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Sabra e Chatila

Fulvio Frati
Language: Italian


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(Fulvio Frati)


Il 16 settembre 1982, il,capo delle cosiddette “milizie cristiano-falangiste” libanesi Elias Hobeika entrò con svariate decine di uomini armati nei campi profughi, popolati quasi esclusivamente da donne, bambini ed uomini anziani pressoché totalmente disarmati, di Sabra e Chatila, a Beirut Ovest. Alle ore 18 iniziò un nuovo ed incredibilmente violento massacro, che durò almeno tutta la notte e la giornata successiva.

Sabra e Chatila


Poi, nel giugno del 2001, la Corte di Cassazione belga aprì il processo sul massacro di Sabra e Chatila in base ad una Legge del 1993 che assegnava competenza universale ai tribunali belgi per i crimini di guerra e contro l'umanità commessi ovunque nel mondo. Venne chiamato a testimoniare al riguardo, in particolare sui rapporti che intercorrevano fra i falangisti ed alcuni alti esponenti del governo israeliano, anche Elias Hobeika, ritenuto il principale responsabile materiale dell´eccidio.
Il 22 gennaio 2002 Elias Hobeika ebbe un incontro "confidenziale" con due senatori belgi, con i quali si disse finalmente pronto a fare "rivelazioni" sui massacri di Sabra e Chatila e sui rapporti che egli aveva personalmente avuto durante quei giorni con alcuni generali israeliani. Solo due giorni dopo però, il 24 gennaio 2002, Elias Hobeika viene ucciso a Beirut in un attentato, esplodendo insieme alla sua automobile blindata.
La canzone che scrissi, praticamente subito dopo questo nuovo massacro di civili inermi si intitola, anche in questo caso, con lo stesso nome del luogo in cui esso avvenne: vale a dire, appunto, Sabra e Chatila.
L’uomo con gli occhiali ha già chiuso la seduta,
guarda l’orologio, tutti gli altri poi saluta
e si avvia deciso all’uscita secondaria
per non far sapere cosa c’è nell’aria.
E va, e va la luna nel cielo dietro la duna
e nella notte c’è già chi veglia e aspetta
soltanto la sua vendetta.
E va, e va la luna nel cielo sopra la duna
e i mitra pronti son più di diecimila
intorno ai campi di Sabra e di Chatila.

L’uomo coi baffetti e la croce sul fucile
scruta l’orizzonte, vuol far tutto in grande stile,
poi accende i razzi per dare il suo segnale
a chi attende ad ovest della via centrale.
E adesso la luna
è ferma sopra la duna,
nel cielo chiaro, illuminato a giorno
dai razzi lanciati intorno.
E sta, e sta la luna
nel cielo bianco di schiuma,
e i colpi a segno son forse centomila
nei campi inermi di Sabra e di Chatila.
E i colpi a segno son forse centomila
sui corpi inermi di Sabra e di Chatila.

Contributed by Fulvio Frati - 2022/11/4 - 21:06


Siamo sempre lieti quando sono gli autori stessi a inserire le loro canzoni, e te ne ringraziamo. Non è che hai da inserire anche i video/audio? Grazie ancora

CCG/AWS Staff - 2022/11/5 - 12:32




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