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Il martirio delle Rose

Gianfranco Molinaro
Lingua: Italiano


Gianfranco Molinaro


Vedo il martirio negli occhi tuoi neri,
straziata madre palestinese.
Pietre di sangue denudano Dio
dall'Intifada i calici divini.

Latrano uccelli tra fili spinati,
straziata madre israeliana.
Lager dormienti, fauci inanizzanti
nutron di escrementi l'aquila tiranna.

Signori del male, il male sarà
la vostra culla per l'eternità.
Signori del male, la morte riavrà
dai vostri occhi la sua libertà.

Vedo una rosa baciare la morte
dalle tue grate, madre afghana.
Teologi infetti di morti scontate,
ridicole cavie tra montagne incantate.

Sento dolori intrecciarsi a dolori
ed al tuo seno, dolce madre africana.
La grazia e il velluto strappano al sole
l'ultimo raggio dell'anima dei boia.

Signori del male, il male sarà
la vostra culla per l'eternità.
Signori del male, la morte riavrà
dai vostri occhi la sua libertà.

Sento il tumulto dell'altra preghiera
nel pianto inerme di una madre irakena.
Dopo l'embargo, la guerra e lo stupro,
il tiranno rinasce dalle ceneri mute.

Vedo il delirio squarciare lo spazio
nel pianto silente di una madre americana.
Quando la morte bacia la morte
crollano i sogni dei deboli e dei forti.

Signori del male, il male sarà
la vostra culla per l'eternità.
Signori del male, la morte riavrà
dai vostri occhi la sua libertà.

Ascolto le urla dell'universo.
nell'agonia di una madre argentina.
Plaza de Mayo, desaparecidos,
Sono memoria fra le mie dita.




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