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19 marzo 1944

Beniamino Gigli
Language: Italian


Beniamino Gigli

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Testo di Sante Meo
sull'aria di Mamma (Bixio - Cherubini)

19 febbraio 1944 è il titolo di questo canto ... è stato scritto da mio nonno Sante Meo ed è una pagina importante della storia partigiana del nostro paese: parla di quando i partigiani aprirono il granaio di Caldarola per sfamare il popolo per una guerra ancora lunga. Questo fatto racconta anche di una spiata che ci fu quel giorno e fece partire una retata fascista. In quella retata venne uccisa una persona che doveva pagare per tutti, quella persona non c'entrava nulla con quel fatto era Augusto Mazzetti.
L'altra particolarità di questo canto è che ci riporta ancora nelle Marche perché questo canto è stato eseguito storicamente da Beniamino Gigli tenore di Recanati


Nella piazza del paese, sulle logge del Comune, è visibile una lapide che ricorda l'uccisione di Agostino Mazzetti avvenuta il 19 febbraio 1944 durante un'incursione da parte di un gruppo di tedeschi che sorpresero i partigiani e la popolazione di fronte alle porte degli ammassi mentre stavano per distribuire il grano. Un mese dopo, la notte del 19 marzo 1944, sulla piazza avvenne un drammatico scontro tra partigiani e fascisti. Il tenente Raul Mattiolo, ricercato come responsabile dell'uccisione di sette fascisti a Muccia, il tenente Lena "Acciaio" e gli uomini del gruppo, nel trasferirsi a San Liberato dove gli aerei alleati avrebbero fatto un lancio di armi, si incontrarono con un camion di fascisti e tedeschi venuti per una spedizione punitiva. Seguì un durissimo scontro a fuoco nella piazza centrale: il tenente Lena "Acciaio" con una bomba Sipe fece saltare in aria la camionetta piena di armi e uomini e scappò fortunosamente. Dodici giovani vennero catturati, interrogati a Muccia e malmenati perché fornissero informazioni sulla situazione di Montalto. Cinque di essi cedettero, gli altri sette si rifiutarono di parlare e furono poi condotti a Montalto il 22 marzo per essere fucilati alla schiena. Questo episodio fu il preludio al rastrellamento nella zona dei giorni successivi che si concluse con l'eccidio di Montalto eseguito con ferocia e con forze sproporzionate alla resistenza dei partigiani. Sulla piazza di Caldarola, all'interno del palazzo municipale, è stato anche allestito un Museo della Resistenza
memorieincammino.it
Vi fo' un racconto infelice
che lo dovete ascoltar
qui di ribelli si dice
loro spacciavan il gran
in quelle ore più grigie
si sente una voce gridar
fuggite che arrivano le atroci mano
scappate come potete
per il monte e il piano

...di urla e di spade
piazzandosi pronti a fuggir
correan in tutte le strade
per non trovarsi a morir
correano a gambe levate
pronti i capelli a carpir

Gente avete visto mai
folle impauriti
che corre
quando da fieri cani son seguiti

Io mi trovao co loro
questo non mi so spiegar
la fuga che appunto portavo
da terra i fece staccar
e seppi correr da bravo
poi venni lasciato a passar
Mamma ... dannate
contando i battiti del cuore a bastonate

Credeano avessi parlato
non so di quale tenzon
diceano verrai fucilato
e non sentiano ragion
pensavo alle geste più amate
dicevo mai più li vedrò

... mi avrete
... quanti colpi ce darete

Contributed by Dq82 - 2023/11/18 - 18:40


Ma non ho capito se Beniamino Gigli ha interpretato davvero questo canto o solo la canzone da cui è ripresa la musica che poi sarebbe la celeberrima "Mamma"

Lorenzo - 2023/11/19 - 14:41


Le uniche notizie su questo brano provengono da Marco Meo che forse dovremmo contattare per avere informazioni più precise e anche il testo completo.

CCG Staff - 2023/11/19 - 19:00


Bisognerebbe chiederlo a Marco Meo. Di questa canzone non c'è nessuna traccia in rete, se non in questo video.
Non è nemmeno chiaro quale sia il titolo se 19/3/1944 (come nel titolo del video) o 19/2/1944 (come dice Marco Meo nella presentazione.

Dq82 - 2023/11/19 - 20:09




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