzo, prova a ammazzarne una incinta
E prendi due piccioni con una fava,
Il napalm si incolla ai bambini.

Volar basso e sentirsi stronzi,
Vedi quella famiglia vicino al fiume,
Butta un po’ di napalm e ascoltali urlare
Il napalm si incolla ai bambini.

Guarda quel muso giallo in ginocchio,
Si è beccato qualche freccetta [7] nel vento,
Guardagli le braccia inchiodate agli alberi,
Il napalm si incolla ai bambini.

I soldati del Nord [8] son tutti ostinati,
Le freccette li inchiodano al suolo nella giungla,
Buttali fuori, quegli operatori psicologici [9]
Il napalm si incolla ai bambini.

18 bambini in una no-fire zone [10]
Che tornano a casa coi libri di scuola in braccio,
L’ultimo della fila torna a casa solo
Il napalm si incolla ai bambini.

Chuck [11] sta in un sampan al timone
Ma non pensa che la sua barca brucerà,
Quei fottuti musi gialli non lo impareranno mai
Il napalm si incolla ai bambini.

Guarda quei mocciosi che saltano e gridano,
Bùttagli un po’ di napalm senza esitazione
Guardali mentre cercano di staccarselo
Il napalm si incolla ai bambini.

Sì, ci sono stato e ho visto delle cose,
Ma quelli là son proprio degli stronzi,
I musi gialli che ammazzi ti rendon pulito,
Il napalm si incolla ai bambini.

Questo l’ho visto solo un paio di volte,
Ma tutte e due le volte è stato favoloso,
Sparare a dei contadini che piantano riso,
Il napalm si incolla ai bambini.

Il napalm, ragazzo, è proprio divertente,
Lanciato con una bomba o sparato da un’arma
Piglia i musi gialli mentre stanno scappando,
Il napalm si incolla ai bambini.

Qualcuno dice che non è un granché
Guardare i musi gialli bruciar per la strada,
Ma la carne arrostita ha un bel profumino,
Il napalm si incolla ai bambini.

Musi gialli all’aperto raccolgono il fieno,
Quasi li sento quegli elicotteri armati che dicono:
“Oggi non ci saranno Chieu Hoi” [12]
Il napalm si incolla ai bambini.

Spara a dei civili là dove stanno,
Fai delle foto mentre li massacri,
Sarà un souvenir per tutta la vita,
Il napalm si incolla ai bambini.

Sono in buone condizioni per le condizioni in cui sono,
Però non c’è proprio verso che vincano
Col napalm che gli cola giù sulla pelle,
Il napalm si incolla ai bambini.

[1] Sotto la denominazione di Montagnards (fr. “montanari”) sono compresi tutti i popoli indigeni, di diversa origine, che vivono, o vivevano, sulle alture centrali del Vietnam. In lingua vietnamita vengono chiamati người Thượng , che poi significa “montanari” ed è l’esatto corrispondente di Montagnards. Per esteso, il termine è stato ed è tuttora adoperato per qualsiasi etnia minoritaria che vive entro i confini del Vietnam, anche non in montagna. Come sottolineato da Alessandro (BB) in una sua nota, il probabile riferimento è qui alle operazioni segrete condotte dalla CIA nel Vietnam prima del 1964, come l'operazione 34A. Inoltre, le armi fornite ai combattenti anticomunisti come gli Hmong e i Montagnards erano pratica comune per la CIA in quegli anni.

[2] Il termine Gook è altamente spregiativo e razzista, e in generale si riferisce a qualsiasi popolo originario dell’Estremo Oriente. Sembra essere derivato da Goo-Goo, il termine con cui gli americani insultavano i Filippini attorno al 1890; un “ritorno di fiamma” del termine si ebbe probabilmente durante la guerra di Corea, quando i coreani gridavano agli americani Miguk! Miguk (“America! America!") (di origine cantonese), probabilmente per far vedere che erano dalla parte degli americani (i quali presero la frase per “me Gook!”, applicandola ai coreani). In Vietnam, i Gooks erano, ovviamente, i vietnamiti. Sono ricorso a un banale “musi gialli”, che comunque è il termine generale italiano più spregiativo nei confronti dei popoli asiatici (anche se viene usato prevalentemente per i cinesi e i giapponesi).

[3] La multinazionale chimica Dow Chemical è stata l’inventrice e la sviluppatrice dell’ Agente Arancio, defoliante altamente tossico (contenente diossine) largamente utilizzato in Vietnam a fini bellici. Fu prodotto sotto contratto per l’esercito USA non soltanto da Dow Chemical, ma anche da Diamond Shamrock, Uniroyal e Monsanto (si veda Orange Crush). Quel che più interessa qui, però, è che Dow Chemical fu il fornitore esclusivo delle quasi 400.000 tonnellate di napalm lanciato sul Vietnam fino al 1973.

