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La ballata di Trumpolino

Beppe Chierici
Lingua: Italiano


Beppe Chierici


Trumpolino è l’erede
del gran Mister Trumpolone,
un magnate che possiede
tutto il regno del mattone
La sua mamma Trumpoliera
di Olino dice fiera
che il primo suo vagito
fu un minuscolo grugnito.

Fu cresciuto con rigore
da suo padre, un dittatore,
poi la scuola militare,
scelta apposta per forgiare
il carattere di Olino,
il cazzuto figliolino,
perché possa ereditare
del suo impero immobiliare.

Trumpolino da bambino
per piacere al suo papino
cambiò al corpo il baricentro:
petto in fuori pancia in dentro.
Con le amiche il ragazzino
fa il playboy cretino,
fa il bullo da strapazzo
era già una testa di cazzo.

Poi succede a Trumpolone
e diventerà il padrone,
il magnate, il capobanda,
che dirige, che comanda.
Compra, vende, affitta e sfratta,
sia che edifichi o che abbatta,
il suo motto è “Pronta cassa!”
i miliardi lui li ammassa.

Trumpolino non si placa,
il successo lo ubriaca,
niente più lo può fermare
Creso vuole diventare.
L’ambizione lo divora,
costruisce una dimora
che sia il suo capolavoro:
la Trump Tower tutta d’oro.

È lo stronzo più invidiato
dai suoi simili è osannato,
è un razzista patentato,
è un macho spudorato.
Sposa tre indossatrici,
fa la corte a dive e attrici,
crea Miss e se le scopa,
è un drogato della “topa”.

Gioca a fare il tenebroso
col suo ciuffo zolforoso,
quando va in televisione
lui si atteggia a Corleone,
ha il piglio del mafioso,
è un cafone, un presuntuoso,
di piacere è un ossesso
ma ha il fascino d’un cesso.

Ma in America, è notorio,
il più stronzo ha un uditorio.
E allora il nostro Olino
vede in questo un trampolino
per spiccare il grande volo
e ghermire il grande ruolo:
Vuole essere il padrone
dell’intera sua nazione.

Compra stampa e giornalisti,
chiama a sé i capitalisti
i banchieri più rapaci,
e i politici mendaci.
Si circonda di estremisti,
di fanatici e razzisti:
Ku Klux Klan, antiabortisti,
metodisti e evangelisti.

Imbroglione patentato,
ha un programma ben studiato:
“C’è l’America e nient’altro!”
Dice Olino, quello scaltro.
Poi erigere barriere
per fermare alle frontiere
emigranti messicani
e latino-americani.

E arriva il triste giorno,
da cui non si fa ritorno:
un’America demente
lo elegge presidente.
Trumpolino ormai si crede
Dio in terra e lui procede
ad aprire la spirale
del casino universale.

Son legioni, son milioni
gli imbecilli e i coglioni
che han creduto al suo sermone
e lo acclamano al balcone.
Trumpolino, il demagogo
spazza via, manda al rogo
equità, democrazia,
civiltà, ecologia.

Tosto fa tabula rasa
di alleanze e di trattati,
si circonda dentro casa
di coglioni patentati:
I ministri e i “consigliori”
dopo un mese li fa fuori,
i suoi twitter da esegeta
fanno ridere il pianeta.

Ci mancava Trumpolino
per accrescere il casino
in un mondo già privato
di buon senso e rottamato.
Io ti chiedo, Padre Eterno!
se lassù sei al governo:
“Manda Trump e dinastia
affanculo e così sia!



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