Lingua   

Lingua: Italiano




Sei tornata:
chissà come ti pensavo ancora più lontana.
Ti han chiamata:
non sapevo che qualcuno ti aspettava.
Forse non te ne eri mai andata,
cresciuta in silenzio voltato l’angolo di casa,
abbarbicata forte lungo i cigli dela strada,
un’erba forte e dura da non essere estirpata…
Ma come non capire che ci hai sempre accompagnato?

Non ti ho amata:
eri estranea anche solo raccontata.
Mi hai spiegato:
non vi era niente non giustificato…
Ma incontrarti, no, non mi occorreva:
sentivo cominciare i brividi lungo la schiena,
sentivo tra la gente e per la gente una gran pena;
capivo in un momento la tua tetra entrata in scena.

Ti chiamerò per nome
per poterti smascherare,
perché non ci sia un senso
nel volerti celebrare.
E per gridarti in faccia
il dolore che hai creato
nascondendo cose atroci
dietro la ragion di stato.
Perché sia una bestemmia
il tuo apparire sulla terra.
Perché l’uomo si stanchi
d’esser figlio della G U E R R A.



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