C'è nell'aria il profumo di casa
dove l'erba si mischia alla terra.
Chiudo gli occhi e rivedo ogni cosa,
la paura, gli assalti e la guerra.
Alle spalle una piccola chiesa
tra due ali di rovi e castagni.
Dentro il bosco una lunga discesa
verso il fiume custode dei sogni.
Non ricordo davvero il tuo volto,
ma le rughe che il tempo ha segnato.
I capelli riflessi di argento,
il tuo nome per tutti era Tito.
Alzati e vieni con me,
la libertà ci aspetta oltre il ponte.
Alzati e vieni con me,
se tu lo vuoi sarà così per sempre.
All'età ho trent'anni di meno,
ma il rumore del cielo era uguale.
La speranza sul nostro cammino
si sgobbava col freddo e la fame.
Sono gli occhi che dicono cose,
sono i gesti che fanno ribelle.
E gli abbracci e le strette di mano
fanno luce tra il buio e le stelle.
Non ricordo davvero il tuo volto,
ma le rughe che il tempo ha segnato.
I capelli riflessi di argento,
il tuo nome per tutti era Tito.
Alzati e vieni con me,
la libertà ci aspetta oltre il ponte.
Alzati e vieni con me,
se tu lo vuoi sarà così per sempre.
Alzati e vieni con me,
la libertà ci aspetta oltre il ponte.
Alzati e vieni con me,
se tu lo vuoi sarà così per sempre.
dove l'erba si mischia alla terra.
Chiudo gli occhi e rivedo ogni cosa,
la paura, gli assalti e la guerra.
Alle spalle una piccola chiesa
tra due ali di rovi e castagni.
Dentro il bosco una lunga discesa
verso il fiume custode dei sogni.
Non ricordo davvero il tuo volto,
ma le rughe che il tempo ha segnato.
I capelli riflessi di argento,
il tuo nome per tutti era Tito.
Alzati e vieni con me,
la libertà ci aspetta oltre il ponte.
Alzati e vieni con me,
se tu lo vuoi sarà così per sempre.
All'età ho trent'anni di meno,
ma il rumore del cielo era uguale.
La speranza sul nostro cammino
si sgobbava col freddo e la fame.
Sono gli occhi che dicono cose,
sono i gesti che fanno ribelle.
E gli abbracci e le strette di mano
fanno luce tra il buio e le stelle.
Non ricordo davvero il tuo volto,
ma le rughe che il tempo ha segnato.
I capelli riflessi di argento,
il tuo nome per tutti era Tito.
Alzati e vieni con me,
la libertà ci aspetta oltre il ponte.
Alzati e vieni con me,
se tu lo vuoi sarà così per sempre.
Alzati e vieni con me,
la libertà ci aspetta oltre il ponte.
Alzati e vieni con me,
se tu lo vuoi sarà così per sempre.
Contributed by Dq82 - 2025/7/3 - 16:19
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testo P. Gaido / musica D. Baroli.
Italo Zanotti
Nato a Invorio (Novara) il 27 luglio 1919, deceduto a Invorio il 13 luglio 1978.
Cresciuto in una famiglia di origini contadine, allo scoppio della Seconda guerra mondiale è richiamato e mandato sul fronte greco. Dopo l'8 settembre 1943 si trova casualmente in licenza in Italia e si affretta a raggiungere Invorio. Nella zona si vanno costituendo le prime formazioni partigiane come quella dei fratelli Zané di Arona e Italo, col nome di battaglia di "Tito", organizza con Vittorio Zanotti, un distaccamento a Invorio, del quale assumerà il comando.
Diventa in seguito comandante del battaglione "Emilio" (della X brigata "Rocco", inquadrata nella II Divisione Garibaldi "Redi"), alla testa del quale si batte, il 13 marzo 1945, nella vittoriosa battaglia di Oleggio Castello contro i nazifascisti.
La morte prematura lo ha colto nel suo paese natale, dove è stato sepolto. Sulla sua tomba è scritto: "Comandante Tito".