Language   

Mongiana

Eugenio Bennato
Language: Italian


Eugenio Bennato


Che fine ha fatto quel grande sogno,
che era il grande sogno di metà ottocento?
Che fine ha fatto il nome di Mongiana,
che era la più grande fabbrica d'Italia?

Che fine ha fatto quella produzione
che era il grande primato del meridione?
Che produceva acciaio, produceva ghisa,
quando ancora l'Italia era Italia di ghisa?

Ma nel sessanta, senza neanche una scusa,
Mongiana diventa una fabbrica chiusa.
E da quel giorno la parola Mongiana
diventa per l'Italia una parola strana.

L'Italia unita deve andare avanti,
e quella fabbrica che aveva cent'anni,
diventerà in poco più di un mese,
archeologia industriale calabresca.

Che fine ha fatto quella fabbrica viva,
che fabbricò la prima ferrovia?
Che fine ha fatto quella fabbrica spenta,
che non sarà mai storia né leggenda?

E come è possibile che sia esistita,
se la sua canzone non si è mai più cantata?
Esiste un'unica risposta che quadra,
Mongiana non c'è perché non c'è mai stata.

Non c'è mai stata, ma si lascia fuori,
duemilaottocento lavoratori.
E la parola d'ordine che arriva dall'alto,
è che non si sappia che fine ha fatto.

Mongiana che fabbrica, Mongiana che sogna,
che le sue rotaie vanno fino a Bologna.
Che c'era una volta e adesso non c'è più,
Mongiana, Calabria, profondo sud.

Ed anche il suo nome si perda nel buio,
della sua fabbrica così nessun.
All'idea di Calabria, so c'era mai,
l'idea di ingegneri e di operai.

Ma alla Calabria, la so c'era sempre,
l'idea di briganti o di povera gente.
E da Mongiana nascerà l'Italia,
per Svizzera, America e Germania.

E ormai questa storia è una storia lontana,
ma almeno qualcuno ricordi Mongiana.
Qualcuno che pensi, qualcuno che scriva,
qualcuno che canti, qualcuno che dica.

Che fine ha fatto quel grande sogno,
che era il grande sogno di metà ottocento?
Che fine ha fatto il nome di Mongiana,
che era la più grande fabbrica d'Italia?



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