[4] L’espressione crispy critter, lett. “creatura croccante” appartiene allo slang militare e, in particolare, a quello dei servizi di emergenza e soccorso. Indica una persona gravemente ustionata oppure già bell’e bruciata e carbonizzata. Critter è la pronuncia informale (e dialettale) di creature.

[5] Sigla di Light Observation Helicopter (“Elicottero Leggero di Ricognizione”). Prodotti fin dal 1960, i LOH furono largamente impiegati in Vietnam, ma non solo con compiti di ricognizione.

[6] Con questa espressione generale italiana ho racchiuso tutti i possibili significati di have a blast (“fare uno scoppio”, “tirare una sventagliata”, “bombardare” ecc.)

[7] Si tratta di fléchettes (indicate nella pratica militare italiana come “freccette” o “dardi”): “Freccetta di acciaio usata in armi di saturazione d’area, dove una quantità di frecce poste in un contenitore viene dispersa in uno spazio relativamente ristretto”. Usate anche come munizioni per fucili a canna liscia, al posto dei pallettoni.



[8] NVA: sigla (inglese) di North Vietnam Army, Esercito del Vietnam del Nord.

[9] Addetti alla guerra psicologica (da PSYchological Operation / Operators). “La guerra psicologica consiste nell'uso pianificato della propaganda e di altre azioni psicologiche allo scopo principale di influenzare opinioni, emozioni, sentimenti, atteggiamenti e comportamenti di settori specifici di una popolazione, o di essa nella sua interezza, in modo tale da favorire il raggiungimento degli obiettivi nazionali.”

[10] Zona o area dove, in base a trattati, convenzioni, “tregue” ecc. non si dovrebbe né sparare né combattere (“zona di non fuoco”). Ma per carità...

[11] Qui “Chuck” sta per un vietnamita qualsiasi, per l’assonanza con comuni nomi (e cognomi) vietnamiti quali “Dùc”, “Trùc” ecc. Pratica comunissima in ogni tempo e luogo (si veda “Tom” per gli inglesi, “Fritz” per i tedeschi ecc.)

[12] Il Programma Chieu Hoi (dal vietnamita  Chiêu Hồi “braccia aperte”) era un programma messo in atto congiuntamente dal governo del Vietnam del Sud e dalle forze armate americane per incoraggiare (con strumenti di propaganda, incentivi economici ecc.) la defezione dei soldati del Vietnam del Nord e dei loro sostenitori.


2024/4/12 - 06:47




Language: English


La versione registrata nel 1972 dai Covered Wagon Musicians
1972 Version recorded by Covered Wagon Musicians




Come detto (v. introduzione), la versione registrata nel 1972 dai Covered Wagon Musicians ed inserita nell’album We Say No To War! è quella con cui la canzone (o meglio, la poesia recitata dal serg. John Boychuk con sottofondo musicale di chitarra) inizia la sua vera storia di canzone contro la guerra. E’ senz’altro basata sul testo portato alla base americana di Mountain Home dal serg. Mike Elliot, ma rispetto a questo è più breve: alcune strofe sono state eliminate, ed altre disposte in modo differente (anche con lievi variazioni testuali). E’ questa versione che viene diffusa in tutto il mondo come messaggio contro la guerra in Vietnam (ad esempio, il testo sopra riprodotto proviene dalla rivista Equality, pubblicata dal 1965 al 1974 e destinata alle forze americane e NATO in Europa; era pubblicata congiuntamente in Germania e in Svizzera, in doppia edizione in inglese e tedesco). La riportiamo qui dopo averla sottoposta ad un ascolto diretto; segue una traduzione italiana con note. [RV 15-4-2024]



Napalm Sticks To Kids
Covered Wagon Musicians version, 1972

We shoot the sick, the young, the lame,
We do our best to kill 'n' maim
Because the kills all count the same,
Napalm sticks to kids.

Flying low across the trees,
Pilots doing what they please,
Dropping frags on refugees,
Napalm sticks to kids.

Flying low and looking mean
See that family by the stream
Drop some nape ‘n' hear ‘em scream
Napalm sticks to kids.

A group of gooks in the grass
But all the fightings long since passed
Crispy youngsters will amass
Napalm sticks to kids

Drop some napalm on the barn
It won't do much harm
Jus' burn off a leg or an arm
Napalm sticks to kids.

Gather kids as you fly over town
By tossing candy on the ground
Them grease 'em when they gather round
Napalm sticks to kids.

