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La polvere del mondo

Beppe Chierici
Language: Italian


Beppe Chierici


La polvere non la si può sopprimere,
è inutile tentare di cacciarla,
non la si può estirpare, né comprimere
la polvere si può solo spostarla.
Irrequieta, turbolenta, irriverente,
si posa dove più le pare e piace
invincibile, sorniona, impertinente
è impalpabile ostinata, pervicace.

La sua perennità lei la preserva,
fin dal giorno che apparve sulla Terra,
se la ride di qualunque cosa serva
o combatterla e a dichiarale guerra.
È la complice del vento che la culla
la dissemina, stratifica e l’ammassa,
con lui balla, ci volteggia e si trastulla,
se la ride anche quando la sconquassa.

È la sua più infedele fidanzata,
è l’amante più volatile del vento,
come lui, nessuno a sé l’ha mai legata,
di lealtà lei mai farà un giuramento.
Si solleva sotto i passi del viandante,
sotto i passi degli agnelli in transumanza,
si fa nube e annuncia da distante
al beduino che il ghibli tosto avanza.

Lei ricopre del suo argeteo mantello
mitologie, arcani e racconti,
si compatta e conserva nel suo avello
manoscritti, pergamene, resoconti.
Lei è sopravvissuta a ogni impero,
a ogni distruzione, a ogni guerra,
è lo scrigno d’ ogni singolo emisfero
che conserva i segreti della terra.

La polvere ha in essa la memoria
di amanti inceneriti a Pompei
ci narra da millenni la gran storia
di Ramses, Tutankhamon, Tolomei.
Le sue iridescenze immateriali
rivelano sacralità del sole
che irradia misticismo in cattedrali
e magia dentro piccole chiesuole.

Polvere protettrice e benedetta
Polvere che turbina invincibile.
Polvere irritante e male accetta.
Polvere perenne e indistruttibile.
Polvere che offuschi il paesaggio,
che arrossi gli occhi al cavaliere errante,
indomabile compagnia del suo viaggio,
eterna testimone d’ ogni istante.

Testimone di questa nostro mondo
devastato e torturato impunemente
la polvere vivrà dopo un secondo
che lui scomparirà nel Nonpiuniente
Da allora in poi, la polvere del mondo
vagherà fra le galassie del Creato
racconterà il destino atroce e immondo
d ’un pianeta che l’uomo ha assassinato.



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