Language   

Partenza al fronte

Figli di Iubal
Language: Italian


Figli di Iubal


Ora che son diventato tuo amante
Maddalena io debbo lasciarti
La tua sirena s’ è messa ad urlare
Mi porta lontano e non posso amarti
E se lo specchio non mi chiama “Uomo”
Un uomo per primo è chi tiene il denaro
Il denaro da sempre si fa col fucile
Per questo un uomo si farà col fucile

Meglio che farsi morire in paese
Magari al “Bar del Lercio” al corso
Ingravidare la prima che passa
Che ti dice “Ti amo”
E ti si da con poco
E se la vita è una rosa che punge
Io voglio rubarla quand’ è ancora in fiore
Sia pure di sangue bagnare le mani
Non importa di chi
Non importa di quali.

Quindi mia cara non mi faccio fregare
Ho muscoli forti, coraggio e vent’ anni
E una “Democrazia” da “difendere” e “esportare”
A me importa poco l’ importante è che paghi
Perché se lo specchio non mi chiama “uomo”
Un uomo per primo è chi tiene un lavoro
E la guerra è un futuro sul quale investire
Per questo un “Uomo” si farà col fucile.

E ora che è tardi e mi spingo sul bordo
A vedere l’ abisso che mi aspetta domani
C’è solo il disordine in un posto oltre il mare
Un alzabandiera, una divisa da indossare
Patria, famiglia Gesu’ Cristo salvatore
Vi lascio alla prossima trasmissione
Ho poco tempo per contemplarvi
Un libro di Lussu per addormentarmi.



Main Page

Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org