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Ascolta ragazzo

Marzia Schenetti
Language: Italian


Marzia Schenetti


Ascolta ragazzo, avrei molto da dire,
ma il tempo è tiranno e punterò all'essenziale,
un viaggio descrivo che è ancora da fare,
saprai dove partire.
Magari tuo nonno ti parla degli anni settanta,
tua nonna ricorda che a molti mancava la luce e anche l'acqua,
è il secolo scorso, qualcuno ne narra e ne canta,
per me è stato un tempo di fede e di impegno,
la storia è un inganno, ma qualche volta ci insegna.

Alle porte di Roma c'era ancora campagna,
la gente si inventa una casa in borgata,
ed usa l'ingegno per dare un futuro alle speranze dei figli,
una vita più agiata,
l'acqua, la luce e i trasporti per tutti
son frutti del secolo scorso,
ho corso per te,
se serviva io c'ero.

“L’acqua alle borgate non si può dare perché sono abusive!” Mi sono alzata in piedi: “Allora sapete cosa c’è? Sta arrivando l'autobotte in borgata… beh, io vado a fare la fila con le donne, oggi devono andare a casa tutte con la tanica piena!” Perché si mettevano in fila e quelle che
erano prime ce la facevano e alle ultime non restava mai nulla. Andai: “Tu hai riempito la tanica?” Quelle in testa alla fila dissero: ”E questa che vole?” “Io non voglio niente perché la tanica non ce l’ho, però questa mattina ognuna di voi va a casa con una tanica d’acqua...”

Un giorno ho detto: “Non abbiamo un punto per fare un centro
culturale”. Petroselli mi guarda e mi dice: “Ma che sei matta? Quello che vorresti tu è della Banda della Magliana!” La Collina della Pace è diventata la biblioteca più grande d’Europa”.

Un giorno in Campidoglio, col corteo delle scuole,
bambini mai usciti di borgata,
uno sale sul cavallo dell'imperatore,
quello originale, mo’ ce sta la copia,
due me li perdo, che angoscia!
Li ritrovo che curiosano incantati nel Museo Capitolino...

Mia madre mi è sempre stata vicina, e mi ha fatto da esempio in tutte le vicende della vita, compresa quella di staffetta partigiana. Perché a me chi mi dava gli ordini era mia madre. All’epoca nel ‘43 io avevo diciassette anni, ma non l’ho mai dimenticato. Ed è per questo che dico alle donne: “Osate! Non sentitevi appagate dalla vita privata, noi ci
siamo ribellate, ma troppo, oggi dico, troppo poco”. La mia generazione lascia un mondo distrutto dalla guerra e dall'egoismo… Ma ascolta ragazzo: ”Non pensare che qualcun altro potrà risolvere le cose.
Tocca a te!



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