Oxcarts rolling down the road
Peasants with a heavy load
They're all VC when the bombs explode
Napalm sticks to kids

Cobras flying in the sun
Killing gooks is macho fun
It's one fragment it's two for one
Napalm sticks to kids.

There's a gook down on her knees
Launch some flechettes into the breeze
Her arms are nailed into the breeze
Napalm sticks to kids.

Lose out on a road recon
See some children with their mom
What the hell, let's drop the bomb
Napalm sticks to kids.

They're in good shape for the shape they're in
But god I wonder how they can win
With napalm running down their skin
Napalm sticks to kids.

CIA with guns for hire
Montagnards around a fire
Napalm makes that fire higher
Napalm sticks to kids.

A baby sucking on a mothers tit
Children down in a pit
Dow Chemical doesn't give a shit
Napalm sticks to kids.

18 kids in a no-fire zone
Books under arm as they go home
Last in line goes home alone
Napalm sticks to kids.

Contributed by Cabinet - 2024/4/11 - 19:01




Language: Italian

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 15-4-2024 03:37

Il napalm si incolla ai bambini

Spariamo ai malati, ai giovani, agli storpi,
Facciamo del nostro meglio per ammazzare e mutilare,
Perché le uccisioni contan tutte allo stesso modo,
Il napalm si incolla ai bambini.

Volan basso sopra gli alberi,
I piloti fanno quel che loro pare,
Buttano bombe a frammentazione sui profughi,
Il napalm si incolla ai bambini.

Volar basso e sembrare stronzi,
Vedi quella famiglia vicino al fiume,
Butta un po’ di napalm e ascoltali urlare
Il napalm si incolla ai bambini.

Un gruppo di musi gialli nell’erba,
Ma il combattimento è finito da tempo
Giovanotti bruciacchiati tutti ammassati, [1]
Il napalm si incolla ai bambini.

Butta un po’ di napalm sulla stalla,
Non farà un gran nale,
Brucia appena una gamba o un braccio
Il napalm si incolla ai bambini

Mentre voli sulla città, fai radunare i bambini
Gettando loro caramelle per terra,
E poi falli fuori quando si accalcano
Il napalm si incolla ai bambini

Carretti a buoi giù per la strada,
Contadini con carichi pesanti,
Son tutti Vietcong quando scoppian le bombe,
Il Napalm si incolla ai bambini.

Cobra [2] che volano nel sole,
Ammazzare musi gialli è un gran divertimento,
Con una scheggia ne ammazzi due,
Il napalm si incolla ai bambini

C’è una "musa gialla" inginocchiata,
Lancia qualche freccetta [3] nel vento
E le sue braccia nel vento s’inchiodano,
Il napalm si incolla ai bambini

Sei a malpartito su una ricognizione stradale
Vedi dei bambini con la loro mamma
E che cazzo, buttiamo giù la bomba
Il napalm si incolla ai bambini

Sono in buone condizioni per le condizioni in cui sono,
Però non c’è proprio verso che vincano
Col napalm che gli cola giù sulla pelle
Il napalm si incolla ai bambini

La CIA con armi a noleggio,
Montagnards [4] attorno a un fuoco
Il napalm attizza quel fuoco
Il napalm si incolla ai bambini

Un bambino che poppa dalla mamma
Bambini giù in una fossa
A Dow Chemical non gliene frega un cazzo
Il napalm si incolla ai bambini

18 bambini in una no-fire zone
Libri di scuola in braccio, tornano a casa
L’ultimo della fila torna a casa solo
Il napalm si incolla ai bambini.

[1] V. nota 4 alla versione originale del 1970.

[2] Strofa non presente nell’originale (si tratta, quindi, di un’aggiunta). Il riferimento è all’elicottero d’attacco Bell AH-1 Cobra, prodotto a partire dagli anni ‘60 del XX secolo dalla Bell Helicopter Textron.

[3] V. nota 7 alla versione originale del 1970.

[4] V. nota 1 alla versione originale del 1970.

2024/4/15 - 03:39


May anybody explain to me this lyric : "CIA with guns for" ? What does it means ? Why the CIA ?

Antoine - 2016/1/2 - 17:10


I think it refers to secret operations conducted by the CIA in Vietnam before 1964, like Operation 34A
In addition, the weapons supply to anticommunist fighters as Hmongs and Montagnards was a common policy for the CIA in those years.

B.B. - 2016/1/3 - 03:09


Thanks a lot

Antoine - 2016/1/25 - 19:38


There's a verse missing when he says but what we really did like was when the children cried

War - 2016/4/7 - 05:57




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