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Giuseppe Verdi: Aida, Atto I, Scena I

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Lingua: Italiano




SCENA I
Sala nel palazzo del Re a Menfis
RAMFIS
Sì: corre voce che l'Etiope ardisca
Sfidarci ancora, e del Nilo la valle
E Tebe minacciar. Fra breve un messo
Recherà il ver.

RADAMÉS
La sacra Iside consultasti?

RAMFIS
Ella ha nomato dell'Egizie falangi
Il condottier supremo.

RADAMÉS
Oh lui felice! (1)

RAMFIS
Giovane e prode è desso. Ora del Nume
Reco i decreti al Re.

RADAMÉS
Se quel guerrier
Io fossi! se il mio sogno
S'avverasse!... Un esercito di prodi
Da me guidato... e la vittoria... e il plauso (2)
Di Menfi tutta! E a te, mia dolce Aida,
Tornar di lauri cinto...
Dirti: per te ho pugnato, per te ho vinto!
Celeste Aida, forma divina.
Mistico serto di luce e fior,
Del mio pensiero tu sei regina,
Tu di mia vita sei lo splendor.
Il tuo bel cielo vorrei ridarti, (3)
Le dolci brezze del patrio suol;
Un regal serto sul crin posarti,
Ergerti un trono vicino al sol.
Celeste Aida, forma divina,
Mistico raggio di luce e fior, ecc.

AMNERIS
Quale insolita gioia
Nel tuo sguardo! Di quale
Nobil fierezza ti balena il volto!
Degna d'invidia, oh! quanto
Saria la donna il cui bramato aspetto
Tanta luce di gaudio in te destasse! (4)

RADAMÉS
D'un sogno avventuroso
Si beava il mio cuore. Oggi, la Diva
Profferse il nome del guerrier che al campo
Le schiere egizie condurrà... Ah! s'io fossi
A tal onor prescelto.

AMNERIS
Nè un altro sogno mai
Più gentil... più soave
Al core ti parlò? Non hai tu in Menfi
Desideri... speranze?

RADAMÉS
Io! (Quale inchiesta!
Forse... l'arcano amore
Scoprì che m'arde in core...)

AMNERIS
(Oh! guai se un altro amore
Ardesse a lui nel core!)

RADAMÉS
(Della sua schiava il nome
Mi lesse nel pensier!)

AMNERIS
(Guai se il mio sguardo penetra
Questo fatal mister!

RADAMÉS
(Forse mi lesse nel pensier!)
(vedendo Aida che entra)
Dessa!

AMNERIS
(Ei si turba... e quale
Sguardo rivolse a lei!
Aida!... A me rivale
Forse saria costei?)
(volgendosi ad Aida)
Vieni, o diletta, appressati,
Schiava non sei nè ancella,
Qui, dove in dolce fascino
Io ti chiamai sorella... (5)
Piangi? Delle tue lacrime
Svela il segreto a me.

AIDA
Ohimè! di guerra fremere
L'atroce grido io sento,
Per l'infelice patria,
Per me... per voi pavento. (6)

AMNERIS
Favelli il ver? N'e s'agita
Più grave cura in te?
(Trema, o rea schiava!)

RADAMÉS
(guardando Amneris)
(Nel volto a lei balena...)

AMNERIS
(Ah! Trema, rea schiava, trema!)

RADAMÉS
(Lo sdegno ed il sospetto.)

AMNERIS
(Ch'io nel tuo cor discenda!)

RADAMÉS
(Guai se l'arcano affetto
A noi leggesse in core!)

AMNERIS
(Trema che il ver m'apprenda
Quel pianto e quel rossor!)

RADAMÉS
(Guai se leggesse in cor!)

AIDA
(Ah! no, sulla mia patria
Non geme il cor soltanto;
Quello ch'io verso è pianto
Di sventurato amor!) (7)

RADAMÉS
(nel volto a lei balena
Lo sdegno ed il sospetto.
Guai se l'arcano affetto, ecc.)

AMNERIS
(Rea schiava, trema!
Ch'io nel tuo cor discenda!
Ah! trema che il ver m'apprenda) ecc.

(Il Re, preceduto dalle sue Guardie e seguite da Ramfis,
dai Ministri, Sacerdoti, Capitani ecc.)

IL RE
Alta cagion v'aduna,
O fidi Egizi, al vostro Re d'intorno.
Dai confin d'Etiopia un Messaggero
Dianzi giungea; gravi novelle ei reca.
Vi piaccia udirlo... Il Messagger s'avanzi! (8)

MESSAGGERO
Il sacro suolo dell'Egitto è invaso
Dai barbari Etiopi. I nostri campi
Fur devastati... arse le messi... e baldi
Della facil vittoria, i predatori
Già marciano su Tebe!

RADAMÉS, IL RE, RAMFIS, SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI
Ed osan tanto! (9)

MESSAGGERO
Un guerriero indomabile, feroce,
Li conduce: Amonasro. (10)

RADAMÉS, IL RE, RAMFIS, SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI
Il Re!

