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Revelaciones de Juan Panadero

Rafael Alberti
Language: Spanish


Rafael Alberti

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(Ana Belén)


Poesia di Rafael Alberti
da Coplas de Juan Panadero (1949-1953) (1953)
Musica e interpretazione di Laurentino, cantante cileno che ha pubblicato in Francia due dischi dedicati a poesie di Neruda e di Alberti.
Album: Rafael Alberti - El Poeta en la calle - Le Nouveau Chansonnier International - Francia, 1976 con il titolo Coplas de Juan Panadero.
La versione musicata di Laurentino si completa con le strofe finali (12-18) da Autorretrato de Juan Panadero, dalla stessa opera di Rafael Alberti
Testo trovato su Sons de Turoqua
Vedi anche altri versi della stessa raccolta interpretati da Ana Belén (Coplas de Juan Panadero).


Franco durante la celebración de una misa


Le rivelazioni non sono del Giovanni evangelista, autore dell'Apocalisse, ma più modestamente di Juan Panadero, Giovanni Panettiere, qui il simbolo dell'uomo semplice, del popolano
Hoy canta Juan Panadero.
Sobre el mar llegan de España
ráfagas de pudridero.

Alza el Caudillo la mano
y el suelo español se pone
todo negro de gusanos.

Va a misa, y con gran unción
en su vientre deposita
el pan de la comunión.

Digerido el sacramento,
firma religiosamente
cuarenta fusilamientos.

La conciencia ya serena,
por toda España reparte
calabozos y cadenas.

Acciones tan divinales,
le ganan las bendiciones
de obispos y cardenales.

Ya en olor de santidad,
sueña con ser el Caudillo
de toda la cristiandad.

Y su primera visión
es una España que tiene
la forma de un panteón.

Ve como una inmensa fosa,
y en ella alzando la Muerte
su bandera victoriosa.

Y canta vivificado
por saber que es hoy la Muerte
su primer abanderado.

En silencio, se arrodilla,
inundado el corazón
por una luz amarilla.

Alza el brazo, y sordamente
los gusanos le saludan:
—¡Arriba España! ¡Presente!

2022/9/18 - 10:35



Language: Italian

Versione italiana di di Dario Puccini
da Romancero della resistenza spagnola, vol. II, 1965
RIVELAZIONI DI JUAN PANADERO

Oggi canta Juan Panadero
Sopra il mare, dalla Spagna
vien puzzo di cimitero.

Alza la mano il Caudiglio
e sul paese si stende
di vermi un nero groviglio.

Va a messa, e con gran devozione
deposita nel suo ventre
il pane della comunione.

Digerita l'ostia santa
religiosamente firma
fucilazioni quaranta.

Con mente e coscienza serene
per tutta la Spagna sparge
dure prigioni e catene.

Con atti cosi morali
acquista benedizioni
di vescovi e cardinali.

Già in odore di santità
sogna di essere il Caudiglio
di tutta la cristianità.

E la Spagna si figura,
alla sua prima visione,
come una gran sepoltura.

E una fossa smisurata
su cui la Morte solleva
la sua bandiera spiegata.

Canta, così confortato
spendo ch'oggi la morte
sarà il suo primo affiliato.

Muto in ginocchio si prostra
e sente il cuore inondato
da una luce giallastra.

Alza il braccio, e sordamente
tutti i vermi lo salutano:
- Arriba España! Presente!

2022/9/18 - 11:01




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