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Il cane di Hitler

Gerardo Pozzi
Language: Italian


Gerardo Pozzi


Il cane di Hitler gli voleva bene
credeva fosse un grande essere umano
Il cane è un animale
che per qualche strano errore
vede oltre il male, avanti ad ogni orrore

Noi invece ci fermiamo al risentimento
di un’auto parcheggiata davanti al portone
o a quel balcone, sotto, che sporge troppo in fuori
“E allora chiamo i vigili! I vigili e i carabinieri!”

E centinaia di processi e tribunali da ricorso
Io vedo tutto questo e vorrei scappare via
mi sento soffocare di misantropia
Perché “Qui è tutto mio! È mio è mio e soltanto mio!”

Io invece avrei bisogno di un’altra galassia
dove la montagna non è che sia incantata,
ma almeno un po’ che io possa camminare
senza continue scritte di proprietà privata

Ed alle casse dei supermercati
litighiamo come fossimo dei carcerati
e ci dimentichiamo di chi è povero davvero
e di chi ha l’etichetta perenne di “uomo nero”

E ci son morti e morti, e diversi milioni
non hanno identità, non hanno neanche nomi
Nell’aria sento ancora l’odore acre dei camini
dove abbiamo bruciato migliaia di bambini

E il cane di Hitler gli voleva bene
credeva fosse un bravo essere umano
Vedeva oltre questa sua folle pazzia
I cani e gli animali ce l’hanno, questa “malattia”…



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