AIDA
(Mio padre!)

MESSAGGERO
Già Tebe è in armi e dalle cento porte
Sul barbaro invasore
Proromperà, guerra recando e morte.

IL RE
Sì: guerra e morte il nostro grido sia!

RAMFIS
Guerra!

RAMFIS, RADAMÉS, SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI
Guerra! Guerra! Tremenda, inesorata! (11)

IL RE
(accostandosi a Radamès)
Iside venerata
Di nostre schiere invitte
Già designava il condottier supremo:
Radamès!

AIDA, AMNERIS, MINSTRI, CAPITANI
Radamès!

RADAMÉS
Ah! Sien grazie at Numi!
Son paghi i voti miei!

AMNERIS
(Ei duce!)

AIDA
(Io tremo!)

MINISTRI, CAPITANI
Radamès! Radamès! Radamès! Radamès!

IL RE
Or di Vulcano al tempio
Muovi, o guerrier. Le sacre
Armi ti cingi e alla vittoria vola.
Su! del Nilo al sacro lido
Accorrete, Egizi eroi;
D'ogni cor prorompa il grido:
Guerra e morte, morte allo stranier!

RAMFIS
Gloria ai Numi! Ognun rammenti
Ch'essi reggono gli eventi,
Che in poter de' Numi solo
Stan le sorti del guerrier! (12)

MINISTRI, CAPITANI
Su! del Nilo al sacro lido
Sian barriera i nostri petti;
Non echeggi che un sol grido:
Guerra, guerra e morte allo stranier!

AIDA
(Per chi piango? Per chi prego?
Qual poter m'avvince a lui!
Deggio amarlo ed è costui
Un nemico, uno stranier!)

RADAMÉS
Sacro fremito di gloria
Tutta l'anima m'investe.
Su! corriamo alla vittoria!
Guerra e morte allo stranier!

AMNERIS
(a Radamès)
Di mia man ricevi, o duce,
Il vessillo glorioso;
Ti sia guida, ti sia luce
Della gloria sul sentier.

IL RE
Su! del Nilo al sacro lido, ecc.

AIDA
(Deggio amarlo, e veggo in lui) ecc.

TUTTI GLI ALTRI
Guerra! Guerra! Stermino all'invasor!

AMNERIS
(a Radamès)
Ritorna vincitor!

TUTTI
Ritorna vincitor!

AIDA
Ritorna vincitor!... E dal mio labbro
Uscì l'empia parola! Vincitor
Del padre mio... di lui che impugna l'armi
Per me... per ridonarmi
Una patria, una reggia, e il nome illustre
Che qui celar m'è forza. Vincitor
De' miei fratelli... ond'io lo vegga, tinto
Del sangue amato, trionfar nel plauso
Dell'Egizie coorti! E dietro il carro,
Un Re... mio padre... di catene avvinto!
L'insana parola, o Numi, sperdete!
Al seno d'un padre la figlia rendete;
Struggete le squadre dei nostri oppressor! Ah!-
Sventurata che dissi?... e l'amor mio? (13)
Dunque scordar poss'io
Questo fervido amore che, oppressa e schiava,
Come raggio di sol qui mi beava?
Imprecherò la morte
A Radamès... a lui ch'amo pur tanto?
Ah! non fu in terra mai
Da più crudeli angosce un core affranto.
I sacri nomi di padre, d'amante
N'e profferir poss'io, nè ricordar;
Per l'un... per l'altro... confusa, tremante,
Io piangere vorrei, vorrei pregar.
Ma la mia prece in bestemmia si muta... (14)
Delitto è il pianto a me, colpa il sospir...
In notte cupa la mente è perduta,
E nell'ansia crudel vorrei morir.
Numi, pietà del mio soffrir!
Speme non v'ha pel mio dolor.
Amor fatal, tremendo amor,
Spezzami il cor, fammi morir!
Numi, pietà del mio soffrir! ecc.
NOTE di Renato Stecca

(1) immagino che ogni militare sia contento di far la guerra, no?
(2) non la giustizia, cercano, ma il plauso, appunto
(3) ipocrita come tutti i guerrafondai; fanno la guerra per alti valori etici (tipo portare la democrazia)
(4) la classica cretina, che anche in tempo di guerra pensa all’amore
(5) stronza!
(6) l’unica espressione degna di nota in tutto il libretto
(7) ahi! Anche questa mi sa che è stronza
(8) chi è? Emilio Fede?
(9) ‘sti barbari; hanno anche l’ardire di opporsi al grande re!
(10) naturalmente i feroci sono gli altri
(11) sterminiamoli senza pietà!
(12) with god on our side; ricordate Bob Dylan?
(13) sì, è una stronza anche lei
(14) ma, direi che succede tante volte a tutti i farisei che pregano!



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