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Elegia dei sudari

Paolo Rizzi
Langue: italien


Paolo Rizzi


Il cretto di Gibellina
Sulle macerie del terremoto
È un sudario che fa memoria
Di quelle morti dovute al fato

A Gaza in Palestina
Le macerie di questa guerra
Son distruzione e fossa comune
Di chi ora è seme nella sua terra

Rompe il silenzio a Gibellina
Il gregge tra le vie del cretto
Con i belati i campanacci
Ed il pastore col suo dialetto

A Masafer Yatta in Palestina
Coloni pastori col loro gregge
Invadono campi coltivati a ortaggi
Col ronzio dei droni che li protegge

Senza parenti durante il Covid
Sfilavano in TV le bare
Noi chiusi in casa per via del virus
Annichiliti ad osservare

Ora vediamo portare a braccia
Quelle piccole caramelle oscene
Cinquantamila bianchi sudari
Da cinquecento giorni le stesse scene

Una nuova pandemia
Sta contagiando questa terra
Un virus antico armato di follia
Serve un vaccino contro la guerra

Quel vaccino siamo noi stessi
Società civile indignata e offesa
Dalle università alla strada
No al riarmo non sarà mai difesa.



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